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Cibo e salute: qualche consiglio per il benessere alimentare

L’alimentazione, come dimostrato anche dalle più recenti ricerche scientifiche, gioca un ruolo fondamentale nel mantenimento della buona salute e del benessere.

Ippocrate, il famoso medico greco padre della medicina occidentale, diceva che se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, avremmo trovato la strada per la salute.

Tuttavia, oggigiorno, la nostra ricerca è rivolta sempre più verso diete dimagranti, spesso caratterizzate da principi non proprio salutari, anziché verso regimi alimentari sani e naturali. Tutto ciò senza considerare che adottando uno stile di vita e di alimentazione più sano, piuttosto che seguendo una dieta dimagrante periodica, si possono raggiungere ugualmente e in maniera più duratura eccellenti risultati dal punto di vista della forma fisica e del peso corporeo.

Spesso ci capita di acquisire dai libri, dalla tv, dalla radio, dai social, informazioni sul cibo tra loro contrastanti, cosa che ci crea a volte confusione e scoraggiamento portandoci magari ad abbandonare i buoni propositi di migliorare il nostro stile di vita.

In realtà i criteri che possono esserci utili per districarci in mezzo ad un numero sempre crescente di informazioni sul giusto cibo, sono la semplicità e la naturalezza.

Cibi semplici, poco lavorati e quindi naturali, dovrebbero tornare ad occupare sempre di più le nostre tavole.

Come afferma il dott. Franco Berrino, noto patologo ed epidemiologo, i popoli della terra hanno sempre saputo che i cereali, con i legumi ed occasionalmente altri semi, sono l’alimento dell’uomo. I cereali (grano, riso, farro, orzo, segale, miglio etc.), purché consumati nella loro integralità, associati ai legumi, ai semi oleosi, a verdure e a piccole quantità di cibo animale, offrono una combinazione alimentare ideale, con la giusta quantità di carboidrati, di proteine, di grassi di buona qualità, di fibre, di vitamine e di sali minerali.

Oggi purtroppo si tende a consumare da una parte alimenti raffinati e quindi impoveriti, mentre dall’altra si assumono pillole di vitamine e oligominerali che paradossalmente vengono prodotti utilizzando proprio gli scarti della raffinazione!

Il sale, ad esempio, nella sua versione raffinata, ottenuta estraendo il cloruro di sodio, scartando tutti gli altri minerali ed aggiungendo un agente essiccante, può creare non pochi problemi alla nostra salute. Sarebbe meglio quindi tornare a consumare piccole quantità di sale integrale, così come la natura ce lo offre da sempre.

Inoltre diversi studi hanno dimostrato che l’uso di zucchero raffinato può creare un terreno favorevole alla malattia ed è causa dei disturbi più disparati in quanto esso è un cibo incompleto, privato di tutte le vitamine e minerali. Infatti l’assimilazione dello zucchero raffinato (puro saccarosio) richiede all’organismo un grande apporto di minerali, che vengono prelevati dai tessuti e dalle ossa, favorendo osteoporosi, decalcificazioni etc. Ove non riuscissimo a fare a meno dello zucchero, sarebbe comunque auspicabile consumarne solo piccole quantità, meglio chiaramente nella sua versione integrale.

Per quanto riguarda il consumo di alimenti proteici, sarebbe consigliabile evitare l’eccesso di proteine animali (in particolare carne e latticini), in quanto esse tendono ad acidificare il sangue. L’organismo reagisce all’eccesso di acidità attraverso la liberazione di sali basici da parte delle ossa, le quali hanno appunto un ruolo importante nell’equilibrio dei sali minerali.

Ecco perché molti studiosi affermano che in realtà la principale causa di osteoporosi non sarebbe la carenza di calcio, ma l’eccesso di proteine animali. Inoltre l’acidificazione del sangue crea terreno fertile per varie malattie.

A tal proposito vale la pena ricordare il dott. Otto Warburg, premio Nobel nel 1931 per le sue ricerche sulla respirazione cellulare: egli sosteneva che “i tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini”, a conferma del fatto che l’eccessiva acidificazione del sangue può creare seri problemi alla nostra salute.

Oggigiorno si fa grande uso di latticini, derivanti dal latte di mucca. Ma il latte vaccino contiene una quantità eccessiva di proteine, per cui il rapporto tra queste ultime e il calcio contenuto nello stesso latte risulta sbilanciato. Di conseguenza il calcio del latte non risulta sufficiente per neutralizzare l’acidità delle proteine e l’organismo finisce ancora una volta per prelevare il resto del calcio necessario dalle ossa. Inoltre l’eccesso di caseina del latte vaccino (circa trecento volte superiore a quella del latte materno) si accumula nell’organismo, favorendo gonfiori e difficoltà nella circolazione linfatica.

In definitiva, le principali conoscenze che la scienza medica ha potuto confermare in decenni di ricerche sul ruolo dell’alimentazione nell’insorgenza delle malattie croniche che caratterizzano il mondo moderno si possono riassumere in pochi, semplici consigli che tutti potremmo facilmente seguire. In particolare, sarebbe auspicabile aumentare il consumo di cereali integrali, di legumi, di verdura e frutta, di semi oleosi e di limitare l’uso di zuccheri e cereali raffinati, di carni, latticini e grassi animali, di sale e di alimenti conservati e preconfezionati.

Il ritorno ad uno stile di vita più semplice e naturale, caratterizzato da un’alimentazione più sana e dalla giusta quantità di movimento fisico, potrebbe già in poco tempo aiutarci da un lato a risolvere molti fastidiosi problemi di salute e dall’altro a donarci più vitalità, benessere e gioia.

Lorella Coccia Colaiuda

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Lorella Coccia Colaiuda

Naturopata, Specialista in Alimentazione Naturale e Floriterapia di Bach