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Lo sciamanesimo e l’importanza della Donna

Nell’ approfondire questo argomento diverse cose hanno colpito la mia mente e soprattutto la mia anima. Cominciando da questa frase

Lo sciamanesimo non è una religione ma il richiamo che la natura nostra madre sussurra nell’universo è che noi sviluppando nuove forme di attenzione alla realtà possiamo tornare ad ascoltare una voce che riunisce donne e uomini intorno al sistema di conoscenza e guarigione più antico del mondo.

Ho riflettuto, in primis, che realmente nostra madre ossia la natura, ci manda costantemente messaggi di richiamo a lei questo è successo a me costantemente negli ultimi anni ma non ne capivo il significato.

Lo stupirmi davanti a un paesaggio l’abbracciare un albero e sentirne le Vibrazioni, emozionarsi davanti a un fuoco ardente questi sono tutti segni che mi hanno stupita. Da un po’ di tempo a questa parte l’universo ha iniziato a parlarmi, o per meglio dire, io ho ricominciato ad ascoltare l’universo a pormi sulle sue stesse vibrazioni.

Il mondo olistico mi ha insegnato che siamo in piccolo lo specchio di quello che è più grande al di sopra di noi. Siamo microcosmo riflesso del macrocosmo in quanto tale, quello che la natura esprime nell’universo lo ritroviamo all’interno di noi stessi. La cosa che mi colpisce di più, e in questo rientra molto lo sciamanesimo femminile, è che solamente una perfetta corrispondenza un ottimo allineamento con tutte quelle che sono le fasi della vita di una donna come le fasi mensili mestruali, corrisponde effettivamente ad una perfetta Intesa della natura.

Mi spiego meglio: una donna che vive mensilmente le quattro stagioni ossia la primavera corrispondente alla fase della preovulazione, l’estate corrispondente a quella dell’ovulazione l’autunno corrispondente alla fase premestruale e l’inverno corrispondente alla mestruazione stessa, vive senza stress con piena consapevolezza un momento di rallentamento che rispecchia la stagione invernale della mestruazione per cui le viene naturale rallentare, prendere del tempo per se stessa e rilassarsi e non fa altro che assecondare i sui istinti ossia essere allineata e in sintonia con la natura stessa, con quello che la natura che le sta richiedendo .

Vivere in fusione con queste quattro fasi e viverle senza aver paura del pregiudizio o di quello che gli altri pensano significa vivere appieno l’universo, la natura, aver fatto propri quegli elementi di cui si compone il tutto, riconosciuti semplificando come aria, acqua, terra e fuoco (Etere) ai quali spesso non facciamo neanche più caso.

In tutte le antiche tradizioni e ancor più nello sciamanesimo la qualità femminile è considerata selvaggia indomabile sensuale non controllabile pericolosa e misteriosa la donna è in grado di creare con le forze della madre terra un’energia così empatica che la porta ad essere ciclicità naturale che la porta a seguire la luna e con essa le sue fasi. La donna si dimostra essere infinita capacità creativa ma non solo riguardante la procreazione in sé sul piano fisico, ossia il dare vita a un figlio, ma nel creare nella fase dell’ovulazione idee e progetti. Possiamo dire quindi che la donna ha un potere generativo innato ed è l’unica in grado di superare i cambiamenti repentini ostacoli traumi e avversità basti pensare che la donna è quattro donne diverse in ogni mese.

La donna e l’uomo sciamani ci ricordano che la donna è spazio l’uomo è tempo e che quando lo spazio e il tempo coincidono avviene il miracolo del creato come se un seme cadesse su una terra adeguatamente umida e in quell’istante ogni energia del macrocosmo si manifestasse, come creazione di un grande disegno. La donna con le sue mani è in grado di abbellire e curare raccogliere e custodire antichi mestieri.

Ad oggi mi chiedo da dove viene quella sensazioni di sapere la grande forza e la grande resistenza, l’essere instancabili, il saper vivere le quattro stagioni, proprio come la luna la donna si ritira nel buio delle sue emozioni e si rigenera offrendo una nuova se, nuova vita, questo lo concepisco solo come un grande insegnamento dell’instancabile madre Terra.

Alcune delle tradizioni sciamaniche invitano la donna ad assentarsi temporaneamente dal quotidiano, adunarsi tempi molto dilatati in cui ritrovare il contatto con il creato incontrare la propria natura. Oggi molte donne mi ripetono “non ho tempo per farlo”, mi riferisco a tutti quegli esercizi o quelle pratiche di meditazione, di contatto con se stesse con la propria natura( un bagno rilassante o una doccia rilassante con degli oli essenziali, perché no, un ballo un canto, yoga ecc..) non dovrebbe pronunciarla mai nessuna donna questa frase, si tratterebbe di quel tempo necessario a spegnere l’ascolto verso l’esterno e accendere l’ascolto interno per esplorarsi e per accedere ai propri stati di coscienza utili a tirar fuori energia selvaggia, energia rigenerativa energia procreatrice.

Purtroppo ad oggi nella società occidentale industrializzata sempre più meccanicistica è sempre più veloce la donna, è costretta a vivere in uno stato cortisonico costante dove l’unica vita che vive e quella rivolta a pensare a come sarà il futuro o a rimuginare nel passato nessuno o solo pochi riescono a vivere il qui ed ora.

