Naturopatia

Mudra e Mandala in Naturopatia

mudras

L’efficacia dell’azione del naturopata si può evincere facilmente indagando le modalità d’azione per quanto riguarda sia la diagnostica che la terapeutica.
Infatti queste modalità per poter essere il più possibile efficaci devono poter spaziare sia nell’ambito specifico che riguarda il disturbo fisico, sia nell’ambito energetico che rappresenta il baricentro dello squilibrio e l’origine vera dei problemi delle persone.
Poiché ormai tante ricerche svolte in tutto il mondo arrivano a delineare che la vera causa dei problemi fisici, non risiede… nell’ambito fisico ma, in qualche modo è dislocata altrove.
La medicina ufficiale di tutte queste ricerche non vuole tenere conto, per i naturopati questo non rappresenta uno svantaggio, ma un punto a favore di una visione allargata del mondo e delle problematiche connesse alla salute umana.
La medicina ufficiale, costretta nell’ambito materialista impostole dalle multinazionali farmaceutiche riduce tutti i problemi di malattia ad uno squilibrio biochimico di cellule e di organi.
Quindi per questo tipo di impostazione è sufficiente riequilibrare chimicamente con farmaci chimici il corpo umano e questo automaticamente tornerà a funzionare come prima che si ammalasse. Per persone evolute è facile capire il grossolano errore che sta alla base di simile concezione.
L’uomo è ridotto al rango di un’officina biochimica!!!
Ma questa concezione, oltre ad essere errata, nella maggior parte delle malattie croniche non riesce a raggiungere gli scopi prefissi, cioè la guarigione.
Ben diverso è l’approccio olistico, che in questa sede potremmo unire a quello sciamanico e delle civiltà tradizionali.
Tanto il microcosmo uomo che il macrocosmo universo sono suddivisi in quattro piani di manifestazione.
Se tutto è uno, però questo uno ha quattro livelli di “condensazione”: dal più sottile al più grossolano.
Il livello più basso è quello della materia (dove opera l’allopatia), il livello successivo è il piano eterico dove si condensa l’energia vitale (è il piano dove opera l’omeopatia ed i fiori di Bach), il livello successivo è il piano astrale (dove operano i pensieri, es: meditazione), infine il quarto piano è il piano più propriamente spirituale dove operano le energie più “sottili” legate ad una sfera che è per definizione trascendente rispetto alla realtà quotidiano.
Ora questo preambolo ci appare necessario per definire un tipo di “medicina integrale” che è sempre esistita nelle culture tradizionali di tutto il mondo.
In queste società tradizionali, l’uomo più evoluto spiritualmente era anche il “guaritore” dei mali sia singoli che collettivi.
Questo guaritore era lo sciamano: un uomo che attraverso una serie di prove iniziatiche era riuscito a contattare in maniera vittoriosa il “mondo degli spiriti”: di lì aveva tratto le conoscenze per essere utile ai suoi simili legati invece indissolubilmente al mondo della materia.
Da questa impostazione risulta che la materia non è nient’altro che il mondo degli effetti.
Le cause risiedendo in ben altro ordine di esistenza. Siccome questo tipo di fenomenologia è universale, cioè diffuso in tutte le culture tradizionali del mondo, ci appare impossibile che si tratti di uno scherzo o, ancor peggio, di una psicopatologia sui generis.
Tra l’altro l’approccio del malato con lo sciamano porta sempre a dei risultati positivi. L’attenuazione o la scomparsa dei sintomi sia fisici che psichici.
La società tradizionale metteva in posto privilegiato codesto individuo, poiché esso contribuiva a mantenere i contatti con gli antenati, con le forze creatrici primigenie, con gli spiriti della natura, ecc.
Lo sviluppo del mondo occidentale ha, con il passare dei secoli, minato alle fondamenta questa concezione, per oggi l’uomo moderno, come una sorta di barriera corallina si è creato lui stesso i propri limiti.
Che sono quelli di un materialismo spinto agli eccessi.
Per tornare più propriamente al campo della salute umana oggi i naturopati si trovano in una posizione privilegiata rispetto ai medici. Questi ultimi attraverso le università statali che nel mondo perpetuano la concezione esclusivamente “chimica” della malattia, si trovano con una mente troppo condizionata dai paradigmi materiali per poter accettare qualcosa di nuovo su di un altro piano esistenziale.
Le scuole di naturopatia invece essendo private ed essendo soprattutto aperte ad una concezione naturale ed olistica del vivere l’esistenza, possono accettare con meno problemi nuovi orizzonti diagnostici e terapeutici.
Cerchiamo di spiegare che cosa significano questi termini in ambito sia tradizionale che la loro presenza in una formazione naturopatia.
Il luogo di origine di queste metodiche è l‘area indo-tibetana.
Mandala – secondo la definizione di Giuseppe Tucci – è la rappresentazione di uno psico-cosmo-gramma, cioè la rappresentazione delle forze energetiche in gioco nell’universo.
In sostanza a parte le connotazioni più strettamente spirituali il mandala è uno strumento di riequilibrio delle energie del macro e del microcosmo, quindi con una spiccata azione terapeutica sui quei famosi quattro piani di cui dicevamo all’inizio di questo scritto.
Infatti esistono mandala più propriamente spirituali (Yantra) adatti quindi alla meditazione, mandala che agiscono a livello dei chakras (ruote di energia), mandala che agiscono a livello dei sintomi fisici, e così via.
In Germania già da qualche anno alcuni heilpraktikers stanno operando con questo sistema sui propri pazienti con buoni risultati.
Da cosa risultano essere composti i mandala?
Sarebbe interessante andare a vedere i bellissimi mandala presenti nel museo nazionale di arte orientale sito in via Merulana a Roma.
Essi risalgono a qualche secolo fa, ma ancora oggi i monaci tibetani li eseguono con sabbie colorate su di una superficie piana.

