Naturopatia

La salute al femminile

salute al femminile

In questo periodo numerosi sono i problemi nella donna che subiscono un peggioramento dovuto al caldo ed alla frequentazione di ambienti non sempre congeniali.
Vorremmo dare un aiuto per le piccole patologie che più frequentemente possono manifestarsi.

INFEZIONI VAGINALI
Le infezioni vaginali sono processi flogistici a carico della vagina con frequente coinvolgimento degli altri distretti del basso tratto genitale.
La sintomatologia di tipo irritativo è rappresentata da bruciore, prurito, rossore, calore, secchezza.
Le cause eziologiche possono essere di natura infettiva, allergiche, traumatiche, da agenti chimici irritanti, dermatosi e patologie sistemiche.
Alla base di tale condizione flogistica vi è un’alterazione dell’ecosistema vaginale.
Nell’ambiente vaginale, analogamente al cavo orale, alla pelle, ed all’intestino, convivo in equilibrio tra loro e con l’ospite, numerosi microrganismi che costituiscono la flora vaginale, la cui composizione si modifica a seconda dello stato ormonale, l’attività sessuale e le condizioni generali dello stato di salute della donna.
Alla fisiopatologia dell’ecosistema vaginale partecipano attivamente due protagonisti principali.
Le cellule epiteliali che tappezzano la vagina e quelle ghiandolari che secernono in quest’ambito.
L’insieme dei batteri che in maniera fisiologica o patologica vengono ospitati.
È un sistema di protezione contro altri microrganismi patogeni.
La flora vaginale di donne sane è costituita prevalentemente da lattobacilli o bacilli di Doderlein che regolano la crescita della rimanente flora batterica ed ostacolano la colonizzazione di germi ostili.
Rimedi sintomatici omeopatici
ALUMINA:
Leucorrea profusa. Abbondante leucorrea in gravidanza. Candidosi in persona con stipsi.
ARGENTUM NITRICUM:
Leucorrea giallastra, giallo verdastra densa ed irritante.
ARSENICUM ALBUM:
Leucorrea irritante, non molto abbondante, bruciante con odore fetido. Dolori addominali profondi e brucianti. Scadimento dello stato generale.
BORAX:
Leucorrea albuminosa come bianco d’uovo o bianca come latte.
HELIONAS:
Leucorrea abbondante, bianca come latte cagliato spesso associata a prurito.
HYDRASTIS:
Leucorrea giallastra, densa, viscosa con prurito vulvare.
KALIUM BICHROMICUM:
rimedio di ulcerazioni che tardano a guarire. Leucorrea giallastra, filante, densa ed aderente.
KREOSOTUM:
Leucorrea giallastra, schiumosa, irritante e maleodorante. Facilmente sanguinante.
MERCURIUS SOLUBILIS:
Leucorrea giallo verdastra escoriante, irritante e pruriginosa.
MERCURIUS CORROSIVUS:
Ad azione più acuta del solubilis, maggiore tendenza alle ulcerazioni. Tenesmo vescicale e dolore alla minzione.
NITRICUM ACIDUM:
Rimedio d’infiammazione ed ulcerazione. Leucorrea irritante associata a prurito.

INFEZIONI DELLE VIE URINARIE
Quadro infiammatorio sostenuto da comuni germi Gram-, di cui l’Eschheritia coli è l’agente più frequente insieme a Klebisiella o Pseudomonas, e germi Gram+, come lo Staphylococchi e Streptococchi. Alcune volte può essere presente una sintomatologia simile ma non associata a presenza batterica, la cistalgia ad urine chiare, la cui eziologia non è chiara ed è difficile da trattare.
Le cistalgie si manifestano con esordio brusco, la sintomatologia è spesso capricciosa, con lunghi periodi di calma. Ci può essere ematuria di natura infiammatoria, spesso si riconosce una causa psicosomatica, associata spesso a disturbi della sfera sessuale ed affettiva. Spesso nello stesso soggetto si alternano cistiti e cistalgie. Le cistalgie della menopausa sono legate spesso all’alterazione della mucosa cervicotrigonale della vescica.
L’uretrite è un’infiammazione acuta o cronica dell’uretra, rivelata dalla presenza di bruciore alla minzione e torbidità delle urine.
La cistite è un’infiammazione della vescica e oltre al dolore alla minzione, sono presenti urgenza ricorrente alla diuresi e talora dolore sovrapubico.
È un processo infiammatorio acuto o cronico a carico della mucosa vescicale che colpisce oltre il 40% delle donne in età fertile, molto doloroso, irritante, talvolta frequente o ciclico.
Nelle donne presenta un’incidenza dell’11,2% rispetto al 4,6% negli uomini.
Nell’uomo sono spesso secondarie a prostatiti e all’ipertrofia prostatica.
In caso di cistite una possibile evoluzione e complicazione può essere l’infezione renale. È causata da svariati germi che di solito risalgono attraverso l’uretra per via ascendente.
