Esercizi per la salute
La Medicina Tradizionale Cinese è una scienza e una filosofia antica la cui nascita risale a 6000 anni fa, si basa sull’assunto che i sistemi biologici sono composti da percorrenze energetiche che attraversano la struttura anatomica, sia in superficie che in profondità. Tali percorrenze (canali energetici) formano tra loro un vero e proprio Network all’interno del quale avviene una comunicazione continua. Sono rappresentate dai Meridiani, interconnessi l’uno con l’altro e, dunque, in grado di influenzarsi a vicenda. Ciò spiega perché una sommatoria di piccoli squilibri può provocare uno squilibrio energetico molto più vasto. Ricordiamo che la malattia nasce in carenza di energia, o meglio, quando tale carenza si protrae nel lungo temine.
Vorrei rivolgere l’attenzione a una pratica che considero di estrema utilità per il recupero energetico, e che non si sostituisce alle preziose tecniche di Medicina Tradizionale Cinese, ma le affianca accrescendone i benefici. Si tratta della tecnica terapeutica messa a punto dal Maestro giapponese Schizuto Masunaga, e da lui definita Esercizi per la salute, che personalmente amo chiamare Pratica sui Meridiani, perché necessità di costanza e dedizione.
Il Maestro Masunaga è noto per aver sperimentato e diffuso il suo metodo del Keiraku Shiatsu (successivamente anche chiamato Zen Shiatsu), lo Shiatsu basato sui Meridiani. Il Dott. Yoshinaru Fujioka, allievo del Maestro Masunga afferma:
«Lo Zen Shiatsu, non è solo un metodo potente per curare chi è sofferente a causa di qualche malattia, ma è anche un modo per tenere lontane le malattie: lo shiatsu basato sulla meditazione (Zen shiatsu) è la strada per sostenere il potere curativo naturale che risiede in ogni uomo»[1].
Dallo Zen shiatsu il Maestro Masunga ha in seguito elaborato il sistema di esercizi sui meridiani il cui obiettivo era proprio quello di permettere alle persone di praticare tale tecnica in modo autonomo. E questo è uno degli aspetti importanti di questa tecnica perché offre la possibilità al paziente/cliente – dopo un periodo iniziale di affiancamento con un operatore esperto -, di prendere in carico la responsabilità della propria salute e del proprio benessere, ogni giorno.
Come per lo Yoga, il Tai Chi e il Qi Gong, anche per questi esercizi la respirazione assume un ruolo fondamentale, insieme all’applicazione del principio Yin-Yang della filosofia cinese. Secondo la Medicina Tradizionale Cinese l’essere umano è un sistema energetico costituito da sostanza e da forma, da Yin e da Yang: due forze opposte e complementari in costante relazione e in continua trasformazione. Lo Yin rappresenta il femminile, il buio, la staticità, la contrazione, lo Yang il maschile, la luce, il movimento, l’espansione. Tale sistema energetico è attraversato e sostenuto anche da un Qi universale e un Qi individuale. Il Qi esterno (universale) che permea e nutre lo Yin e lo Yang, e il Qi interno (individuale) generato dallo Yin e dallo Yang. Risulta evidente, quindi, come l’essere umano sia in grado di generare un Qi proprio e, allo stesso tempo, di attingere a una energia universale ininterrottamente. Agire sull’equilibrio energetico, favorisce a ritrovare l’equilibrio fisico, psichico e, aggiungerei, spirituale.
La modifica dello stato di energia, che può dipendere da svariati fattori esterni e/o interni, provoca infatti una stasi del Qi individuale e di conseguenza del Qi universale.
La Pratica sui Meridiani permette di lavorare sul ristagno dell’energia stimolando i canali energetici. È importante eseguire gli esercizi secondo una sequenza ben precisa che rispecchia la sequenza dei Meridiani nell’arco della giornata. L’energia, infatti, circola attraverso i Meridiani secondo la Grande Circolazione, che idealmente inizia dal petto (nei polmoni) alle 3 del mattino, per proseguire fino al fegato e da lì tornare ai polmoni, secondo un ciclo circadiano che sale e scende lungo il corpo nell’arco delle ventiquattro ore. Il ciclo circadiano rappresenta una canalizzazione unica per lo scorrimento energetico. L’energia si propaga durante il giorno spostandosi ogni due ore da un meridiano all’altro. Ogni meridiano, per le due ore che lo coinvolgono, si trova nel punto massimo dell’energia, vivrà invece un minimo energetico dodici ore dopo. Conoscere questi flussi energetici può essere un prezioso aiuto per la valutazione dello squilibrio energetico; se alcuni disturbi insorgono in orari determinati, questo può indirizzare il terapeuta a stimolare un canale piuttosto che un altro e dedicare gli Esercizi per la salute anche a una sola coppia di meridiani.
A scopo esemplificativo, possiamo dividere i meridiani in 12 meridiani principali, 2 basilari e 8 curiosi, questi ultimi legano i meridiani principali con i diversi sistemi. Gli Esercizi per la salute coinvolgono le sei coppie di meridiani Yin/Yang: polmone-intestino crasso, stomaco-milza-pancreas, colon-intestino tenue, reni-vescica, maestro del cuore-triplice riscaldatore, fegato-vescica biliare. Ogni esercizio, dunque, va a lavorare su una coppia di meridiani, ma il professionista può ritenere necessario soffermarsi su una sola coppia di meridiani anche per tutta la durata della seduta.
Questi movimenti equilibrati e precisi, legati ai meridiani energetici, favoriscono la consapevolezza delle dinamiche dell’energia vitale, aiutano a riconoscere e rilasciare le tensioni e a favorire lo sviluppo armonico del corpo per il miglioramento della salute. Una pratica che, unita a quella del Qi Gong, restituisce equilibrio fisico, energetico ed emotivo, grazia e armonia nei movimenti, e nutre la presa in carico della propria salute e del proprio benessere.
Maria Laura Gargiulo
[1] Yoshinaru Fujioka, Prefazione a Zen per immagini, in Schizuto Masunga, Esercizi dei meridiani per una vita sana, Roma 2002, Edizioni Mediterranee, p.12.