Naturopatia

I Bagni di Gong

Cosa sono e perché ci aiutano a stare meglio

Un po’ di storia e di scienza

I suoni hanno da sempre per noi un’influenza particolare. Ci sono suoni percepiti come rumori molesti, che suscitano reazioni di fastidio e disagio, altri che scandiscono la nostra vita di tutti i giorni ed ai quali, coscientemente, neanche facciamo più caso; altri infine che vanno ad interagire con il nostro Sé interiore generando sensazioni che, se ben gestite, possono condurre ad una più ampia consapevolezza di sé. È questo il caso delle vibrazioni prodotte durante i Bagni di Gong e delle Campane tibetane.

Originario della Mesopotamia, il Gong si diffonde in Oriente dove trova in India la sede ideale, e si dice che sia lì che il Gautama Buddha ne scopre i segreti, che poi i discepoli diffonderanno in tutto il mondo. Il buddismo insegna infatti che, se colpito correttamente, il gong emette un suono estremamente vicino a quello dell’OM, che viene considerato come il suono primordiale della creazione che ha dato origine ad ogni cosa nell’Universo; è quello che oggi, grazie ai radiotelescopi, è stato scoperto essere anche l’insieme armonico delle frequenze emesse da stelle e pianeti.

Questo suono, come scoperto recentemente tramite esperimenti scientifici di verifica sull’azione dei Gong, ricondurrebbe la persona alle sensazioni provate nel grembo materno, donando un senso di protezione e di fiducia totale, oltre ad una condizione di riequilibrio armonico degli emisferi e delle onde cerebrali, con una riduzione delle tensioni e difficoltà emotive delle persone che vengono così stimolate verso il benessere anche fisico. Queste vengono così guidate nel riequilibrio e guarigione psicologica (intesa in senso più ampio ed Olistico, rispetto al semplice aspetto puramente clinico), attraverso il superamento e scioglimento dei blocchi profondi, nonché accompagnate verso la conoscenza consapevole della propria energia interiore.

Cosa sono i “Bagni di Gong”?

I “Bagni di Gong”, altro modo per definire le sedute di Gongterapia, possono essere eseguiti tanto in locali chiusi quanto all’aperto e possono essere effettuati sia in forma individuale che come trattamento di gruppo. Questi ultimi sono degli incontri dove gli “spettatori” si sottopongono a circa un’ora di suoni vari e di vibrazioni prodotte, oltre che dai gong stessi, anche da altri strumenti (campane tibetane, campane di cristallo, bastone della pioggia, hank drum, ecc.), rimanendo preferibilmente distesi comodi e ad occhi chiusi su stuoie o tappetini.

Ogni sessione di Bagno di Gong inizia orientativamente allo stesso modo: il Gongmaster, un operatore che, avendo seguito dei percorsi di formazione tecnica e spirituale in cui ha sperimentato su di sé l’azione di questi strumenti, e sa come usarli e gestirli, inizia a suonare guidando gradualmente le persone attraverso un immersione totale e crescente nelle vibrazioni; questo potrebbe essere il momento più impegnativo per chi ascolta, poiché il suono tende a portare a galla debolezze e resistenze della psiche, generalmente ostiche da affrontare e superare. Man mano che il suono scende in profondità però, il soggetto si abbandona ad un profondo rilassamento, manifestando una riduzione dello stress, delle ansie e delle paure, condizione questa di grande aiuto, ad esempio, anche in individui di ogni età affetti da patologie depressive, problematiche di relazione e sindromi autistiche.

Ovviamente le reazioni all’azione delle vibrazioni sono estremamente soggettive e possono manifestarsi su uno o più piani dell’Essere:

  • sul piano fisico, attraverso il riacutizzarsi di vecchi sintomi fisici dimenticati e che in breve vengono elaborati e risolti, oppure con la percezione delle vibrazioni su punti particolari del corpo.
  • sul piano emotivo, attraverso il riaffiorare di situazioni come rabbia, tristezza, commozione ecc.che vengono portate a galla per essere sciolte e risolte definitivamente, magari grazie ad un pianto liberatorio da tempo represso, per liberare da antichi dolori, o con sensazioni di disagio profondo, che tuttavia tendono a scomparire nel corso di trattamenti successivi, oppure con manifestazioni di riso o di grande allegria
  • sul piano mentale, creando visioni di colori, ricordi, immagini di persone, animali o luoghi conosciuti o sconosciuti
  • sul piano spirituale, dando una percezione più ampia di sé e del mondo circostante, un aumento di intuizioni che possono portare a risposte e soluzioni sulla propria vita, con sensazione di gioia profonda e senso di connessione col Tutto
  • può succedere inoltre che ci siano persone che sembrano non percepire assolutamente nulla durante il bagno di gong; nonostante questo, comunque, l’azione delle vibrazioni continua a lavorare a fondo anche nei giorni successivi al trattamento, portando nel tempo ad un aumento della sensibilità della persona che inizierà così ad avere una percezione più profonda di sé.

 

Daniela Stranieri

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Daniela Stranieri

Arrivata in questo mondo agli inizi di settembre del 1963, fin da bambina sono stata attratta dalla lettura, grazie a mio padre maniaco per i libri di tutti i generi, la musica e la cucina naturale. Agli inizi degli anni '70, per problemi vari, arriva in casa nostra l'omeopatia che mi spalanca le porte al mondo delle "medicine alternative", seguita dalla pranoterapia, che mi aiuta a ristabilirmi da svariate problematiche di salute. Crescendo inizio ad interessarmi di sistemi alimentari come la macrobiotica, la cucina vegetariana e la pratica del digiuno a scopo terapeutico, e dopo una NDE (esperienza di premorte) cresce in me il desiderio di imparare a lavorare per aiutare la gente e ritrovare il proprio equilibrio psicofisico. Agli inizi degli anni '90 vengo a conoscenza del Reiki, del quale divento insegnante nel 2001, seguito negli anni da Pranic Healing, fiori di Bach, EFT, kinesiologia, Theta Healing, Ruota di Medicina dei Nativi Americani e sciamanesimo, oltre all'alimentazione vegan alcalina, per arrivare nel 2012 alle terapie vibrazionali con Gong e campane tibetane. Attualmente mi sto diplomando in Naturopatia presso il Campus Framens dove mi sto specializzando in riflessologia plantare ed EAV, e dove sto iniziando a collaborare come insegnante di Reiki e alimentazione vegan alcalina.