Con la tecnica di meditazione trascendentale ad esempio si riesce ad andare al di là di ogni attività pensante sì trascende da ogni attività e si riesce ad entrare in uno stato di coscienza il quale è stato scientificamente dimostrato essere rigenerante per corpo e mente alla stregua di un sonno rigeneratore.

Nello sciamanesimo nella sua forma più antica esisteva un mondo matriarcale che deriva dalla parola “Matri arkè” ossia in principio le madri intendendo in principio la madre Terra lo sciamanesimo qui ha la sua origine e purtroppo oggi abbiamo un mondo che soffre questo squilibrio generato dalla mancanza di saggezza femminile. Viviamo in una società in cui ruolo della donna è strettamente marginale, le grandi cariche sono destinati all’uomo. Nello sciamanesimo questo è ribaltato in quanto la donna e il suo sacro potere sono il fulcro della vita senza prescindere però da un concetto molto fondamentale il maschile e femminile sono due poli non contrapposti ma complementari l’uno necessità dell’altro. Nella donna abbiamo un’energia maschile che la completa e nell’uomo abbiamo un’energia femminile che lo completa.

Questo equilibrio se presente fa sì che si possa donare serenità calma e capacità di affrontare la vita quotidiana.

Nello sciamanesimo la donna è al centro della comunità, è una grande maestra un grande spirito che accoglie con dolcezza verso nuove consapevolezze, riconosce il proprio corpo come sacro in grado di creare vita e attraverso la sua conoscenza, il suo sentire condivide in un continuo ciclo di servizio per il bene delle altre tutto il suo sapere.

Nella donna risiede la condivisione e l’Unione tra le energie femminili il concetto di invidia che abbiamo nella nostra società attuale è assolutamente escluso.

Tuttavia a un certo punto nello sciamanesimo si arriva ad un equilibrio in cui donna e uomo quindi femminile maschile sono parte di un tutto di un tutto cosmico più grande la donna e l’uomo hanno entrambi i ruoli fondamentali Che rispecchiano quello che la natura e la vita su questa terra è sempre stata.

La donna sciamana è sempre più interessata alla terra, al radicamento alla cura con le erbe, il rispetto dei cicli lunari che rispecchia un’energia empatica con la madre terra, la sua appartenenza al ritmo della luna e le maree infatti ne rivela le innate qualità di creatrice con attività trasformative e di connessione totale con lo spirito di tutte le cose. Secondo molte tradizioni il fuoco sacro caratteristico di ogni donna è nell’intimità di ognuna, è solo che ci si è dimenticate di mantenerlo vivo. Le donne sciamane invece sono in perfetta sintonia con il tutto, mutano di stagione in stagione diventano fuoco che sciolgono nel loro ventre e attraverso l’utero lo dissolvono in questo senso la donna costituisce lo spazio.

L’uomo invece rappresenta il tempo, i viaggi infatti lo sciamano uomo è quello più a contatto con entità spirituali superiori, con l’ultraterreno ed ha potenti capacità curative e taumaturgiche.

Lo sciamanesimo ha forti legami col passato col presente e col futuro e in diversi ambiti della nostra attualità.

Se pensiamo solo al fatto che oggi quello che farebbe uno sciamano è completamente perso. Mi spiego meglio: nei trattamenti di medina moderna, occidentale, nessuno più si sofferma sull’anamnesi, tuttavia anche questa affonda le sue radici nell’attenzione all’ascolto del paziente e al contatto col suo corpo, che via via con l’uso dei metodi diagnostici e con la scissione del duo malato-malattia, curando semplicemente la malattia, trasformando la visione della malattia da evento spirituale cioè di spirito a evento puramente biologico ossia carnale. Nella conoscenza sciamanica emerge invece l’idea spirituale della malattia, tenendo sempre ben presente che suggestione e fattori emotivi hanno un ruolo fondamentale nella cura.

Mi viene in mente una famosa frase che cita “Il corpo è quella parte dell’anima che si percepisce con i sensi”, le malattie che si instaurano nel corpo ne sconvolgono l’esistenza provocano smarrimento, incertezza, paura, sgomento, ansia che sono assolutamente soggette alla diversità delle nostre anime; non è un caso che lo sciamano accoglie prima l’angoscia e la preoccupazione e tutto ciò che di emotivo c’è prima della malattia stessa. Chi si occupa di cure non può prescindere da questo concetto fondamentale cioè che corpo fisico e corpo spirituale ed emotivo non possono essere scissi sono parte di un tutt’uno per questo le cure scientifiche non possono completamente eradicare la malattia usando dei rimedi estremamente adatti al corpo. L’uso degli oli essenziali in ogni momento della mia vita mi ha portato a far mio il concetto che si può avere una porta diretta sull’anima, sullo spirito e sull’emotività. Quindi una medicina olistica può oltre che avere effetti sul corpo anche prendersi cura delle emozioni. Anche lo sciamano o la donna sciamana, fa proprio questo si prende cura dell’insieme di corpo e anima.

Silvia Federico

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Silvia Federico

Laurea in Scienze Ostetriche, Ostetrica presso Ospedale Romano, Istruttrice certificata Acquamotricista, Conduttrice di Corsi di Accompagnamento alla nascita, Insegnante di Ginnastica Energetica Prenatale, Studentessa di Naturopatia.