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La depurazione dell’organismo umano con le gemme di Betulla

La Betulla ha un ruolo di primo piano in gemmoterapia per le specie vegetali coinvolte del suo genere e le sue numerose e relative funzioni. Essa depura l’organismo umano agendo su tutti gli organi emuntori come gli apparati: respiratorio, gastrointestinale, urinario, dermatologico, sistema reticolo endoteliale SRE e tessuto mesenchimale. La Betula pubescens offre alla gemmoterapia anche la scorza delle radici, le giovani radici e gli amenti. Essa simboleggia la costanza e la malinconia.

Ma sono anche altre le azioni fitoterapiche di questa pianta del Nord Europa, chiamata con vari nomi come ad esempio “pianta nefritica” per la sua azione diuretica sul nefrone del rene, essa è utile per mantenere la salute, il buon funzionamento degli organi, per rendere più efficace la dieta dimagrante e anche controllare meglio la propria alimentazione. La famiglia Betullacee comprende varie specie di cui si adoperano le gemme a scopo terapeutico oltre la betulla: parliamo del carpino, dell’ontano e del nocciolo. Molto vicina alla famiglia delle betullacee vi è anche la famiglia delle fagacee soprattutto per i fiori che si distinguono in maschili e femminili, per esempio nella famiglia Fagacee ci sono specie importanti come faggio, quercia e castagno. Le gemme di Betulla verrucosa stimolano l’attività del sistema reticolo endoteliale (il quale difende tramite i linfociti gli attacchi di batteri e microrganismi patogeni) per eliminare materiale cellulare e corpi estranei; dunque l’azione è disintossicante, antinfettiva, antinfiammatoria.

La Betula pubescens favorisce invece gli scambi respiratori, intestinali, renali, dermatologici, stimolando le funzioni dei relativi organi come polmoni, intestino, rene, epidermide. Infatti è attiva nelle infezioni respiratorie (uso delle gemme), stipsi (uso delle gemme), affezioni della vescica urinaria (uso delle gemme) seborrea del cuoio capelluto (uso della scorza della radice), foruncolosi, dermatosi, chiazze rosse (uso della scorza della radice); inoltre abbassa il colesterolo (uso della scorza della radice e giovani radici), l’uricemia (uso della scorza della radice e giovani radici). Essa stimola il sistema immunitario, è remineralizzante e tonica. Le varie gemme delle specie di Betulla si possono assumere in associazione, avendo azioni sinergiche.

La linfa di betulla è anch’essa compresa nella gemmoterapia, è un liquido che sgorga dai rami e dal tronco durante la stagione primaverile sulla specie Betula verrucosa. La linfa di betulla è utile per la ritenzione idrica, cellulite, ipercolesterolemia, iperuricemia, gotta, litiasi renale; tali proprietà sono dovute alla betullina, un eteroside triterpenico.

Fabio Renzi


Bibliografia:

Manuale pratico di gemmoterapia, Enrica Campanini, Tecniche Nuove

La filiera del gemmoterapico, il dinamismo della vita diventa farmaco, Pier Paolo Pilotti, Claudia Bertinat, Maddalena Guido, Editore Simbiosi

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Fabio Renzi

Farmacista, Naturopata, autore saggista Iscritto a Società Medica Bioterapica SMB Italia - email: fabiorenzi.im@gmail.com - sito internet: www.fabiorenzi.altervista.com - iscritto a Associazione Enigmistica La Sibilla, www.lasibilla.altervista.org