L’urinocultura può permettere di individuare l’agente batterico causa dell’infezione.
È importante curare la cistite perché se cronicizza può portare ad un aumento di 4 volte del rischio d’incontinenza urinaria nella donna. Molti dei comportamenti quotidiani possono sviluppare o favorire l’insorgenza della patologia e specialmente le recidive degli episodi.
Molte ore passate alla scrivania o in auto, scarsa assunzione di liquidi, l’alimentazione inadeguata, lo stress.
Inoltre le infezioni ricorrenti sono spesso legate ad alterazioni della flora batterica intestinale e delle mucose.
L’uso indiscriminato d’antibiotici per la cistite può aumentare i fenomeni di resistenza.
Nelle cistiti ricorrenti occorre rimuovere i fattori favorenti, come la stipsi ed alterazioni dell’alvo, occorre bere notevoli quantità di acqua.
Occorre comunque rivolgersi al medico o chiedere consiglio al proprio farmacista per le terapie più appropriate.
Accanto  alle terapie classiche possiamo affiancare dei rimedi naturali.
Spesso infatti, le terapie farmacologiche classiche non danno i risultati sperati, così,  per supportare l’azione dei prodotti classici  si può ricorrere a preparati fitoterapici o all’omeopatia.
Questi prodotti si sono rivelati benefici per contrastare le più comuni infiammazioni delle vie urinarie.
Si dividono in preparati ad azione diuretica ed altri ad azione antisettica.
Spesso è preferibile utilizzarli in associazione.
Tra le piante più utili del secondo gruppo abbiamo una serie d’Ericacee come:
UVA URSINA 5-15% DI ARBUTINA
VACCINUM VITIS IDEAE ( mirtillo rosso) 5-7%
CALLUNA VULGARIS 0.6-0.8%
VACCINIUM MYRTILLUS: mirtillo nero tracce di arbutina
ARBUTUS UNEDO: alta concentrazione di tannini.
ARBUTUS UNEDO:
Ha un tropismo elettivo per le vie urinarie, i genitali e l’intestino. Ha un’azione astringente, antisettica e diuretica simile all’uva ursina. Inoltre favorisce il processo riparativo a livello della mucosa uretrale.
TM : 30-40 gtt 3 volte al dì o in ES
BARDANA:
Le radici contengono sostanze ad azione antibatterica ed antinfiammatoria.
È sconsigliato l’uso in gravidanza ed allattamento, può interferire con gli ipoglicemizzanti orali.
BETULLA:
Possiede azione diuretica, antinfiammatoria ed antisettica.
È stata dimostrata l’azione antibatterica nei confronti dello Stafilococcus aureus.
È utile nei casi d’infiammazione delle vie urinarie, calcolosi renali e come coadiuvante nelle infezioni batteriche.
Le foglie non devono essere utilizzate in gravidanza ed allattamento.
È controindicata nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca e/o renale, soggetti allergici all’acido acetilsalicilico o con ipersensibilità a questi composti.
EQUISETO:
Possiede blanda azione diuretica ma può essere utile in associazione con altre piante.
GINEPRO:
L’olio essenziale possiede azione diuretica ed antisettica delle vie urinarie.
Può interagire con ipoglicemizzanti e diuretici di cui potenzia l’azione. Sconsigliata in gravidanza ed allattamento.
GRAMIGNA:
Possiede sostanze dotate d’azione antibiotica, diuretiche ed emollienti.
Un uso eccessivo può causare ipokaliemia.
LESPEDEZA CAPITATA:
Possiede azione diuretica documentata.
MAIS:
Ha proprietà diuretiche, ma soprattutto calmanti della sintomatologia dolorosa nelle affezioni delle vie urinarie, grazie alla sua azione spasmolitica sulla muscolatura liscia delle vie urinarie.
ONONIS SPINOSA:
Viene utilizzata per aumentare il volume urinario, calmare i dolori dell’ apparato urinario, con diminuzione dello stato infiammatorio della pelvi e della vescica. ORTHOSIPHON:
La pianta viene utilizzata per incrementare la diuresi nelle malattie delle vie urinarie.
Viene consigliato nella terapia delle infiammazioni delle vie urinarie grazie alla sua azione diuretica, batteriostatica ed antinfiammatoria. Da preferire in questo caso l’estratto secco.
ORTICA:
L’aumento della diuresi è stato dimostrato in maniera significativa, tuttavia può dare un rapido effetto ipotensivo.
POMPELMO:
Si utilizza l’estratto dei semi che possiede un’elevata concentrazione di bioflavonoidi. La sua azione battericida si esplica sulle membrane cellulari dei microrganismi, modificandone la permeabilità e l’attività enzimatica. L’azione è proporzionale alla concentrazione.
PILOSELLA :
All’ attività diuretica si associa un’azione antiurica, declorurante, ed antisettica. 
