Il bambino
Vorrei iniziare una serie di articoli sul bambino, non solo per quello che riguarda la sua alimentazione e cura, ma anche per quello che riguarda la sua interazione con il mondo prima e dopo la nascita.
ALIMENTAZIONE DEL LATTANTE
PRINCIPI DELL’ ALIMENTAZIONE CONFORMI ALLE DIRETTIVE DELL’ UNICEF ED INDICAZIONI DEL L.A.R.N.
Da 0 a 6 mesi: latte materno esclusivamente o latti adattati.
Dal 6°-7° mese: inizio dello svezzamento con introduzione di frutta, cereali e verdura. No carne o formaggi. Cibo solo di origine vegetale.
Da 6-12 mesi: latte materno o adattato a richiesta con aggiunta di 1-2 pasti a base di frutta, cereali, verdure.
Da 12 a 24 mesi: latte materno o adattato a richiesta, un pasto a base di cereali, verdura, pesce (70-80 gr) o carne ( 50-60 gr) o un uovo. Un pasto a base di cereali, verdure, frutta e legumi.
Sono definiti LATTANTI i neonati fino ad 1 anno di età, e BAMBINI i piccoli compresi tra 1 e 3 anni.
L’ alimentazione nei primi 3 anni di vita determina le allergie nella vita successiva.
Il “cervello frontale” è tipico dell’HOMO SAPIENS, sembra che il suo sviluppo sia legato agli OMEGA 3 contenuti nei pesci, alghe, verdure verdi (borragine-ortiche), molluschi e crostacei, e nel LATTE MATERNO (quello della donna e non di altri mammiferi).
RICORDA, MAMMA!!
Il latte materno costituisce sempre la migliore alimentazione del lattante.
L’ allattamento al seno è la migliore nutrizione.
Qualora l’allattamento al seno non sia sufficiente o possibile, si può ricorrere ad una formula che sostituisca il latte materno.
Il bambino allattato al seno non cresce come quello allattatato con latti adattati, ma è comunque l’alimento sufficiente anche da solo fino ad un anno di età.
L’alimentazione è nutrimento fisico ma anche affettivo.
Le fasi della vita sono cicli di 7 anni.
I primi sette anni di vita sono la fase dell’attaccamento. Il bambino ha bisogno di latte, quello della mamma e di coccole, per cui la sua alimentazione deve essere il più possibile simile al latte materno: pochi sali minerali, poche proteine, molti zuccheri.
Dai 7 ai 14 inizia ad allontanarsi dalla mamma. Va a scuola. Cibi per più grandi.
Tra 14 e 21 ci sono le prove della vita. Autonomia controllata. Capacità di relazione. Prove di autonomia.
A 21 si diventa grandi.
LATTE MATERNO: contiene poche proteine e grassi, molti zuccheri ( lattosio). I grassi sono ricchi di omega 3.
Il latte vaccino e di capra contengono un’ alta quantità di proteine e sono più ricchi di sali. Il latte materno è quello che contiene meno proteine di tutte le specie. La crescita dell’umano è molto lenta.
Il latte materno contiene 0,1 gr/l di proteine rispetto a 3.30-4 del latte vaccino e caprino.
Il calcio è di 32 rispetto a 119 del latte vaccino o 134 del latte caprino.
La secrezione del latte è tipica dei mammiferi e la sua composizione dipende dalla specie, dalla durata della vita dell’animale.
Il latte è un alimento completo, non sostituibile. L’unico che la natura ha fatto come tale da non dover essere modificato. Completo dei nutrienti necessari.
LATTE, PROTEINE, GRASSI, SALI , ZUCCHERI
( lattosio)
MATERNO 9; 35; 2; 70
VACCINO 36; 35; 7; 49
CAPRA 40; 45; 9; 55
CONIGLIO 135; 120; 28; 18
ASINA 15; 15; 8; 62
BUFALA 48; 75; 47
BALENA 100; 350; 8
Il latte ADATTATO deve avere oltre che omega 3 e il giusto rapporto tra le varie componenti, una bassa quantità di minerali (non più di 4 gr/l) perché possono affaticare il rene.
