L’Arte tra Scienza e Spirito
Chiamata a rappresentare la Scienza nella Conferenza dell’Evento artistico SERVATIS, già sapevo che il mio compito sarebbe stato arduo, dovendo per giunta rappresentare un filone senza farne parte, se non per il mio lavoro divulgativo, e la grande passione che mi contraddistingue, anche per amore di verità, a dispetto di CICAP, Istituzioni, Baroni della Medicina, et similia… (“vecchi tromboni accademici”, li chiama qualcuno di mia conoscenza… e lui ci lavora dentro!!!).
Quindi, dopo averci pensato su un attimo, mi sono come al solito tuffata nell’impresa… ed eccomi qua.
Ho ritenuto d’obbligo una sorta di GLOSSARIO, come pre-requisito alla lettura della seconda parte, per evitare che il lettore non informato… sprofondi nei termini e in un “mare magnum quantistico”.
Ecco qui di seguito quindi un elenco dei principali argomenti scientifici di punta oggi, con una descrizione, seppur sommaria.
Meccanica classica e quantistica
La meccanica classica descrive in modo sostanzialmente accurato gran parte dei fenomeni meccanici osservabili direttamente nella nostra vita quotidiana.
La meccanica classica è applicabile ai corpi continui, a velocità basse (cioè molto inferiori alla velocità della luce) e per dimensioni molto superiori a quelle atomiche o molecolari.
Dove non sono valide queste ipotesi è necessario applicare una delle teorie meccaniche più recenti.
Tipi di meccanica classica: newtoniana e analitica (Lagrange, Hamilton, Liouville, Jacobi). L’inconsistenza e l’impossibilità della meccanica classica di rappresentare la realtà sperimentale, a livello sub-molecolare, in particolare della luce e dell’elettrone, furono le motivazioni principali che portarono lo sviluppo della meccanica quantistica nella prima metà del XX secolo.
Il nome “meccanica quantistica”, introdotto da Max Planck nella teoria agli inizi del Novecento, si basa sul fatto che alcune quantità di certi sistemi fisici, come l’energia o il momento angolare, possono variare soltanto di valori discreti, chiamati anche “quanti”.
Come caratteristica fondamentale, la meccanica quantistica descrive la radiazione e la materia, sia come un fenomeno ondulatorio che allo stesso tempo come entità particellari, al contrario della meccanica classica dove per esempio la luce è descritta solo come un’onda o l’elettrone solo come una particella.
Questa inaspettata e contro intuitiva proprietà, chiamata dualismo onda-particella, è la principale ragione del fallimento nel rappresentare completamente i fenomeni a livello microscopico,di tutte le teorie classiche sviluppate fino al XIX secolo.
La relazione fra la natura ondulatoria e quella corpuscolare delle particelle è formulata dal principio di indeterminazione di Heisenberg.
Fotoni
Il fotone o quanto di luce è il pacchetto elementare di energia che costituisce la radiazione elettromagnetica.
Secondo il modello standard è una particella elementare mediatore e quindi responsabile dell’interazione elettromagnetica.
Avendo spin intero, il fotone è un bosone.
Universo olografico di Bohm
Nell’universo esisterebbe un ordine implicito (implicate order), che non vediamo e che egli paragona ad un ologramma nel quale la sua struttura complessiva è identificabile in quella di ogni sua singola parte, e uno esplicito (explicate order) che è ciò che realmente vediamo; quest’ultimo sarebbe il risultato dell’interpretazione che il nostro cervello ci offre delle onde (o pattern) di interferenza che compongono l’universo.
Secondo tale ipotesi, il principio di località risulterebbe perciò falso.
Poiché Bohm riteneva che l’universo fosse un sistema dinamico e quindi in continuo movimento, e siccome con il termine ologramma solitamente ci si riferisce ad una immagine statica, Bohm preferiva descrivere l’universo utilizzando il termine, da lui creato, di Olomovimento.