SOLIDAGO VIRGA AUREA:
Presenta sostanze ad attività vitamina P simili e diuretiche. Risulta particolarmente utile negli stati infiammatori delle vie urinarie e nelle affezioni del rene e della vescica. Da preferire in tintura madre.
TARASSACO:
E’ dotato di proprietà diuretiche, antinfiammatorie del tratto urinario inferiore, antiossidanti ed antinocicettive.
UVA URSINA:
Contiene un arbutoside che per idrolisi in ambiente alcalino libera l’Idrochinone. La massima azione antibatterica si raggiunge dopo 2-3 h, soprattutto in presenza di urine alcaline, i tannini ed altri componenti del fitocomplesso sinergizzano l’azione.
Per questo la Commissione  Europea raccomanda di non utilizzarla in associazione con prodotti acidificanti le urine, in quanto viene ridotta notevolmente l’azione.
 Da effettuare l’assunzione contemporanea di un pizzico di bicarbonato per attivare l’azione del prodotto. Si consiglia una dieta alcalinizzante ricca di carboidrati, patate, latte.
È un antisettico delle vie urinarie da utilizzare i tutti i casi d’infiammazioni ed infezioni, anche contro germi Gram-.
Possiede azione antibatterica su batteri quali la Klebisiella, Proteus, Escherichia coli, Staphylococcus aureus, Bacillus subtilis, Mycobacterium smegmatis e molti altri. Possiede azione antilitiasica, stimolante sui leucociti polimorfonucleati, azione antiossidante ed antinfiammatoria. Viene utilizzato principalmente come antisettico urinario, astringente, moderato diuretico, antinfiammatorio delle vie urinarie.
Si può utilizzare in associazione con altri composti in estratto secco.
La Commissione  tedesca raccomanda l’uso in caso di infiammazione e/o infezioni del tratto urinario. Può provocare colorazione scura delle urine.
TM 40 gtt 3 volte al dì in una tisana di camomilla, gramigna e pilosella.
INFUSO: 6-12 gr al dì in 3-4 volte.
ES in associazione.
Non utilizzare in gravidanza, allattamento, bambini sotto i 12 anni, nelle patologie renali.
VACCINIUM VITIS IDAEA: MIRTILLO ROSSO
I frutti contengono antiadesine in grado di inibire l’adesione del colibacillo a livello di vescica e intestino.
Inoltre l’azione antiadesiva favorisce l’eliminazione fisiologica delle popolazioni batteriche anomale e contribuisce a contrastare la colonizzazione dell’intestino e della vescica. È utile in tutte le colibacillosi e nelle cistiti recidivanti.
L’uso prolungato può ridurre le recidive delle infezioni delle vie urinarie nelle donne a rischio. Si utilizza come macerato glicerico, succo e capsule.

CANDIDA
È un lievito naturale, ospite nelle cavità organiche del tratto gastrointestinale. In condizioni di normale flora batterica, PH e funzionalità immunitaria, non crea problemi per l’ospite. È anche considerato un lievito opportunistico, in quanto è in grado di invadere l’ospite quando l’organismo si trova in condizione di debilitazione o quando le sue risposte immunitarie sono compromesse.
Quando riesce a riprodursi eccessivamente cambia la sua forma, diventando invasivo ed in grado di rilasciare sostanze tossiche nell’organismo e nel circolo ematico, sviluppando una candidosi cronica polisistemica.
Le cause di questa possono essere:
Cattive abitudini alimentari, diete ricche di zuccheri e carboidrati con scarse fibre. Alimenti contenenti lieviti o funghi sono spesso dannosi.
Uso della pillola anticoncezionale o gravidanza.
Uso di antibiotici ad ampio spettro che incrementano lo sviluppo di lieviti e funghi, in quanto distruggono la flora batterica lattico-produttrice dell’intestino.
Scarsa immunità, dovuta a interventi chirurgici, terapie antitumorali o immunosoppressive, cure prolungate di cortisoni.
SINTOMI da CANDIDOSI:
Eruttazioni croniche, crampi, desiderio smodato per zuccheri e carboidrati in genere.
Dolori muscolari ed articolari cronici. Congestione nasale cronica,
Infezioni urogenitali frequenti, prurito, perdite. Frequenti cambi di umore, depressione ed irritabilità senza causa apparente, mancanza di concentrazione.
Sensibilità alimentari, cefalee, sindrome premestruale.
La sintomatologia è legata a 3 aree.
1. Sistema gastro-intestinale ed uro-genitale
Dispepsie, nausea, gastrite, colite cronica. Alveo alternante. Cistite. Vulvovaginite.
2. Allergico – immunitaria
Dermatosi, orticaria cronica, prurito generalizzato, rinite allergica.
3. psicosomatiche
Perdita di concentrazione, depressione, perdita di memoria. Sindromi da stanchezza cronica, confusione.
Altri sintomi:
Lesioni del cuoio capelluto, dolori auricolari, lesioni cutanee perilabiali e lateronasale, cefalee, acne.
