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Santa Ildegarda di Bingen

Nel 2012, lldegarda di Bingen, monaca benedettina di epoca medioevale, è stata dichiarata, con grande onore da Papa Benedetto XVI, Dottore della Chiesa Universale.

Figura eclettica, ebbe visioni “non del cuore o della mente, ma dell’anima”, fu consigliera di Papi e imperatori, profetessa, guaritrice, filosofa, musicista, erborista, artista, poetessa e linguista.

La sua medicina è considerata di ispirazione divina, ossia rivelata a lei per mano di Dio.

Ildegarda ricevette infatti il compito di annotare quello che vedeva nelle sue visioni e di portarlo così a conoscenza degli uomini. Ciononostante ci sono voluti più 800 anni prima che i suoi libri di medicina venissero tradotti ed altri 50 anni prima che le sue ricette venissero sperimentate.

La medicina di Santa Ildegarda è una medicina semplice, utile e certamente universale, ma è stata data in rivelazione per gli uomini del suo tempo: uomini probabilmente più spirituali rispetto ad ora e con problematiche fisiche altrettanto diverse, eppure oggi è di grande interesse la sua opera e il suo contributo.
Descrivere la  visione medica di Ildegarda non è facilissimo: la Santa rileva la presenza di una forza energetica, vitale, che collega l’uomo alla natura e la natura di questa energia è “suprema e fiammeggiante”.

Ella descrive una “scossa verde” tra il creato e Dio, detta “Viriditas” che va conservata e non persa . Quindi per guarire bisogna ristabilire tale Viriditas. Non è possibile comprendere l’uomo se non si comprende la relazione che egli ha con l’ambiente e la visione ecologica, pertanto, in tale sistema medico, diviene una base importante per la salute dell’uomo.

Secondo Ildegarda l’uomo ha in sé l’universo ed egli stesso è un universo in miniatura. I cinque elementi ( l’aria, l’etere, il fuoco, l’acqua e la terra) e le quattro qualità (il caldo, il freddo, il secco e l’umido) condizionano il benessere fisico e devono essere il più possibile in equilibrio.

Anche l’alimentazione assume una grande importanza, i preparati da lei suggeriti vengono mischiati con cibo cotto (minestre, pane, biscotti) oppure con il vino.

L’approccio terapico è personalizzato anche solo se riguarda l’essere femmina oppure maschio, l’essere molto deboli o di natura vigorosa.

Ecco alcune piante, frutta, ortaggi (devono essere da coltivazione biologica) che Santa Ildegarda considerava utili:

finocchio, dittamo, assenzio, ruta, galanga, viola odorosa, salvia sclarea, ortica, piselli, fagioli, zucca, castagna, sedano, ceci, aglio, mandorlo. Possono essere assunti o meno in base alle condizioni del paziente. In particolare, la castagna, sembra avere una speciale relazione con l’uomo. La castagna toglie la debolezza e dà forza vitale che è quella, che secondo i sistema ildelgardiano, è assolutamente necessaria per la vita salubre…

Ovviamente la vita morale, la spiritualità sono la prima regola per stare in salute, la relazione armonica con il tutto che discende da una vita elevata sono la base su cui poi intervenire con le erbe e le pietre. Si, le pietre: la Santa utilizzava e sfruttava anche alcune proprietà delle pietre, ecco cosa dice riguardo ad esse:

“Ogni pietra ha in se fuoco e umidità…E’ così che le pietre preziose sono generate dall’acqua e dal fuoco e per questo contengono sia il fuoco che l’umidità. Esse possiedono molte forze ed effetti. Molte cose si possono fare per mezzo loro, ma solo azioni buone e oneste che giovano all’uomo e non hanno a che fare con la seduzione, la fornicazione, l’adulterio, l’inimicizia, gli omicidi e altre simili pratiche che portano ai vizi e sono contrarie all’uomo. La natura intrinseca di quelle pietre preziose le porta infatti a produrre degli effetti buoni ed utili e ad evitare ciò che è cattivo e nocivo per l’uomo, come le virtù evitano i vizi e come i vizi non possono collaborare con le virtù.”
“…Esistono altre pietre che non crescono nella maniera menzionata, nelle viscere di queste montagne ma nascono in seguito ad altri processi insignificanti. Secondo la loro natura possono fare del bene o del male, secondo la volontà di Dio…Il creatore volle che le pietre preziose restassero sulla terra in Suo onore, quale benedizione e fossero destinate alla medicina.”

Ricordiamo che tutt’oggi la cristalloterapia riscuote un discreto successo nei suoi utilizzi più svariati.

Anche la disintossicazione ed il drenaggio fanno parte del sistema medico ildelgardiano.

E’ bene ricordare che la medicina olistica non può prescindere dall’orizzonte spirituale in cui è inserita e pertanto capire Santa Ildegarda senza comprendere le ragioni e gli obiettivi sacri del cristianesimo è decisamente molto difficile.

Monia Carducci


Bibliografia.

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Monia Carducci

Insegnante, laureata in Filosofia con Master in Filosofie Orientali e comparative, diplomata in Naturopatia presso il Campus Framens.