Dopo l’esperimento del 1982 di Alain Aspect che rivelò una comunicazione istantanea fra fotoni a distanze infinitamente grandi, Bohm, che si era già confrontato con lo stesso problema durante la sua riformulazione del paradosso di Einstein-Podolsky-Rosen, ribadì come non vi fosse alcuna propagazione di segnale a velocità superiori a quella della luce, impossibile secondo la teoria della relatività di Einstein, bensì che si trattasse di un fenomeno non riconducibile a misurazione spaziotemporale.
Il legame tra fotoni nati da una stessa particella sarebbe quindi dovuto all’esistenza di un insieme di variabili nascoste che formano un ordine delle cose che noi normalmente non percepiamo, nel quale ogni cosa (particella) non è da considerarsi come cosa separata o “autonoma”, bensì come facente parte di un ordine atemporale e aspaziale universale, cioè l’Olomovimento.
Non località o Entanglement
Termine coniato nel 1935 da Erwin Schrodinger che descrive questo fenomeno in fisicaquantistica: se 2 particelle interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo, e se successivamente vengono separate, mantengono un legame che gli consente di acquisire alcune grandezze fisiche che le caratterizzano , qualora questevengono trasferite nella controparte in maniera immediata, al di la del tempo e dello spazio.
Campo morfogenetico
Il biologo britannico Rupert Sheldrake ritiene che i sistemi siano regolati non solo dalle “leggi” conosciute dalla scienza, ma anche da campi da lui definiti morfogenetici, introducendo la nozione di causazione strutturale o formativa.
In base alla sua teoria, quando emersero per la prima volta, le molecole di proteine avrebbero potuto ordinarsi in un numero qualsiasi di modelli strutturali: non esistono, infatti, leggi conosciute che implichino la produzione di una sola di queste forme. Tuttavia quando un numero bastevole di molecole assume una determinata configurazione, tutte le molecole successive, anche in tempi e spazi diversi, acquisiscono la medesima forma.
Una volta in cui una molecola si organizza in un pattern, esso sembra influire sui patterns simili.
Inoltre questi campi emersero come novità creative della natura, ma in seguito diventarono abitudini cosmiche in grado di agire su elementi inanimati ed animati.
Questo spiegherebbe la cristallizzazione sincronica di molecole complesse, l’apprendimento simultaneo o quasi di nuovi percorsi in un labirinto per opera delle cavie, ma anche la coniazione di nuovi termini, l’apprendimento di tecniche (si consideri il caso della centesima scimmia).
La teoria di Sheldrake suppone che, se l’individuo di una specie impara un nuovo comportamento, il campo morfogenetico cambia, mentre la risonanza morfica, con una sorta di vibrazione, si trasmette all’intera specie. Lo scienziato distingue anche tra causazione morfogenetica e causazione energetica: la prima è un arké che si concreta attraverso un substrato di materia-energia.
Secondo la ricercatrice Maria Caterina Feole, poiché la vita è coscienza e tutto è collegato, applicando le idee della Sheldrake allo sviluppo degli stati di coscienza, si può arguire che anche tali stati siano connessi ai campi morfogenetici.
In tale contesto, le cosiddette forme-pensiero sarebbero in grado di fungere da calamita verso altre forme-pensiero simili, attirando persone con caratteristiche analoghe.
L’elaborazione concettuale concisamente presentata mostra degli addentellati con la filosofia aristotelica, in ordine a quelle che lo Stagirita definì causa formale (campo morfogenetico) e causa materiale: la prima è, infatti, il modello, il principio generatore, la legge di una cosa; la seconda è la materia.
Anzi pare proprio che, mutatis mutandis, Sheldrake rivisiti i concetti aristotelici passibili di stabilire un collegamento tra un quid immateriale e la sfera energetica. Anche l’espressione “campo morfogenetico” richiama il pensiero del “maestro di color che sanno”: il vocabolo greco “morphé” vale “forma”, intesa in tutta la sua gamma di possibili significati, anche piuttosto difficili da concettualizzare.
Il nesso tra campo morfogenetico e campo energetico ricalca il sinolo aristotelico, unione di elemento formale e materiale.
Ancora una volta Nihilnovi sub sole.