Alimenti da eliminare:
Zuccheri e cibi contenente zuccheri , cibi confezionati e industriali
Pane e derivati, Formaggi
Alcolici,  Condimenti e salse
Prodotti con malto, Carni affumicate
Funghi, Frutta secca e candita Caffè e tè
Alimenti da assumere con cautela:
Vegetali ricchi di carboidrati: mais, fagioli, patate, zucchine, piselli.
Cereali: frumento, riso, avena orzo, miglio.
Pane e biscotti: tutto ciò che è stato lievitato.
Si possono consigliare una serie di preparati specifici per il problema a base naturale di sicura efficacia. Importante infatti è mantenere una Ph adeguato, controllare la proliferazione della microflora naturale che tiene normalmente sotto controllo tutti i microrganismi patogeni.
KOLOREX:
Preparato a base di Pseudowintera colorata, pianta originaria della Nuova Zelanda, Tea Tree oil, Aloe barb. Prodotto utile nei trattamenti delle micosi e candidosi acute e croniche. Coadiuvante nel trattamento delle affezioni micotiche della mucosa cervico-vaginale. Favorisce i fisiologici meccanismi riparativi. Ristabilisce l’equilibrio della flora batterica cervico-vaginale.
OVULI o CREMA VAGINALE per uso interno. Ripetere per almeno 6 giorni.
Si può associare un’azione sistemica sia con tisana che con opercoli per un’azione più profonda.
SOFT GEL: per uso orale. Svolge un’azione preventiva sulla colonizzazione e disseminazione da Candida albicans. Il principio contenuto possiede un’ottima azione antifungina. 1 cp al dì.
COMPLESSO M- NEW ERA
Utile per arginare lo sviluppo delle candidosi contrastando l’abuso degli alimenti acidi, come saccarosio, che possono produrre un ambiente favorevole al suo sviluppo.
CANDINORM:
Coadiuvante fisiologico nelle micosi vaginali ed intestinali. Prodotto a base di Biotina, Lactobaccillus acidophilus, e Saccharomyces boulardii, microrganismo saprofita, produttore del ciclo dell’acido lattico umano. È in grado di aumentare la secrezione di Ig-A secretorie favorendo così l’attività microbica ed antivirale da parte della microflora intestinale. Mostra anche attività enzimatica migliorando l’assimilazione di zuccheri e prevenendo le intolleranze al lattosio. L’attività antimicotica specifica è documentata contro diverse specie di candida, ad esclusione della C. tropicalis.
FITOALBICANS può essere associato come integratore a base d estratti vegetali ed oligoelementi, che svolgono una fisiologica azione nei confronti dei disturbi associati alle infiammazioni micotiche vaginali e genito-urinarie. Come prurito, vaginiti, infezioni secondarie, mughetto associato a gengiviti, afte.
REGOBASIC o BASENPULVER:
Integratori contenenti minerali altamente alcalinizzanti in grado di riequilibrare i sistemi tampone che controllano il Ph dell’organismo.

PROBLEMI VENOSI
L’insufficienza venosa è una patologia molto frequente che colpisce un’ampia gamma di popolazione e può determinarsi in seguito ad eventi traumatici, ad episodi irritativi o infettivi di una vena superficiale o profonda, ma più frequentemente si sviluppa in base ad una predisposizione genetica, con debolezza congenita della parete venosa e che si manifesta negli anni in presenza di condizioni specifiche (situazioni ormonali, alimentazione, attività fisica, prolungata stazione eretta, sovrappeso, ecc.). E’ la conseguenza di uno scompenso del funzionamento delle vene degli arti inferiori, associato ad un danno endoteliale ed a una stasi venosa. Può riguardare il sistema venoso superficiale, il sistema venoso profondo o entrambi. In ogni caso il ritorno del sangue al cuore non è più garantito, sia in posizione ortostatico che clinostatica.
Tra i fattori di rischio, abbiamo la predisposizione familiare, le gravidanze ripetute, il peso eccessivo, ipertensione, fumo di sigarette, costipazione, il calore.
Edemi degli arti inferiori, sensazione di stanchezza e di pesantezza delle gambe, crampi muscolari e parestesie, sensazione di formicolio e di prurito o di vero e proprio dolore, sono tra le manifestazioni più frequenti.
Le gambe diventano stanche perché la loro muscolatura non riceve più la quantità di sangue adeguata, e quindi d’ossigeno per svolgere le sue funzioni.
La stazione eretta è una delle cause di questa patologia, infatti la forza di gravità contrasta la risalita del sangue, che viene impedito nel suo ritorno verso il basso da valvole presenti lungo il sistema venoso degli arti inferiori. Quando il sangue non riesce a risalire, si accumula e da luogo alla tensione della parete venosa che diventa sempre meno resistente e si dilata, iniziando a cedere.
Si distinguono 2 forme di IVC, quella organica o secondaria a patologie venose (varici, trombosi, ecc) e quella funzionale o primitiva, dovuta ad un sovraccarico funzionale delle vene e quindi ad un lavoro eccessivo.
