Stress e squilibrio pan per Naturopati
Il famoso Lowen sosteneva che grazie a un particolare lavoro sul corpo si può ricondurre le persone agli elementi fondamentali della vita: la respirazione, il movimento, il sentire e l’espressione. In un mondo spietatamente stressato come quello attuale si vede sempre più l’esigenza di combattere lo stress in ogni modo. Dall’aumento dell’attività dei centri benessere, delle palestre, all’aumento delle richieste dei corsi di yoga e di trattamenti olistici si evince un forte bisogno di abbattere questo formicolio sociale, alterato e fragoroso, fatto di corse senza fine ad inseguire non si sa cosa, quello che tutti banalmente definiamo male del secolo, lo STRESS.
Nei nostri giorni vivere in una società molto mentalizzata, dove il fare è più importante del sentire, dove chi si ferma è perduto e dove il tempo è denaro, è diventato un imperativo assoluto voler abbattere a tutti i costi lo stress. Tutto è vissuto in maniera illusoria con un ritmo veloce, compreso, troppo spesso, i sentimenti e le emozioni, resi quasi più virtuali che reali, così facendo la maggior parte di noi si crea attorno un mondo circostante, fatto principalmente di mere illusioni piuttosto che semplici emozioni. L’uomo moderno ha difficoltà a capire che solamente riprendendo il contatto con se stessi, con il proprio sentire, con il proprio respiro, con la propria presenza nel “qui e ora”, potrà abbattere l’effetto stress. Ciò che è necessario far capire alle persone è che lo stress non è altro che l’effetto di atteggiamenti e comportamenti sbagliati che continuiamo a perpetuare senza neanche accorgercene.
Ogni qualvolta sentiamo dire che lo stress è la causa del malessere delle persone, bisognerebbe spiegare che in realtà è l’effetto di un qualcosa di sbagliato che ci ostiniamo a non modificare e che ci va a colpire a livello fisico, psichico, emotivo ed energetico. Il riportare equilibrio nel corpo di una persona, non può tuttavia prescindere dal fatto che quella persona deve essere pronta a volerlo. Il concetto di volontà, sia per un restart di nuove abitudini, che per il mantenimento è imprescindibile. Questo concetto lega profondamente con la prevenzione, e con il “care”, il concetto del prendersi cura.
Sono tanti gli strumenti a disposizione, alcuni in occidente li abbiamo banalmente definiti ginnastiche, vedi lo yoga (in oriente è chiamata medicina Yogica) che sembrano semplici esercizi fisici che agiscono sul corpo, ma che in realtà lavorano con sessioni di respiro e asana (posizioni), che hanno degli effetti potentissimi, combinando semplicemente respiro e movimento. Entrambi sono elementi imprescindibili quando si pronuncia la parola Yoga. Allo stesso modo l’utilizzo dell’aromaterapia in un trattamento riflessologico, può sembrare che agisca solo sul piano fisico ma in realtà lavora profondamente sul piano emotivo.
Gli esercizi di bioenergetica anche sono molto utili coinvolgono corpo, mente ed emozioni, anche gli stessi fiori di Bach lavorano a livello energetico vibrazionale, producendo un sequenziale benessere anche sul corpo. Come si evince la medicina naturopatica, non si prenderà mai cura di un solo aspetto come fa la medicina occidentale, bensì, si concentra sulle cause dello squilibrio, per poterne eliminare gli effetti.
Ritornando alle emozioni questa velocità del viverle, quasi come un attimo fuggente fa si che l’emozione sia contratta non solo a livello temporale ma proprio a livello sensitivo, quindi sui vari piani del sentire (fisico emozionale ecc..).
Il famoso Alexander Lowen diceva “SE (UNA PERSONA) NON SENTE PIENAMENTE, RESTRINGE LA VITA DEL CORPO”.
Lowen, medico e psicoanalista americano, riprende gli studi di Wilhelm Reich, sostenendo che il corpo è prigioniero di una corazza muscolare e caratteriale formata da atteggiamenti che l’individuo stesso sviluppa per bloccare il corso delle emozioni e delle sensazioni, in un certo qual modo è come se l’energia si arrestasse in alcune parti del corpo che, a loro volta si tramutano in sede di tensioni e conflitti emotivi. Ovviamente col trascorrere degli anni questa corazza si rafforza rendendo sempre più difficile un lavoro di ripristino di libertà dell’energia vitale.
Reich divise la corazza in segmenti trasversali rispetto al tronco del corpo, chiamati anche segmenti di tensione.
Tali segmenti sono sette e si dividono in oculare, orale, cervicale, toracico, diaframmatico, addominale e pelvico. Il numero “7” è un numero molto ricorrente nel mondo olistico, basti pensare alla Chakrologia, e ai 7 punti Chakra. Si potrebbero fare molti parallelismi in quanto per definizione i Chakra sono dei punti di raccolta di energia (il prana), che risale attraverso il nostro corpo percorrendoli tutti. Questa energia, dato che ogni chakra è collegato ad organi a ghiandole, viene distribuita a tutto il corpo, laddove ovviamente non ci sono blocchi. Ogni chakra ha un suo colore specifico, in totale abbiamo sette colori diversi, e siccome il colore è un linguaggio attraverso cui la natura, le anime e il mondo intorno a noi si esprime, potremmo parallelamente entrare nel mondo della Cromoterapia come strumento di riequilibrio. In questo modo attraverso un approccio olistico si può recuperare l’armonia perduta per armonizzare lo spirito, la mente, le emozioni e il corpo.
Tutte le medicine olistiche guardano all’unità della persona, descrivendo il sintomo fisico come manifestazione di blocchi più profondi.
Tutto quindi nel mondo olistico naturoaptico prevede come obiettivo il ripristino dell’equilibrio, dell’omeostasi.
Il concetto dell’autorigenerazione o dell’autoguarigione è un altro concetto molto caro alle medicine comparate, espressione di una volontà di andare a stimolare quel potenziale in grado di ripristinare la forza vitale rigeneratrice presente in ognuno di noi.
Silvia Federico