È comunque significativo che varie ricerche di frontiera tendano, in questi ultimi decenni, a convergere verso acquisizioni risalenti alle tradizioni antiche.
Ricerca della teoria del tutto
Ad oggi ci sono varie teorie, ma ancora non ce n’è una preminente ed universalmente accettata.
La ricerca scientifica continua…
Coerenza elettrodinamica quantistica
La teoria della coerenza elettrodinamica quantistica ha a che fare con l’interazione fra campi di materia e campi elettromagnetici all’unisono, su certe frequenze portanti particolari, con certe relazioni di fase.
La teoria della coerenza elettrodinamica quantistica é una particolare realizzazione dell’aspetto coerente della teoria quantistica dei campi a cui inizialmente avevamo dato il nome di “superradianza”, termine coniato da Robert H. Dicke, fisico di Princeton che fu il primo a concepire questo comportamento coerente, di oscillazioni in fase, fra sistemi atomici e campi elettromagnetici, che poi ha portato al laser e ad altre scoperte.
Di fatto, avrebbe dovuto chiamarla iporadianza, perché a differenza di quello che succede al laser, che lavora in uno stato eccitato, il campo elettromagnetico non viene proiettato al di fuori del sistema, come un raggio laser che esce, ma rimane intrappolato nel sistema atomico e ne garantisce un’evoluzione coerente.
Per cui il campo elettromagnetico coerente e interiorizzato é il collante dei sistemi, degli individui atomici fra loro.
La vita é quindi un delicato equilibrio tra coerenza e non coerenza (dagli scritti del fisico G. Preparata).
La proprietà della coerenza elettrodinamica è stata dapprima studiata nel campo di quelle interazioni tra atomi e campo elettromagnetico che rendono possibile la realizzazione del laser; la “superradianza”, cioè la produzione di un campo elettromagnetico eccezionalmente intenso e concentrato su un numero ristretto di modi di oscillazione, è una manifestazione della coerenza.
Un altro aspetto è quello alla base della condensazione della materia nei liquidi e nei solidi a partire dai gas; in questo caso il nome dovrebbe essere “subradianza” poiché il campo elettromagnetico, invece di essere proiettato all’esterno è tenuto all’interno di reazioni – i “domini di coerenza” – in cui gli atomi si muovono collettivamente, governati da una “fase” da essi stessi generata; esempio di autoregolazione nella natura, in contrasto con l’intervento “dall’esterno” tipico della mentalità della fisica classica.
Inoltre questi “domini di coerenza” non vanno visti come “monadi” nell’universo; essi hanno porte e finestre.
Energia-Informazione
Dall’energia si è passati all’energia-informazione.
Le relazioni tra Energia e Materia vanno riconsiderate in entro un nuovo paradigma “E.M.I”, per dare comprensione anche alle relazioni tra mondo materiale ed immateriale , dove tutte le forme di energia operano mediante codificazioni e de-codificazioni, attivate sulla base di una basilare forma di “energia di informazione” (I); quest’ultima, per la sua specifica dimensione spazio –temporale, si comporta, come un campo energetico esteso (non-locale), necessario per coniugare un continuo interscambio dei differenti codici di informazione.
In tal guisa il nuovo paradigma “E.M.I” rende comprensibile la effettiva interdipendenza dinamica tra sistemi fisici e biologici, intesi come un unico sistema coerente, composto da tre principali forme di energia: Energia/Materia/Informazione.
L’ informazione nel suo stato fondamentale pertanto è assunta essere una forma di energia.
L’energia-informazione deriva dall’entanglement quantistico: per mezzo di differenti codificazioni della informazione, la “energia” stessa diviene riconoscibile assumendo varie forme che appartengono o alla energia libera, nelle forme di onde vibrazionali ed elettromagnetiche (E), ovvero alla energia condensata come materia (M), come risulta dalla definizione della relativita’ ristretta “E= mc2” di Albert Einstein.
Resta ancora resta valida l’ idea di Aristotele per il quale l’informazione era un qualcosa di sostanzialmente indefinito, in quanto essa come il pensiero di un artigiano o di un artista, anticipa la forma agendo poi come elemento fondamentale delle trasformazioni della materia.