I sintomi sono diversi e vanno dal semplice gonfiore o pesantezza delle gambe a crampi notturni. Questi sintomi, spesso sottovalutati, sono correlati ad alcune ad alcune situazioni fisiopatologiche come stasi venosa, ipertensione venosa distrettuale e riduzione del tono venoso.
Quali sono i segnali che indicano un disturbo della fisiologica funzionalità del microcircolo?
– gambe pesanti ed indolenzite, specie la sera e dopo prolungata esposizione in piedi.
– vene che affiorano formando rilievi visibili sulla gamba.
– gonfiore localizzato al di sotto delle caviglie. Le gambe sono più tese e rigide del solito.
– formicolii, pruriti, crampi muscolari del polpaccio, con senso di calore.
Durante la stagione estiva tutti questi disturbi diventano più fastidiosi perché il caldo tende a provocare dilatazione delle vene.
Pertanto è bene evitare di esporsi al sole nelle ore più calde, ma anche l’epilazione con cera a caldo, le saune ed i bagni con acqua molto calda.
Le vene varicose rappresentano una delle espressioni dell’insufficienza venosa cronica degli arti inferiori, ed è rappresentata da tortuosità evidenti lungo il decorso delle principali vene superficiali della gamba.
Soggetti a rischio:
Chi ha familiarità di questi disturbi
Chi segue una cattiva alimentazione, ricca di grassi e povera di fibre.
Chi fa poco esercizio fisico.
Chi fa lavori sedentari o che costringono a stare molto in piedi.
Chi viaggia.
Consigli pratici:
– Docce e massaggi con acqua fredda e subito dopo sdraiarsi con i piedi in alto.
Quindi applicare un gel per il microcircolo, preventivamente tenuto in frigo.
– Effettuare un po’ di movimento dolce, come camminate, nuoto, ecc., che favoriscono il funzionamento delle pompe del ritorno venoso.
– Al lavoro, per chi rimane molto seduti costantemente, dovrebbe cercare di alzarsi regolarmente ogni 15’-20’ e tenere le ginocchia appena piegate ed i piedi appoggiati su uno sgabello alto 20 cm.
– Per chi rimane molto in piedi, alzarsi regolarmente sulle punte dei piedi.
– Dormire con le gambe leggermente più alte del busto.
– Ridurre il sovrappeso.
– Alimentazione sana, mantenere il giusto peso, bere molta acqua 1.5-2 l al dì,
Giusto apporto di fibre per un regolare funzionamento intestinale.
– Indossare indumenti comodi. Evitare stivali stretti, tacchi alti, indumenti che stringono o troppo attillati.
– Mangiare molta frutta e verdura, ricca di sostanze antiossidanti, come vitamina C ed E che hanno un’azione protettiva della parete venosa.
– Mangiare cibi ricchi di vitamina P: agrumi, albicocche, papaia, ciliege, uva, pomodori, peperoni, cavoli, broccoli, grano saraceno, pepe verde.
VARICE o VENA VARICOSA: si intende una vena dilatata ed allungata in modo permanente, che presenta caratteristiche tortuosità lungo il decorso.
TELEANGECTASIE: quando riguarda le venule più piccole e superficiali, i capillari.
INSUFFICIENZA VENOSA CRONICA: difficoltà cronica del sangue venoso di ritornare verso il cuore.
FLEBITE: complicanza delle vene varicose, con infiammazione delle pareti delle vene e si verifica principalmente a carico di quelle superficiali delle gambe o di vene già varicose.
TROMBOFLEBITE: quando la flebite è accompagnata dalla formazione di un trombo ( coagulo di sangue all’interno di un vaso).

LINFEDEMA
Con i primi caldi si può avere il peggioramento di un lieve gonfiore alle caviglie. Questo può essere correlato ad un disturbo della circolazione o ad un problema linfatico più grave. La circolazione linfatica contribuisce all’assorbimento dei liquidi interstiziali ed alla risposta dell’organismo alle infezioni. Quando si ha un malfunzionamento del sistema, si può avere l’edema che determina un eccesso di liquidi legato a patologie più gravi, oppure un difetto nel drenaggio linfatico, alterazioni del sistema linfatico o dei linfonodi, con vero e proprio linfedema.
È un gonfiore che interessa i vasi linfatici e si manifesta con un aumento del volume visibile dell’arto colpito e con tessuto alquanto spesso. Può interessare un arto che apparirà deformato alla radice delle dita fino all’origine, con consistenza dura, pelle tesa. L’edema può essere molle, quando crea una fossetta evidente dopo compressione, o duro se non la crea. La caratteristica principale è quella dell’elevata quantità di proteine presenti nello spazio interstiziale.
Tra le cause del linfedema troviamo che il rendimento della pompa linfatica è limitato, non per il malfunzionamento della pompa, ma per l’aumento della produzione del liquido interstiziale. In altri casi si può avere una riduzione della capacità di trasporto per una malattia dei vasi linfatici. Oppure per insufficienza della valvola di sicurezza, generando un edema ricco e grande.