I latti ADATTATI di nuova concezione contengono OMEGA 3.
Per cui è importante che nei primi 2-3 anni il latte sia o materno o adattato con omega 3.
Nel primo anno di vita il cibo principale è l’abbraccio ed il latte materno o un latte il più simile a quello materno. Quindi utilizzare i latti adattati anche fino a 2-3 anni, il bambino non si ammalerà.
I LATTI per lattanti (formule tipo 1) sono quelli indicati per l’alimentazione esclusiva dei bambini fino a 4-6 mesi di età. I LATTI di proseguimento (formula 2) sono quelli destinati a costituire il principale alimento liquido, nell’ambito di una dieta progressivamente diversificata, per i bambini di età superiore.
Nell’ambito della stessa categoria, tipo 1 o 2, i latti hanno poche differenze, eccetto i latti speciali, per cui possono essere intercambiabili con marche differenti.
Il latte adattato deve avere:
• Ph del latte materno 7-7,01.
• Il range del Ph del latte adattato tollerato è di 6,75- 7,00.
• Il latte a Ph minore di 6,75 determina scarsa digeribilità, possibilità di rigurgito, maggiore rischio di dermatiti, aumento dell’acidosi tissutale, diminuzione del peso.
• Non sono indispensabili probiotici o prebiotici aggiunti.
• Utilizzare l’acqua per diluire con Ph 6-6,8. Residuo fisso minore di 50, e Rh (misura l’ossidazione) a 25-28.
Scaldare prima l’acqua a 38-40° poi sciogliere il latte in polvere.
Mai scaldare il latte 2 volte.
Non conservarlo a lungo nello scaldabiberon perché si possono modificare i parametri normali.
In caso di fenomeni di rigurgito o poca tollerabilità al latte controllare il procedimento di preparazione del latte ed il tipo di biberon utilizzato.
Il Ph delle urine fisiologico è come quello dei bambini allattati al seno. Ph = 7-8.
Sappiamo che il “ cucciolo” di “HOMO”: comincia a stare seduto verso i 6 mesi cammina verso un anno.
È lattante, cioè necessita di latte (cibo specifico, completo, equilibrato, immuno-protettivo, e specie-specifico) fino ai 6-7 anni.
Raggiunge la maturità sessuale intorno a 14 anni.
Diventa intellettualmente e fisicamente maturo, adulto intorno ai 21 anni quando termina lo sviluppo del cervello e l’accrescimento del corpo.
Importanti i parametri biologici per decidere l’alimentazione.
Quindi le necessità nutrizionali debbono variare in rapporto allo sviluppo in cui si trova il bambino.
QUANDO INIZIARE LO SVEZZAMENTO?
Nel 1° anno di vita, ma dopo i 6 mesi
Il cibo più importante è il latte materno.
Importante se possibile l’allattamento al seno prolungato.
Il momento dello svezzamento è assolutamente individuale e va determinato in base alle caratteristiche ed esigenze del bambino, alle sue curiosità.
Il divezzamento deve essere graduale da iniziare non prima dei 6-7 mesi.
Il primo anno di vita è il più importante per il bambino ed il futuro adulto.
1) LATTE materno solamente, nei primi 6 mesi di vita
NO latte vaccino che contiene una quota proteica troppo elevata ed altamente allergizzante e comunque ad ogni cucciolo di mammifero il proprio latte.
Prima dei 6 mesi non introdurre nulla se non latte perché l’intestino non è ancora pronto, per altro, le sue difese immunitarie sono inadeguate e gli enzimi insufficienti.
COME INIZIARE?
Scegliere un periodo in cui il bambino stia bene fisicamente e psicologicamente, lontano da elementi di disturbo, ed in cui la mamma sia possibilmente tranquilla.
COSA DARE?