Così si prova ad ammettere l’ esistenza di una forma di Energia di Informazione (I) distinta dalla Energia Condensata come Materia (M) e dalla Energia nelle forme di onde vibrazionali ed elettromagnetiche (E), in quanto tale ammissione diviene una assunzione necessaria per completare il campo delle forme di energia che comprendano entrambe le realtà, definite normalmente come “oggettiva” e “virtuale”.
Quindi per dare una plausibile interpretazione alla ipotesi della esistenza della “Energia di Informazione” (I) ho precedentemente descritto come le relazioni evolutive tra le tre forme di energia correlate di Energia, Materia ed Informazione, conducano ad una profonda revisione concettuale dei modelli scientifici acquisiti ed appresi durante l’epoca industriale dalla scienza meccanica, e successivamente quanto-meccanica (Manzelli).
Concetti come campo unificato e non-località sono riferiti allo spazio. Ora parliamo del tempo.
Di seguito alcune elucubrazioni molto interessanti del matematico Mascioli: questi, dopo aver parlato degli ATTRATTORI nella VITA (dal punto alla spirale al toroide al frattale), parla della natura fisica-geometrica del tempo: si ipotizza la natura del tempo come oscillatori o di campi d’onda generalizzati , e la sequenza “iterativa” che viene sintetizzata in: oscillatori multifrattali → Frattali spiraloidi al plasma (galassie di Alven) → toroidi magneticidrodinamici (macrocosmo) e oscillatori atomici (microcosmo) → oscillatori senza attrito (attrattore superficie sfere in tre dimensioni – attrattore superficie circonferenza in due dimensioni) → oscillatore con “attrito” (attrattore a spirale in due dimensioni: posizione e velocità) → oscillatore in “quiete” (campi ipergravitazionali: buchi neri …) → oscillatori gravitazionali (onde gravitazionali) → oscillatori multifrattali →E RIPARTE LA SEQUENZA ITERATIVA.
La generazione dei frattali multidimensionali generalizza la teoria degli universi gerarchici geometrici-algebrici della relatività quantistica e dissipativi di Lorenz-Prigogine.
Se tempo uguale energia uguale onda allora il “campo” è “luogo” del tempo.
I fenomeni oscillatori sono orologi. La scoperta di orologi atomici, chimici, bio-logici, bio-ritmi, la stessa struttura frattale del sistema circolatorio umano e la rete neurale potrebbero essere interpretati come oscillatori frattali di dimensione n non intera.
Il caos deterministico e l’autorganizzazione risiede nei fenomeni di oscillazione dei “campi” fenomeni ondulatori), le “interferenze” producono riduzioni e forse il tempo soggettivo ossia il fenomeno “IO” (La natura del tempo-MASCIOLI).
Bene… dopo aver dato queste pillole di scienza, dovevo esplicitare lo stato dell’arte della convergenza tra Scienza e Spiritualità… mmmmhhhh… campo minato praticamente per tutti e cosa dire, se non la verita’? Cioè che sempre piu’ indizi verso un Disegno Intelligente si stanno accumulando? Almeno secondo la mia opinione (e sappiamo che l’osservatore, in fisica quantistica, modifica la realtà…). È chiaro quindi che le recenti scoperte scientifiche vengono da me ricondotte verso quello che è il mio filo conduttore, pur se da sole già esse hanno il loro fondamento.
Non me ne voglia quindi il lettore evoluzionistico e/o CICAPPIANO…
Chi parla non è per una concezione meccanicistica della Vita, ma piuttosto per un Creazionismo.
È ovviamente una mia opinione personale e me ne assumo tutta la responsabilità.
Ma del resto, lavorando con scienziati ed essendo in apertura di un Centro Ricerche Internazionale sulla Coerenza Elettrodinamica Quantistica, QECIRC, col prof. Luigi Maxmilian Caligiuri (che in questo video ne parla >>>), non posso che approcciare agli argomenti cercando sempre le riprove scientifiche, secondo il metodo rigoroso della scienza.