mandala dei monaci tibetani

Al termine di un imponente lavoro che può durare anche alcune settimane il mandala viene distrutto e le sabbie gettate ritualmente in un fiume.
In sostanza i mandala sono composti da linee e da figure geometriche colorate, in modo da rappresentare uno schema preordinato che costituisce un Kosmo.
Noi abbiamo raccolto alcuni mandala, che verranno dati a tutti i partecipanti del seminario.
Essi possono essere usati per scopi terapeutici, addirittura testandoli con metodi bioenergetici (chinesiologia, radioestesia, eav, ecc.).
Una volta trovato quello adatto allo scopo abbiamo anche personalizzato il modo della loro somministrazione….
L’altro sistema che si può abbinare a questo su esposto è quello dei mudras. Di che si tratta?
I Mudras sono delle particolari posture delle dita delle mani che permettono di realizzare effetti terapeutici sia sui disturbi fisici che sui piani energetici più alti.
È soprattutto la tradizione indiana che ha sviluppato la conoscenza approfondita dell’effetto dei Mudras applicandola oltre che alla medicina ayurvedica, anche alla statuaria sacra ed alla pratica dello Yoga.

mudra

D’altronde si sa che sulle mani terminano dei particolari percorsi energetici, chiamati meridiani di agopuntura cinese, conosciuti in tutto il mondo.
Questi meridiani, con le loro energie specifiche ed i loro psichismi relativi, possono essere “elaborati” con l’assumere particolari posture con le dita delle mani.
Un mondo affascinante, ma ricco di potenzialità di riequilibrio terapeutico, si apre alla nostra mente.
Perché vogliamo proporre proprio questi due sistemi, Mandala e Mudras, ai Naturopati Italiani?
Innanzitutto per differenziare ancora di più il mondo della Naturopatia, aperto alle nuove influenze spirituali, dal mondo della medicina accademica, ormai sclerotizzato su una concezione materialista totalmemte errata della realtà!
In secondo luogo per la facilità di esecuzione, per i costi irrisori e soprattutto per la loro ormai sperimentata efficacia terapeutica.

Valerio Tomassini, ND
Ricercatore Scientifico, Esperto in Geopatie e Geobiologia, Tecniche di Biorisonanza e Strumentazione per Operatori del Settore Naturopatico
tomassinivalerio@tiscali.it

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