Il Miele: alimento – medicamento dalle mille virtù (Stefania Luccarini)
L’impiego nutrizionale del miele risale ad epoche preistoriche. Già nell’antichità era conosciuto anche come farmaco sia per uso interno che esterno. Gli antichi greci, lo consideravano un alimento divino, utilizzato anche dalla ninfa Melissa per nutrire Zeus bambino.
E’ uno degli alimenti più naturali e, in quanto tale, per sfruttare appieno le sue mille virtù non dovrebbe subìre alcun tipo di lavorazione prima di giungere sulle nostre tavole. Il miele naturale non è pastorizzato, liquido e trasparente come quello presente in commercio e adatto ai grandi mercati. Infatti, quello industriale è ottenuto da un mix di mieli differenti e il processo di pastorizzazione cui è sottoposto consente di ottenere un prodotto sicuro da un punto di vista igienico-sanitario nonché standard rispetto alle caratteristiche organolettiche. Tutto questo, a scapito delle qualità nutrizionali.
Il miele artigianale, ha il pregio di non essere manipolato, è fortemente legato al territorio in cui è prodotto e, prende da esso i sapori e i profumi: per questo motivo, è più corretto parlare di mieli e non di miele poiché ne esistono diverse tipologie. Le virtù di questo alimento sono innumerevoli. La sua composizione lo rende un alimento completo ed altamente energetico: è ricco in glucosio, fruttosio, polisaccaridi, acidi organici, ormoni (acetilcolina e sostanze della crescita), vitamine (vit. C, acido pantotenico, B1, B2, PP e B6), sali minerali ed oligoelementi (magnesio, fosforo, zolfo, zinco, sodio, calcio, rame, cromo, ferro…), enzimi, aminoacidi ( alanina, arginina, leucina ed isoleucina, cistina, prolina…). La mannite presente in esso lo rende blandamente lassativo: utilizzato al mattino a digiuno per dolcificare un bicchiere di acqua tiepida con il succo di un limone da dei buoni risultati. Il miele, proprio per le sue proprietà antibiotiche dovute alla composizione zuccherina e al ph acido, ha azione febbrifuga; è un sedativo naturale del sistema nervoso, rilassa e distende migliorando la qualità del sonno; ha proprietà tonico-digestiva nonché antiacida per lo stomaco, per il contenuto in polifenoli è impiegabile con successo nelle affezioni respiratorie, nella tosse, nelle bruciature e nelle piaghe; come energetico, è consigliato alle donne in gravidanza e nel periodo dell’allattamento, ai bambini e agli anziani come ricostituente per aumentarne l’appetito e migliorarne la funzionalità intestinale; agli sportivi come tonico energizzante. Il suo impiego è consigliabile in tutti i casi di debilitazione sia fisica che psichica; il suo consumo è indicato anche per i soggetti diabetici: a differenza dello zucchero che è un dolcificante “puro” formato solo da saccarosio, il miele, essendo un vero e proprio alimento, necessita di un certo tempo per consentire al fruttosio di cui è composto di separarsi dagli altri nutrienti ed essere trasformato in glucosio a rapida utilizzazione: questo consente di gestire al meglio l’innalzamento del tasso glicemico e agire in maniera “soft” sulla funzionalità pancreatica. Non si possono non menzionare le proprietà prebiotiche del miele: i suoi zuccheri infatti arrivano nell’intestino dove vengono fermentati dalla flora batterica dando vita a nuove molecole che nutrono la stessa flora intestinale. Proprio per questo è utile unire il miele ad un probiotico, innescando così un processo favorevole al benessere intestinale.
Infine, il suo impiego è auspicabile anche per smaltire le sostanze tossiche che si accumulano nel fegato e che derivano dal metabolismo o dal consumo di bevande alcoliche , nicotina, farmaci di sintesi e cibi ricchi di additivi.
Liquido o “cristallizzato”?