Orbene, si potrà obiettare che su taluni argomenti elencati di seguito, ancora il mondo scientifico accademico non accetta completamente tali teorie… posso confermarvi però che di ognuna di esse ci sono fior di pubblicazioni scientifiche; certo, esse vanno poi analizzate nel loro insieme, ma io credo che siano già un buon indizio.
Non riporterò in questo articolo tutte le pubblicazioni scientifiche, che ognuno di voi potrà trovare semplicemente facendo delle ricerche su Google: non le cito non perchè esse non esistano, ma per rispetto delle mie ricerche, e del tempo speso in esse.
Per ogni scoperta citata, citerò però l’autore, in modo da darvi gli elementi (autore e scoperta) per verificare tutto quanto cito.
L’ambito trattato è il bioelettromagnetismo, che mi ha affascinato da quando anni fa’, ho risolto una patologia con la medicina fisiologica di regolazione, evoluzione dell’omeopatia; a mio avviso è un campo molto interessante, e pregno di punti di contatto con la spiritualità: basti pensare all’energia di cui si è sempre parlato: la mitica “energia” (o prana o chi) di cui parlano da sempre alcune tradizioni antiche.
Sono anni, quindi, che i miei ambiti di ricerca convergono sul bio-elettromagnetismo, ed ecco cosa ho trovato; le scoperte sono descritte in sequenza temporale, dalla meno alla più recente:
– La PNEI (PsicoNeuroEndocrinoImmunologia) dimostra l’importanza del corpo umano come network elettromagnetico, oltre che chimico: da qui la mia LOWDOSE medicine integrata (marchio registrato), chimica ed elettromagnetica
– Popp dimostra l’esistenza dei Biofotoni nel corpo umano tramite fotografie che mostrarono canali di superconduttività, sovrapponibili ai meridiani cinesi
– L’Entanglement nel DNA dimostrato dalla biologa Elizabeth Rieper
– Veniamo al concetto di Etere: termine vietato per anni nel mondo scientifico, i fisici non potevano usare questo termine), ma usato da Rudolf Steiner che lo descrisse mirabilmente.
Che cos’è l’etere? È lui “l’agente unificante”? “il grande connettore”?
Da sempre a livello cosmico si pensava che tra le galassie ci fosse il vuoto, mentre ora si sa che l’universo non è vuoto, ma composto per il 73% da energia oscura e per il restante 23% da materia oscura.
Ma cosa sono energia e materia oscura? Ancora tutto da scoprire.
Quanto poi alle proprietà dei campi elettromagnetici, anche qui, ecco la novità dei campi cosiddetti “scalari” (Tesla, scienziato dimenticato fino ad alcuni fa, docet), che hanno caratteristiche molto diverse rispetto a quelle dei campi elettromagneticiclassici: ad esempio sono caratterizzati dalla non-località.
La cosa buffa è che anche Kostantin Meyl ha riscontrato campi scalari operanti nel DNA: solo coincidenze o elementi fondanti della creazione?
– A livello umano si è passati quindi dal parlare prima di campo eterico/energetico, poi di campo EM, ora di campo EI. Un bel passo avanti, direi.
– Luc Montagnier dimostra il Dna fantasma, cioè informazioni codificate, che possono trasmettersi anche tramite un campo EMG, dimostrando che sequenze di DNA possono indurre segnali EMG di bassa frequenza in soluzioni acquose altamente diluite, le quali poi mantengono “memoria” delle caratteristiche del DNA stesso: sarà quindi possibile sfruttare la proprietà “informativa” dell’acqua biologica.
– Sempre a proposito dell’acqua, gli scienziati russi dell’Institute of Radioengineering and Electronics, Russian Academy of Sciences, dimostrano che una delle frequenze di risonanza dell’acqua è di 64 Ghz, e questo spiega il perchè funzioni la terapia EHF ad onde millimetriche, nel bene e nel male (usate anche per scopi militari) (qui sono buona, e la pubblicazione scientifica ve la cito: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10999396)
– Pubblicazioni scientifiche di tutto il mondo dimostrano che le cellule biologiche comunicano anche elettricamente ed usano tutto il range di onde EMG, dalle basse frequenze ( ELF) alle frequenze più alte (EHF).
