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La Stipsi: quale approccio per una patologia pervasiva

Lo stile di vita occidentale ha nell’intestino una delle sue vittime preferite. Infatti perché un intestino funzioni regolarmente devono sussistere almeno tre requisiti:

  • Bere almeno 1.5 l di acqua al giorno a digiuno
  • Mangiare almeno 3 porzioni di fibra cruda a stomaco vuoto
  • Fare adeguato movimento fisico

L’Homo tecnologicus si comporta ovviamente al contrario: non beve fuori pasto perché non ha tempo né di pensarci né di andare in bagno, il lavoro non ammette pause! La verdura cruda e la frutta spesso ha dimenticato che esistono e quella poca che mangia, se la mangia, la inserisce come contorno o dopo il pasto, facendo danni e rinunciando ai suoi benefici.

Lo sport è un optional non previsto dai nostri ritmi quotidiani, per cui la muscolatura intestinale invece di essere allenata si perde in un salvagente che circonda mollemente la nostra vita, incapace di fare il suo lavoro emuntoriale.

Che fare? Certamente iniziare a inserire queste tre buone abitudini nella vita quotidiana dei nostri pazienti, poi evitare l’abuso di lassativi, sia naturali sia di sintesi, perché farsi di Senna tutte le sere a dosi sempre più alte è la strada per la costipazione acuta che può degenerare in occlusione.

Ricordiamoci che la mucosa intestinale è l’organo che produce la risposta infiammatoria, sotto forma di Citochine, Interleuchine, Istamine, ecc. e che essere stitici vuol dire avere una mucosa perennemente infiammata. Questo ha conseguenze deleterie su tutto il nostro organismo, quindi cerchiamo di capire come aiutare queste persone.

Quando bevono abbastanza acqua possiamo usare un osmotico come i semi integri di Plantago psillium, che si rigonfia di circa 30 volte il suo peso e produce una mucillagine che dà volume alle feci. Ha una azione esclusivamente meccanica per cui la si può usare a vita senza effetti collaterali. Se non si beve avrà l’effetto opposto, dato che preleverà acqua dalle feci disidratandole…. Quindi attenzione!

Il Lattulosio ha anche lui un’azione osmotica: da usare per brevi periodi.

Il Magnesio inorganico può aiutare all’inizio ma non bisogna abusarne, perché infiamma la mucosa, così come tutti i complessi a base di antrachinoni, che funzionano irritando la mucosa e quindi stimolando la muscolatura intestinale e la peristalsi. Vanno usati solo all’inizio e poi occasionalmente, altrimenti danno assuefazione e infiammano l’intestino.

Nella Spagiria abbiamo rimedi molto efficaci che lavorano anche sulla sfera emozionale, che ha sede come sappiamo nell’intestino, riuscendo a regolarizzarlo molto bene.

Non dimentichiamoci che il fegato e la bile collaborano in modo importante alla funzionalità intestinale, quindi non dimentichiamo mai, quando affrontiamo una stipsi, di fare una profonda pulizia epatica.

Spesso chi ha subito l’asportazione della cistifellea ha questo problema: ricordiamoci che piante come il carciofo non vanno utilizzate in questi casi pena il rischio di una colica intestinale, utilizziamo rimedi più soft come il Desmodio o il Berberis.

Paolo Battaglia

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Paolo Battaglia

Botanico specializzato nelle piante officinali, mi sono laureato nel 1981 presso l’Università degli studi di Torino. Ho sviluppato gli studi di fitoterapia, floriterapia, omeopatia, omotossicologia, seguendo i corsi di specializzazione delle due maggiori aziende tedesche del settore, Dhu e Heel, per conto delle quali ho curato per anni la formazione della classe medica che iniziava ad avvicinarsi a questo nuovo modo di affrontare la salute.. Mi sono specializzato in particolare nelle patologie dell’apparato gastro intestinale, seguendo negli anni numerosi corsi di approfondimento sul microbiota intestinale e la sua interrelazione con le più comuni cronicità dell’apparato digerente. Nel 2012 ho aperto a Giaveno (TO) il centro naturopatico e dietistico Biopharma, nato sul concetto di alimentazione come elemento principe nella cura della persona. Una dietista laureata presso la Facoltà di Medicina di Torino si occupa di tutte le problematiche legate al metabolismo, sempre con un approccio olistico e fitoterapico. Qui svolgo l’attività di naturopata, utilizzando anche discipline come l’auricoloterapia e il biomagnetismo, eseguo test per le intolleranze alimentari, test epigenetici, test Vedapulse per la lettura del battito cardiaco secondo la disciplina ayurvedica. Ho inoltre sviluppato una linea proprietaria di prodotti fitoterapici d’eccellenza in collaborazione con alcuni fra i più importanti laboratori italiani del settore.