Mitocondri, microtubuli, chakra e pranoterapia
I mitocondri sono la fabbrica di energia densa della cellula. Una teoria molto apprezzata afferma che essi siano dei batteri parassiti della cellula principale.
Compito essenziale dei mitocondri è quello di ingerire un combustibile fornitogli dalle cellule e di trasformarlo in mattoni energetici pronti all’uso e consegnati alle cellule ospitanti.
Il combustibile è rappresentato dalla degradazione di molecole biologiche (carboidrati, grassi, proteine, acidi nucleici) che, insieme all’ossigeno, il mitocondrio trasforma in ATP, una molecola questa presente in tutte le cellule.
La cellula , quindi, fornisce ai suoi mitocondri ossigeno e nutrienti; il mitocondrio a sua volta fornisce alla cellula l’ATP ed espelle anidride carbonica e acqua. La cellula utilizza l’ATP per produrre energia.
I mitocondri sono numerosi nelle cellule, specialmente in quelle che hanno maggior bisogno di energia. Anche essi si ammalano.
Secondo ricerche autorevoli, molte malattie deriverebbero dal cattivo funzionamento dei mitocondri; si sospetta anche un loro ruolo nel cancro. Lo stato di congestione biologico è il prodotto delle tossine presenti nel terreno intercellulare e nella cellula stessa; i radicali liberi sono molecole elettricamente non neutre, che ossidano i composti che incontrano, danneggiandoli.
I loro bersagli sono le proteine, i lipidi, il DNA cellulare, ma più gravi sono i loro effetti sui mitocondri che perdono la loro efficienza. In tal modo l’energia delle cellule diminuisce e l’organismo invecchia.
Ci sono moltissimi mitocondri nei muscoli, per il gran bisogno di energia che essi hanno. Verso i cinquanta anni i mitocondri muscolari iniziano ad invecchiare e con loro diminuisce la forza muscolare.
Anche alcune malattie genetiche sono attribuite al DNA mitocondriale, come la cecità congenita. Un’altra caratteristica dei mitocondri è quella di essere in grado di “suicidare” la cellula in un processo che prende il nome di apoptosi, ovvero morte cellulare programmata in cui sono gli stessi geni della cellula a programmare la morte.
Essendo cellule nella cellula, i mitocondri hanno un loro DNA, distinto da quello della cellula principale, si tratta del DNA mitocondriale, del tutto simile a quello dei batteri. Il codice genetico mitocondriale è più semplice e contiene meno informazioni.
L’uomo eredita il codice genetico mitocondriale solo dalla propria madre, questo perché i mitocondri nello spermatozoo sono presenti solo nella coda, che non entra nell’ovocita. Esiste una stretta affinità tra l’energia e i mitocondri; il Ming Men, il chakra situato sulla parte dorsale del corpo, all’altezza delle vertebre L4-L5 e opposto al chakra ombelicale, oltre ad essere il controllore e gestore dei reni e delle ghiandole surrenali, è anche il chakra controllore dei mitocondri.
Attivare i mitocondri porta ad un incremento sensibile di forza ed energia, azione questa da non usare in maniera sconsiderata, tenendo presente l’azione correlata su reni e surreni. I microtubuli sono organi cellulari che formano il citoscheletro.
Sono cilindri cavi formati da una sostanza: la tubulina. Sono considerati uno scheletro cellulare intelligente.
Essi danno stabilità alla forma della cellula, garantiscono i suoi movimenti e i movimenti degli organelli cellulari, si occupano dell’organizzazione della divisione cromosomica durante la moltiplicazione cellulare, provvedono alla comunicazione tra il nucleo e il resto della cellula, ed inoltre si scambiano informazioni. Sono molto più che semplici sostegni.
Ciò indica un’ intelligenza intracellulare. Sono organizzati in una rete che opera sia all’interno della cellula che a livello intercellulare e rispondono a sollecitazioni costituite da vibrazioni meccaniche.
Inoltre, rispondono bene al suono; meglio ancora, si attivano con il suono. Nei microtubuli c’é uno scorrimento di energia sottile, inoltre si nota una polarità di essi con un lato positivo e l’altro negativo.
Le energie sottili sono in grado di trasportare le molecole, come la tubulina. Con il suono, lo scorrimento dell’energia si potenzia; inoltre, cellule simili a quelle attivate con i microtubuli si attivano a loro volta e l’energia si ripartisce fra tutte le cellule interessate. Il nostro corpo biologico, è bene ricordarlo, è anche una macchina elettrica.
Gran parte del funzionamento della cellula dipende dalla sua carica elettrica. Tra la parte esterna e quella interna della membrana cellulare si stabilisce una differenza di potenziale elettrico, definito potenziale di membrana.
Il valore di 75 millivolt è quello delle cellule sane, mentre quelle malate hanno un potenziale inferiore. Una cellula sana si trasforma in una piccola batteria attraverso la pompa sodio/potassio che, per funzionare ha bisogno dell’energia fabbricata dai mitocondri.
Se i mitocondri producono poca energia la cellula stessa ne avrà meno per il funzionamento della pompa e la cellula finirà con l’ammalarsi. Le cellule cancerogene hanno un potenziale di membrana inferiore e la malattia può anche essere ricondotta ad un cattivo funzionamento dei mitocondri.
Il cancro si può sentire sui chakra, dato che nei tumori vi è un’errata distribuzione delle energie sottili nei chakra.
I chakra, tra le tante definizioni, possono essere considerati campi di energia sottile, che provvedono a:
- Assorbire energia dall’ambiente per destinarla al campo energetico umano
- Trasferire questa energia a cellule e tessuti
- Raccogliere ed eliminare l’energia densa usata dalle cellule
Le cellule hanno bisogno non solo dell’energia delle cellule provenienti dal cibo e dall’aria, ma anche di energia sottile, che trasformeranno poi in energia fisica.
Tutto ciò espresso è stato analizzato profondamente dal professor Zamperini, autore di diversi libri in merito a queste considerazioni.
In pranoterapia si insegna a proiettare energia agli anziani con una certa cautela infatti, dare troppa energia ad una persona anziana che ha perso parte del potere di biotrasformazione produrrà un intasamento dei suoi chakra.
Con il passare degli anni il meccanismo di biotrasformazione invecchia e perde in parte la sua capacità di trasformare le componenti sottili delle energie dense in bioenergia, diminuendo così la capacità di guarire e di recuperare dopo una malattia.
Tra i vari squilibri dei chakra annotiamo quello tra chakra superiori ed inferiori e lo squilibrio di lateralità (destra – sinistra). Molte persone hanno problemi solo su un lato del corpo, con una parte sovraccarica di energia e l’altra parte scarica; questo squilibrio si fa sentire anche negli organi doppi, dove uno lavora troppo e l’altro poco, come problemi di reni, ghiandole surrenali, tiroide.
Sono squilibri tra la parte maschile e femminile. Compito del pranoterapeuta sarà quello di riequilibrare le due parti, armonizzando il fluire dell’energia.
Dott. Maurizio Maniccia
Naturopata, Esperto in Pranoterapia e Craniosacrale
manicciamaurizio@hotmail.it