– Un gruppo di scienziati, tra cui i prof. Korotkov e Del Giudice, si sta occupando di studiare ed approfondire l’ambito LOW&SUPERLOW: quindi bioelettrofotonica, polarizzazione degli spin, (spintronica); il prof. Korotkov brevetta il device GDVCAMERA (importato dalla sottoscritta), per vedere la famosa AURA del corpo umano.
– Lo scienziato tedesco Kostantin Meyl dimostra che il DNA genera un’onda longitudinale (scalare) che si propaga nella direzione del vettore campo magnetico. Le frequenze calcolate dalla struttura del DNA sono in accordo con quelle del bio-fotoni.
Il modello vortice (torsionale) dell’onda scalare magnetico non solo copre molte strutture osservate nel nucleo perfettamente, ma spiega anche i canali iperboloide nella matrice, quando due cellule comunicano tra loro.
I campi scalari hanno la particolarità di essere non-locali.
– Lo scienziato italiano prof. Paolo Manzelli già molti anni fa’, prima di Luc Montagnier, affermava che il DNA è un’antenna, e comunque, come leggete qui, non è il solo: (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21457072)
– Stuart Hameroff e la teoria di Roger Penrose sulla coscienza si concentra sui microtubuli, i principali componenti strutturali del citoscheletro neuronale, che organizzano dinamicamente intra-neuronali attività. I microtubuli sono le autostrade dell’informazione all’interno delle cellule. Hameroff e Penrose pensano che la coscienza umana può essere basata su interazioni gravitazionali e stati di sovrapposizione quantistica di elettroni in “gabbie” di tubulina all’interno dei microtubuli.
Stuart Hameroff ha suggerito che i microtubuli effettuano la computazione topologica quantistica utilizzando le strutture di tubuline come qubits, seguendo la serie di Fibonacci: questo riduce la capacità complessiva di informazioni, ma migliora notevolmente la resistenza alla decoerenza. Stuart Hameroff dimostra che si manipola lo stato dei qubits delle tubuline usando una frequenza di 8 Mhz.
– La teoria di Peter Gariaev, padre della genetica ondulatoria, combina modelli fisici di formalismi matematici alla memoria associativa olografica, che riguardano l’ intrinseco schema ondulatorio del DNA.
I principi di fondo dell’ immagazzinamento olografico e del trasferimento solitonico ondulatorio della morfogenesi rendono possibile trattare il genoma come un bio-computer olografico che genera onde acustiche ed elettromagnetiche solitoniche (suono e luce) per trasportare informazione in 4D (coding alternativo).
In altre parole, questo nuovo modello di creazione genetica suggerisce la primarietà dell’ attività energetica rispetto alla biochimica. Il prof. Gariaev è gia’ oggi in grado di preparare, sulla base di un reperto materiale di una persona, ma anche sulla base di una fotografia (si, avete capito bene, parliamo di elettrofotonografia), una wave DNA matrix per correggere anomalie del campo EI del genoma, attraverso una corretta polarizzazione degli spin dei vari geni: questo pare avere un ruolo nella parte non codificante del DNA (la parte ex JUNK, come dal progetto ENCODE), che ormai sappiamo è la vera centralina di controllo dell’attivita’ genomica, secondo l’epigenetica.
Ora spostiamoci dal piano scientifico al piano metafisico, e facciamo qualche riflessione:
DUNQUE TUTTO QUESTO DIMOSTRA CHE QUALCOSA C’E’, CHE DI CERTO LA MEDICINA FINORA HA COMMESSO UN GRAVE ERRORE (FORSE IMPOSTO) CURANDOCI SOLO CON LA CHIMICA AD ALTE DOSI, E NON ANCHE CON L’ELETTROMAGNETISMO.
Ma insomma, la FISICA può dimostrare l’esistenza di UN CAMPO UNIFICANTE? Di REGOLE CODIFICANTI della Vita che usano le stesse FORME E FREQUENZE?