La consistenza tipo del miele è quella di un liquido denso, brillante che ricorda i colori dell’ambra. Per tanto tempo, questa immagine ha condizionato il mercato del miele al punto che, se il prodotto in questione non rispondeva a certe caratteristiche veniva rifiutato. La maggior parte dei mieli, al momento dell’estrazione dai favi, è sempre liquida – il processo di cristallizzazione avviene in un periodo che va da pochi giorni a pochi mesi – maggiore è il contenuto di glucosio rispetto al fruttosio e più questo processo avviene velocemente. Le uniche tipologie che restano liquide a lungo sono quelle di acacia, di melata e di castagno. Se uno di questi mieli si presenta con una consistenza compatta, è meglio non acquistarlo. Viceversa, se un tipo di miele che di solito ha consistenza cristallina (millefiori, eucalipto, girasole, arancio, tarassaco) si trova in forma liquida, vuol dire che è stato pastorizzato e, non è detto che ciò sia stato dichiarato in etichetta – la normativa vigente purtroppo non lo ritiene obbligatorio.
In conclusione, è solo una questione di gusto e di praticità visto che il miele solido è più difficile da consumare ma più semplice da prelevare e poi, il suo gusto è meno dolce e più fresco rispetto al miele liquido.
Le virtù salutari del miele: varietà a confronto
Le caratteristiche organolettiche e le diverse proprietà delle numerose varietà di miele, dipendono dal nettare dei fiori dai quali è ricavato. Di solito, quello che proviene da un solo fiore è più gettonato poiché più gustoso e aromatico – non vanno comunque sottovalutati i mieli di diversa origine botanica che, non di rado possono essere ricchi di buone qualità.
Le proprietà salutari dei vari tipi di mieli possono essere sfruttate in diverse condizioni patologiche:
Miele di Acacia: aspetto tipicamente liquido grazie alla sua alta concentrazione di fruttosio. Particolarmente indicato nella disintossicazione del fegato e nella regolazione delle funzioni intestinali, leggermente lassativo. Ottimo anche per i pazienti diabetici.
Miele di Castagno: ricco di principi minerali, come tutti i mieli scuri. Adatto per le insufficienze circolatorie, nelle anemie e negli stati di affaticamento.
Miele di Arancio: ideale per dolcificare le tisane. Ha proprietà antispasmodiche e sedative – è perciò indicato nella cura dei disturbi nervosi, nell’insonnia e nelle palpitazioni.
Miele Millefiori: il suo gusto delicato lo rende utile per dolcificare. Indicato nel trattamento dell’influenza, della tosse, delle malattie polmonari e nelle convalescenze.
Miele di Melata: anche questo, essendo un miele scuro è ricco di principi minerali. E’ indicato per la prevenzione delle malattie da raffreddamento e dei disturbi respiratori, balsamico e anticatarrale. Ottimo per gli sportivi.
Miele di Eucalipto: ricco di enzimi, ha proprietà anti asmatiche e antisettiche delle vie respiratorie. Utile per i disturbi intestinali e delle vie urinarie.
Miele di Ciliegio: eccellente diuretico – consigliato per stimolare le funzioni intestinali.
Miele di Tiglio: utile come calmante del sistema nervoso, agisce contro l’insonnia e l’emicrania. Ha proprietà antispasmodiche.
Miele di Lavanda: particolarmente ricercato e pregiato, indicato per i disturbi dell’apparato genitale femminile. Calmante del sistema nervoso, leggermente analgesico.
Miele di Timo: indicato per i malanni delle stagione invernale, per la mancanza di appetito e in tutti i casi di astenia.
Miele di Rosmarino: per coadiuvare il fegato nel processo di depurazione e per il mal di gola.
Miele di Rododendro: indicato nei reumatismi e nelle affezioni dell’albero bronchiale.
Miele di Sulla: diuretico, corroborante, ottimo disintossicante del fegato. Ricco di vitamine A,B,C.
Miele di Girasole: digestivo, antinevralgico, febbrifugo e ipocolesterolemizzante. Indicato come adiuvante per la calcificazione ossea.
Miele di Tarassaco: diuretico e depurativo, è un miele che spesso si trova miscelato con quello di salice. E’ un ottimo miele da tavola.
Stefania Luccarini
Naturopata, Esperta in alimentazione, intolleranze alimentari, erboristeria ed oligemmoterapia
vaniglia_ama@yahoo.it