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I movimenti e le danze sacre di Gurdjieff: Corpo, Mente ed Emozioni in Allineamento

La mia impressione di Gurdjieff fu molto forte, indimenticabile. Aveva un’espressione sul viso che non avevo mai visto: non era l’intelligenza usuale di una mente raziocinante, ma una visione che vedeva tutto, senza giudicare né condannare”.

Sono le parole di Jeanne de Salzmann, allieva diretta di Georges Ivanovitch Gurdjieff, nel suo libro “La Realtà dell’Essere”, tra i testi che più linearmente e chiaramente illustrano la Quarta Via, il nucleo dell’insegnamento gurdjieffiano che vive ancora oggi attraverso i Movimenti e le Danze Sacre che ne portano avanti la “mission”.  Movimenti lineari e puri, che rimandano ad un “alfabeto arcano”, una sorta di codice sacro che ci parla di un’antica matrice di conoscenza universale alla base del risveglio dell’uomo.

Non si arriva mai per caso a praticare le Danze Sacre di Gurdjieff, forse uno dei più potenti percorsi messi a disposizione dell’uomo contemporaneo per lavorare su se stesso e sul proprio riallineamento fisico, corporeo ed emozionale. Venute alla ribalta in Italia anche grazie al cantautore Franco Battiato, profondo conoscitore dell’universo di Gurdjieff, oggi le Danze Sacre rappresentano una realtà consolidata di ricerca interiore applicata al movimento. In Italia la più grande conoscitrice e insegnante dei movimenti (www.movimentidanzesacre.it) è Shurta (Annalisa Fasan) che ha ricevuto importanti indicazioni sul Lavoro a New York dalla figlia di G.I. Gurdjieff, Dushka Howard, e a Parigi da Solange Claustres, psicoanalista e terapista allieva diretta del Maestro e insegnante dei Movimenti, a lui vicina fino alla sua morte. A Claymont, nella scuola fondata da John.G. Bennett, Shurta ha praticato le Danze con Deborah Rose Longo, Avron Altman e con Ben Bennett. Oggi Shurta e il suo assistente, Riccardo Orlando, tengono corsi continuativi e seminari in tutta Italia, con un appuntamento fisso di un weekend al mese a Roma.

Danze Sacre di GurdjieffIl fulcro del “Lavoro” di Gurdjieff, potenziato e ottimizzato dalla pratica in gruppo, è il “risveglio” e la presa di coscienza degli automatismi che ci tengono quotidianamente schiavi e ci fanno disperdere energia. Il movimento del corpo lineare, chiaro, pulito, armonico, con la musica dal vivo composta ad hoc per ogni singola Danza e suonata dal vivo a lezione, permettono di fare un “reset” profondo dei propri pensieri e dei propri blocchi energetici.

Quante volte ci capita di compiere gesti quotidiani, quasi automatici, senza osservarci davvero nell’agire? Azioni semplici, come reazioni di rabbia non gestite, per esempio, spesso vengono compiute in maniera quasi alienata da noi stessi, con la testa assorbita dalle sfide stressanti di ogni giorno. Scardinare gli automatismi quotidiani è senza dubbio una sfida impegnativa, specialmente in una società come quella contemporanea, dove tutto è immediato, digitale, virtuale e dove, per essere sempre “connessi”, si perde il vero contatto con il ricordo di sé.

Per recuperare una maggiore coscienza in ogni azione che compiamo, e avere consapevolezza di ogni gesto senza compierlo passivamente, ci sono pratiche antiche che possono venirci in aiuto: i movimenti e le danze di Gurdjieff (filosofo, mistico e musicista armeno vissuto nel secolo scorso) sono fra i percorsi più affascinanti.

Danze Sacre di GurdjieffVestiti di bianco, con la musica suonata dal vivo al pianoforte secondo le composizioni a cui lo stesso Gurdjieff lavorò all’inizio del Novecento, le “danze” sono un percorso di riscoperta del sé e della gestione della propria energia vitale. Gurdjieff, nei suoi numerosi viaggi narrati nell’autobiografia “Incontri con Uomini Straordinari” (divenuto un film, nel 1979, con la regia di Peter Brook) riscoprì in Medio Oriente  antichissime danze (con imprinting maschile o femminile), con influenze sufi, che fino ad allora erano state tramandate segretamente nei monasteri da maestro a discepolo.

Da qui nacque il filone di Movimenti e Danze della consapevolezza, attualmente portato avanti in Italia -nella mission del fondatore- da Shurta, forte di un’esperienza di oltre 30 anni alle spalle, con una formazione nel campo della dance therapy e terapia del respiro. Come spiega Shurta “tutto il lavoro di Gurdjieff è basato sul rompere gli automatismi, perché noi tendiamo a ripetere sempre gli stessi schemi (a livello di fisicità, emozioni e pensieri) che acquisiamo nei primi anni di vita.

E’ come se corpo, mente ed emozioni lavorassero separatamente, e ognuno di noi può aver sviluppato maggiormente una di queste tre realtà”. Non a caso il più noto fra gli allievi di Gurdjieff, ovvero il filosofo russo Ouspensky, ha tramandato nel suo libro “La Quarta Via” proprio il valore di una nuova dimensione che assemblasse in sé gli estremi della realtà esclusivamente razionale, fisica o intellettuale. Ouspensky è autore inoltre di “Frammenti di un insegnamento sconosciuto”, un altro testo diventato un must per coloro che desiderano intraprendere il lavoro gurdjieffiano.

I Movimenti e le Danze, circa 250 in tutto, sono il veicolo per utilizzare in armonia il corpo e la mente e riequilibrare, allo stesso tempo, le emozioni. Gurdjieff ripeteva che “è un’illusione quella che i nostri movimenti siano volontari: in realtà essi sono automatici. I nostri pensieri e sentimenti sono ugualmente automatici”. La meditazione in movimento rappresenta, dunque, la via ideale per uscire dal vortice degli automatismi. Nelle Danze si fa esperienza del momento nella sua pienezza: le coreografie evocano figure geometriche archetipiche e portano beneficio al ritmo respiratorio e alla circolazione del sangue, rilassano le tensioni e favoriscono la coordinazione fisica e spaziale, decondizionando il corpo e donando una potenziata lucidità di pensiero.

L’effetto della pratica costante è quello di un passaggio di consapevolezza: dal voler “avere” al voler “essere”.

Danze Sacre di GurdjieffDanze Sacre di Gurdjieff

Maria Serena Patriarca

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Maria Serena Patriarca

Maria Serena Patriarca è giornalista professionista, scrittrice, yoga trainer ed esperta di tematiche di benessere olistico. Dopo la laurea ha approfondito i suoi studi antropologici in Mali, a contatto con le tribù dei Dogon, fra i monasteri buddisti del Ladakh, in Venezuela, in India, a Bali e in Kenya. Ha perfezionato le sue conoscenze sui benefici spirituali delle pratiche legate al tamburo sciamanico attraverso numerosi viaggi nella Lapponia finlandese. Appassionata di escursionismo, sciamanesimo e runologia, si dedica all'approfondimento di tutte le discipline che mirano al riallineamento di corpo, mente ed emozioni. E' autrice del libro "Fuori Roma" (edito da NeP) con una sezione specifica sui luoghi del mistero nel Lazio. Ha fondato il canale YouTube Viaggi e Volti Travels and People Discovery, dedito anche all'approfondimento dei luoghi di energia.