Il linfedema è generalmente un problema cronico, per il quale è consigliato un drenaggio linfatico manuale, e può essere utile un bendaggio a compressione medio-forte. La maggior parte delle volte non esiste una terapia farmacologica. In genere i farmaci flebotonici sono consigliati quando siano presenti complicanze venose sovrapposte. Importante è curare l’igiene della mano o del piede, trattandola anche con creme emollienti. Sollevare le gambe durante il riposo notturno o in condizione comunque di riposo.
I rimedi vegetali possono essere distinti in 4 gruppi:
• Vasodilatatori
• Vasocostrittori
• Modificatori della circolazione capillare.
• Modificatori della circolazione venosa.
Il mondo vegetale offre una vasta gamma di composti naturali che trovano impiego nelle patologie capillaro-venose.
AMAMELIDE: hamamelis virginiana
Ricca in tannino e proantocianidoli, manifesta azione astringente, vasocostrittrice, emostatica, analgesica, decongestionante e flebotonica. Può risultare particolarmente utile in presenza di ulcerazioni cutanee, favorendo la guarigione e la cicatrizzazione. Il notevole quantitativo di tannino conferisce alla pianta una certa attività antimicrobica, in particolare per i Gram+, che sono presenti frequentemente sulla cute ed in sede di ferite ed ulcere.
La droga possiede composti ad attività antinfiammatoria e decongestionante neutralizzando l’attività dei radicali liberi, prodotti in sede di infiammazione,
agisce quindi a livello delle infiammazioni dei tessuti sottocutanei e negli edemi. Inoltre è efficace nelle distrofie ed ulcerazioni cutanee.
Possiede azione protettiva nei confronti dell’acido ialuronico dei tessuti sottocutanei che la rende un valido supporto cosmetico nelle preparazioni antinvecchiamento.
CENTELLA: hydrocotile asiatica
Pianta utilizzata da tempo per favorire la guarigione e la cicatrizzazione di ferite ed ulcere cutanee, oltre che per la sua utilità nel trattamento delle patologie venose. Trova utilizzo nelle patologie di natura circolatoria per la sua capacità di migliorare il trofismo vasculo-connettivale, ripristinando con il tempo l’equilibrio emodinamico a livello del sistema micro-vasculo-tissutale.
Nel fitocomplesso sono presenti derivati triterpenici dotati di particolari proprietà modulatrici sullo sviluppo del tessuto connettivale, ed un’azione rigenerante della parete di vene e capillari, che ritrovano elasticità e resistenza.
Sembra che l’effetto della pianta sia legato ad una stimolazione della produzione di collagene, necessaria per la riparazione della cute e delle pareti vasali, determinando una più rapida cicatrizzazione ed irrobustendo l’impalcatura connettivale.
GINKGO BILOBA:
Una delle piante più antiche utilizzate in fitoterapia.
La principale utilizzazione è in tutte le patologie che interessano il circolo arterioso cerebrale e periferico, ma anche per i disturbi dei capillari e delle venule. Possiede azione antinfiammatoria, antiossidante e fluidificante.
Leggere attentamente le avvertenze.
IPPOCASTANO: Aesculus ippocastano
Azione vaso protettiva, antiessudativa, antiedemigena.
Contiene ESCINA ad azione antinfiammatoria e protettiva della parete vasale.
E’ dotata anche di attività antiedemigena ed antiessudativa, capillaroprotettiva,  vasocostrittrice e diuretica. Agisce nella fase iniziale dell’infiammazione opponendosi alla formazione dell’edema, normalizza la permeabilità della parete vascolare migliorando il tono venoso con conseguente aumento della resistenza e dell’elasticità dei vasi. Utilizzato nelle emorroidi, nelle insufficienze venose, nel DRENAGGIO VENOSO, nelle stasi veno-pelviche e geloni.
Agisce a livello della sofferenza endoteliale, riducendo l’infiammazione del vaso venoso, e quindi migliorando gli edemi e le alterazioni dei tessuti peri vascolari.
Si utilizza TM ( 40 gtt 3 volte al dì) o il MG ( 50 gtt 2-3 al dì) o ES.
MELILOTO: melilotus officinalis
La presenza di cumarine e flavonoidi rende la pianta utile nelle turbe della circolazione venosa specialmente in presenza di tromboflebiti, nella sindrome post tromboflebitica e nelle emorroidi. Il dicumarolo contenuto ha azione anticoagulante per cui può essere antagonizzato dalla vit K.
Possiede azione antiedematosa, aumenta il flusso venoso e linfatico.
Inoltre ha un’azione sul circolo linfatico e blande proprietà diuretiche.
