Funghi medicinali e reflusso gastroesofageo
I funghi medicinali sono poco conosciuti e guardati ancora con sospetto nel mondo occidentale, mentre vantano una tradizione millenaria nell’est asiatico: Tibet, Cina, Giappone ne fanno tutt’ora un uso costante e continuativo per trattare le più svariate patologie.
Pensate che tutt’oggi in Corea del Sud si usa mischiare la polvere del tallo di Auricularia alle farine per panificare con lo scopo di mantenere regolare e disinfiammato l’intestino!
Nella mia esperienza clinica con i funghi medicinali, che nulla hanno a che vedere con i nostri che sono sempre, anche quelli edibili, epatotossici, ho trovato un particolare riscontro nel trattamento di tutte le forme di gastrite e in particolare del reflusso gastro-esofageo, una delle patologie in assoluto più diffuse della “civiltà occidentale”, che faremmo meglio a definire “stile di vita occidentale”, dato che spesso si fa fatica a capire se è rimasto qualcosa della nostra millenaria civiltà di cui possiamo ancora vantarci…
Inoltre il protocollo “convenzionale” relativo a questa patologia offre poche alternative: tamponanti a base di alginati e IPP a pioggia e a vita, anche se il protocollo ministeriale prevedrebbe un limite di 60 gg all’assunzione degli inibitori, commercialmente chiamati “gastroprotettori”, termine che rassicura molto il paziente-consumatore con enormi risultati in termini di fatturato, rispetto ai quali nessun medico di famiglia si prende l’onere di spiegare i gravi effetti collaterali a medio e lungo termine, fra cui il tumore proprio dello stomaco + 300% …
I funghi medicinali offrono diverse soluzioni molto efficaci, che si possono protrarre molto a lungo senza alcun effetto collaterale e con effetto terapeutico a volte risolutivo, e soprattutto ad azione non solo sintomatica ma terapeutica.
Fra questi segnalo l’Hericium che svolge almeno tre effetti benefici: rigenera la mucosa gastrica facendo un vero lavoro di gastro-protezione e ripristina la corretta acidità, indispensabile per svolgere correttamente la proteolisi, oltre che come prima barriera antimicrobica.
Il Reishi e il Chaga svolgono una importante azione antiinfiammatoria, oltre a lavorare sull’aspetto ansia e stress, fattore molto importante dato che queste sono fra le concause più comuni della gastrite.
In caso di ernia jatale è utile inserire il Cordyceps che restituisce tono muscolare allo stomaco oltre a migliorare la funzionalità epatica grazie alla presenza del citocromo P-450, eccellente complesso di enzimi depurativi. So che può suonare strano, ma i funghi medicinali sono un grande alleato del nostro fegato, esattamente al contrario dei funghi nostrani!
L’assunzione dei funghi, in misura di 2 g al giorno, va associata a Magnesio organico e a vitamina C, per consentire una assimilazione ottimale dei principi attivi contenuti nei funghi stessi.
Paolo Battaglia