L’Universo a tutti i livelli della Vita è Forma e Frequenza, questo possiamo dirlo: lo dimostrano la ricorsività di PHI, di certe forme geometriche (esagono, dodecaedro, ed altre), come la spirale e il toroide, e il loro rapporto.
Un cenno al toroide e ai campi torsionali: anche qui gli scienziati russi fanno scuola: KOZYREV, poi PUHARICH, poi AKIMOV.
Addirittura Akimov afferma: nella misura in cui vi è un’onda sonora, ci sono campi di torsione; in altre parole, qualsiasi struttura costruita sulla terra, ogni linea tracciata sulla carta, la parola scritta o anche una lettera – per non parlare di un libro – viola l’omogeneità dello spazio e crea un campo di torsione.
Sono certamente concetti ed elementi, come quelli della ricorsivitàdi certe forme e frequenze nei vari piani dell’universo e della vita, che fanno pensare. Sempre e solo coincidenze? O la prova di un disegno intelligente?
E ancora mi viene in mente lo studio del prof. Corrado Malanga, sulla corrispondenza tra le 22 lettere ebraiche e i 22 aminoacidi ( http://it.scribd.com/doc/35975984/Coincidenze-tra-la-struttura-dell-Alfabeto-Ebraico-e-quella-degli-Amminoacidi-Fondamentali-in-natura-Corrado-Malanga) e la “linguistic wave genome theory” di Gariaev.
Chi mi conosce sa che sono anche una studiosa di Kabbalah: cosa pensa la Kabbalah dell’Universo Olografico? Lo contempla? Troviamo nella Kabbalah elementi di convergenza?
“In principio era il Verbo”, afferma la Bibbia.
Se Chockmah contiene i turbinii primi, l’energia creativa della prima esplosione da Kether, allora, nel nostro modello, Chokmah è dove il suono iniziale si verifica; in Binah, piccole particelle (atomi forse) rispondono alle vibrazioni e cominciano a fare forme e forme, fino a Daath; i dati, ora organizzati in forme, cominciano a diventare informazioni, anche seguendo energie archetipiche che vengono da Chesed.
Analogie anche qui, insomma.
Per concludere
Luc Montagnier ha detto: “Il futuro della medicina è nell’integrazione tra fisica, chimica, e biologia”: infatti siamo passati in pochi anni da ritenere questi argomenti sull’energia umana come fenomeni da NEWAGE ad aprire una AGENZIA NAZIONALE DI BIOFISICA INFORMAZIONALE, come da progetto di legge italiano. Un bel passo in avanti, no?
Noi ricercatori, ufficiali e non ufficiali, italiani e stranieri, andiamo avanti con le nostre ricerche.
Come vi ho già detto, in Russia stiamo facendo ricerche ed esperimenti sul genoma attraverso la BIOELETTROFOTONOGRAFIA, ebbene si, cari Signori i vecchi Maghi che chiedevano fotografie per avere un testimone della persona forse si riferivano al loro campo eterico, oggi tradotto in campo energo-informazionale biofotonico?
Del resto, Arthur C. Clarke ha detto: “Una tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia”.
www.andreamoroni.com
Stefania de Matteo
Studiosa in ingegneria informatica e naturopatia. Ricercatrice nel mondo spirituale e scientifico. Accademica AEREC. Tecnomante Associazione Filomati.
Imprenditore informatico e in biotecnologie, dealer di numerosi prodotti di biotecnologie russe. Owner societa’ TeCBEth-TecnoCityBioEthic
Co-founder Centro Ricerche QECIRC Quantum Electrodynamic Coherence International Research Center
Suo il marchio LOW DOSE MEDICINE, di cui ha scritto nel libro del prof. Ivo Bianchi “Medicina Mitocondriale” volume I (appendice 12).
Suo il libro “64, il Numero di Dio? 64 Ghz, la Frequenza di Dio?”
Studiosa di Kabbalah, Iniziata Ordine Ermetico “Golden Dawn”, ramo legittimato eredi di Israel Regardie.
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