MIRTILLO NERO: vaccinium myrtillus frutto
Il frutto contiene antocianosidi che esercitano un’azione protettiva sulla parete interna dei vasi sia arteriosi che venosi, aumentando la resistenza e diminuendo la permeabilità capillare. Inoltre riduce l’aggregabilità piastrinica e rinforza il microcircolo. È in grado di migliorare la vista specie crepuscolare grazie alla sua capacità di stimolare la rigenerazione della rodopsina, pigmento deputato all’adattamento all’oscurità.
Si utilizza nelle retinopatie, flebopatie e  come vaso protettore.
Il dosaggio va da 60 a 160 mg 3 volte al dì. Oppure 240 mg 1 volta al dì dell’estratto titolato. I risultati sono visibili già dopo 10 giorni.
RUSCO: ruscus aculeatus
Contiene RUSCOGENINE ad azione antiedemigena, antinfiammatoria, vasocostrittrice e vitamina P simile.
L’azione vasocostrittrice si manifesta con la stimolazione della contrazione delle fibrocellule muscolari lisce della parete venosa che secondi recenti studi si è visto essere più accentuata alle alte temperature piuttosto che a quelle basse.
Modula la permeabilità capillare determinando una riduzione significativa dei microessudati, utile nei casi di cellulite, ritenzione idrica, varici, emorroidi.
Presenta un’azione protettiva sull’elastina presente nei tessuti di sostegno, responsabile della stabilità del vaso venoso. La perdita di elastina favorisce la perdita della normale elasticità dei tessuti sottocutanei, per cui l’utilizzo di questa pianta risulta importante ed è già visibile anche per applicazione topica.
Azione vasocostrittrice, antiflogistica e flebotonica superiore all’ippocastano possiede inoltre una spiccata azione diuretica, per cui è indicato nei soggetti in sovrappeso, con ritenzione idrica e cellulite. Utilizzato nelle emorroidi, edemi, ed insufficienza venosa e linfatica.
Ha un’azione molto ampia agendo a vari livelli, sia a livello dell’insufficienza venosa del circolo superficiale che profondo, aumenta la permeabilità capillare, ed agisce nelle microangiopatie con perdita del tono venoso ed infiammazione dei tessuti sottocutanei.
L’attività della pianta è superiore a quella del rutoside.
TM : 40 gtt 2 volte al dì o ES 1 cp 3 volte al dì
VITE ROSSA: vitis vinifera
Le foglie come TM o ES hanno le stesse indicazioni dei frutti di Mirtillo e di Ribes. Si tratta di un’attività angioprotettrice a livello del microcircolo associata ad un’azione vitamina P simile. Ricca in antociani, modula la permeabilità e la resistenza capillare. Utilizzata nei problemi di fragilità capillare, varici ed emorroidi.
Per la sua azione protettiva sul microcircolo può essere utilizzata nell’acne rosacea e couperose. Agisce a livello delle microangiopatie e perdita del tono venoso.
Inoltre ha un’azione sulla infiammazione dei tessuti sottocutanei e negli edemi.
Riduce la permeabilità dell’endotelio esercitando un’azione antiedemigena e antiessudativa.
I SEMI sono ricchi di proantocianidine che sono dotate di azione angioprotettrice molto spiccate. I complessi oligomeri proantocianidinici (OPC).
O PICNOGENOLI sono facilmente reperibili da questa fonte. Le azioni nell’insufficienza veno-linfatica sono state molto studiate in Francia dove si è constatato un netto miglioramento dell’edema periferico.
CASTANEA VESCA MG: Ha un’azione drenante utile nel trattamento della stasi linfatica. Trova utilizzo nell’insufficienza mista venoso-linfatica e nell’edema linfatico. Utilizzata spesso in associazione sinergica con SORBUS.
SORBUS DOMESTICA MG:
Trova impiego nelle affezioni venose per la sua azione flebo tonica e decongestionante. Viene indicata per le sindromi da insufficienza venoso-linfatica ed edemi degli arti inferiori.
RUTINA:
Bioflavonoide naturale contenuto in molte piante.
Presenta un’attività protettrice sulle cellule endoteliali a livello capillaro-venulare. Ripristina il tono delle fibre perivasali.
Promuove una maggiore fibrinolisi, ha un’azione antinfiammatoria mediante l’inibizione della sintesi delle prostaglandine. Si sconsiglia l’uso in gravidanza.
Interessante notare che esiste un sinergismo tra diverse sostanze capillarotrope nell’indurre fenomeni di protezione vascolare.
Esiste quindi un potenziamento tra piante a saponine, escina, antocianosidi, e vitamina C.
MISCELA DI MG
CASTANEA VESCA MG + SORBUS DOMESTICA MG
2 cucchiaini da tè in 1-1,5 litri di acqua da bere nella giornata.
MISCELA DI TM
RUSCO-IPPOCASTANO-AMAMELIDE-MIRTILLO NERO-GINKGO
ANA parti come sopra
Consigli:
• Fare attività fisica moderata ma costante ( camminare, nuoto, bicicletta, salire le scale)
• Indossare calze a compressione graduata se fate lavori che costringono a stare in piedi per lungo tempo.
• Non camminate su tacchi alti per troppe ore.
• Non utilizzare indumenti che comprimono molto le gambe.
• Sistemare un cuscino sotto il materasso a livello dei piedi.
• Se siete in sovrappeso diminuire l’apporto calorico e ridurre il sale che favorisce la ritenzione idrica.
• Cercare di ristabilire la normale funzionalità intestinale.
• Non esporsi troppo al sole ed evitare il calore diretto sulle gambe.
• Effettuare docce freddo-caldo per favorire il tono venoso.
• Fare massaggi dal basso verso l’alto.
• Evitare di restare in piedi a lungo fermi, eventualmente alzarsi frequentemente sulle punte dei piedi.
• Camminare il più a lungo possibile.
• Limitare l’assunzione di sale, alcolici e caffè.
• Bere molto.
CREMA GAMBE PESANTI da utilizzare più volte al dì.
CALZE RIPOSANTI e TERAPEUTICHE: chi soffre di varici e linfedemi dovrebbe utilizzarle durante tutto l’anno, o almeno 6-10 mesi all’anno. Chi ha soltanto problemi lievi o occasionali, legati ad un insufficienza venosa relativa, può indossare le versioni riposanti.
In entrambi i casi, i benefici sono evidenti e sono dimostrati da anni d’esperienza clinica. La terapia elastocompressiva è ritenuta da molti l’unico intervento conservativo realmente efficace nell’immediato ed a lungo termine per attenuare i sintomi e rallentare la progressione di patologie vascolari e linfatiche, quali insufficienza venosa di vario grado, varici, linfedemi, e nella prevenzione della trombosi venosa profonda.
Consigli per un corretto utilizzo:
• Indossare le calze al mattino appena svegli quando le gambe sono meno gonfie.
• Prima di infilare le calze togliere anelli, bracciali ed orologi che possono rovinarle. Indossare guanti di lattice per evitare il contatto con le unghie.
• Indossarle senza fatica. Inserire una mano nella calza e rovesciarla fino al tallone, quindi infialare la punta ed il corpo del piede. Riportare verso la caviglia ed il polpaccio la parte rovesciata inizialmente.
• In alcuni casi ci si può aiutare con del talco.
• Dopo averla indossata, assicurarsi che la maglia sia ben tesa senza punti di tensione né arricciamenti, che provocherebbero costrizioni eccessive e fastidiose.

EMORROIDI
Sono varici del plesso emorroidario dovute a diversi fattori tra cui tendenza costituzionale, stasi venosa, stipsi abituale, vita sedentaria, stasi portale.
I fattori scatenanti più comuni sono: abuso di alcolici, esagerata ingestione di alimenti piccanti, sforzi fisici prolungati, gravidanza, ecc.
È presente una sensazione di prurito, congestione, dolore, ragadi.
Per migliorare i sintomi è importante diminuire al massimo lo sfregamento delle parti irritate ed adottare alcune azioni favorevoli legate allo stile di vita.

• Aumentare il contenuto di fibre nella dieta.
• Bere molta acqua.
• Evitare cibi speziati che irritano la mucosa rettale.
• Evitare di mantenere a lungo tempo una posizione seduta o eretta che comprime le vene esterne infiammate.
• Evitare indumenti troppo stretti e materiali sintetici.
• Mantenere ben pulita la zona anale, anche usando prodotti detergenti specifici.
Si possono anche qui utilizzare prodotti specifici su base fitoterapia o omeopatica per ottenere degli ottimi risultati.
Uso locale:
Il trattamento deve prolungarsi per il tempo necessario a migliorare la sintomatologia associata alle emorroidi. Applicare i prodotti secondo necessità e dopo una accurata pulizia della parte. Può essere applicato 4 volte al dì.
AESCULUS sia come forma omeopatica che fitoterapia sia per un’azione locale che per uso interno.
RUSCO TM 50 gtt 2 volte al dì di ognuno
IPPOCASTANO TM
AMAMELIDE TM 40 gtt 3 volte al dì
RUSCO TM per 3 mesi
AESCULUS 5 CH 3-4 volte al dì
AESCULUS TM 60-80 gtt 3 volte al dì
Utilizzare sia fibre che fermenti per favorire la fisiologica regolarità dell’intestino senza irritare.
Fibre e mucillagini svolgono una delicata azione di massa ed un’utile azione protettiva ed emolliente sulla mucosa.
I fermenti lattici contribuiscono all’equilibrio della flora batterica.
Lavaggi:
SEMICUPI con decotto di MALVA foglie.
CALENDULA TM sciolta in acqua per lavaggi.

Dott.ssa Angela Tabarrini
Farmacista con specializzazione in Omeopatia e Fitoterapia
farmaciacocci.mt@inwind.it
“LICENCED ASSOCIATE MEMBERSHIP OF THE “ FACULTY OF HOMEOPATY” HANNEMAN HOUSE, LUTON
tabarrini.angela@inwind.it

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