Nel primo anno l’intestino del bambino è adatto ad assumere quasi esclusivamente latte, per cui tutti gli altri cibi dovranno essere elaborati, ed esenti da sostanze chimiche aggiunte. Ottimo del brodo senza verdure, farine di mais, tapioca e riso, olio d’oliva extravergine, tanto latte. Dopo i 6-7 mesi anche proteine vegetali massimo un cucchiaino, anche 1 volta al dì.
Se si segue un’alimentazione semplice si avranno meno malattie.
Il bambino sarà in perfetta salute fisiologica e non si ammalerà.
Dopo 1 anno sempre il latte materno o adattato. Poche fibre da verdura e frutta di stagione. Iniziare ad introdurre cibo animale.
Il cibo animale non è necessario nel primo anno di vita.
La sua introduzione determina un’eccessiva assunzione di nutrienti (in particolare proteine e grassi) che facilita l’insorgenza di allergie e malattie infiammatorie, e di sali che affaticano gli organi emuntori come rene e cute.
Mai più di 10 gr di proteine al giorno. Ma se c’è il latte non si ha bisogno di proteine animali.
PRINCIPI DELL’ALIMENTAZIONE NATURALE FISIOLOGICA
• Allattamento al seno prolungato.
• Divezzamento graduale da iniziare non prima dei 6-7 mesi.
• Introduzione di proteine limitata secondo le indicazioni del L.A.R.N.
• Equilibrata suddivisione tra proteine di origine animale e vegetale.
• Eliminazione di latte vaccino e formaggi dalla dieta nei primi 2-3 anni ed introduzione saltuaria e voluttuaria in seguito.
• Eliminazione del saccarosio e dolcificanti nei primi 2-3 anni.
• Dopo il periodo dell’allattamento privilegiare il cibo di origine vegetale: cereali, frutta, verdura, legumi.
• Dopo i 2-3 anni, inserire nella dieta una quota di fibra alimentare adeguata (10-15 gr al dì) utilizzando cereali semiintegrali.
• Inserire prima verdure cotte e poi quelle crude.
Il cibo ANIMALE (carne, pesce, uova e formaggi) non è necessario nel primo anno di vita, se il bambino è allattato al seno e presenta una crescita adeguata o se utilizza latte adattato, la sua introduzione comporta un’eccessiva introduzione di nutrienti, ( in particolare proteine e grassi) che facilita l’ insorgenza di malattie infiammatorie ed allergie, inoltre causano DISBIOSI ed ACIDOSI, e di sali che possono essere causa di affaticamento degli emuntori (rene e cute).
L’ introduzione di proteine deve essere limitata secondo le indicazioni del L.A.R.N. Con un’equilibrata suddivisione tra proteine di origine animale e vegetale ed una % dei costituenti che rispecchia quella del latte materno.
La sintesi e la demolizione delle proteine continuano anche con una dieta completamente priva di proteine attraverso il riciclaggio degli aminoacidi endogeni.
È stato dimostrato che più elevata è la quantità di energia, più bassa è la quantità di proteine necessaria a raggiungere l’equilibrio azotato.
La sintesi proteica è un processo che necessita di energia e la disponibilità dell’energia influenza lo stato del metabolismo.
Tradurre il fabbisogno proteico in termini numerici è molto difficile, per le numerose variabili che ne condizionano l’assorbimento.
In base al metodo del bilancio azotato il valore medio consigliato è di
0,6 gr/Kg/die, secondo le raccomandazioni WHO/FAO, che corrispondono a 96 mg di N/Kg.
È ragionevole comunque seguire i consigli del comitato della nutrizione e la salute del “Nutrition Board del NRC USA” (1989) secondo il quale è prudente che gli apporti di proteine non oltrepassino il doppio del livello raccomandato.
• L = livelli di
• A = assunzione giornalieri
• R = raccomandati di
• N = nutrienti
LARN PROTEINE
ETA’ Gr / Kg/ Giorno
1 anno 1,8
3 a. 1,6
6 a. 1,5
10 a. 1,5
14 a. 1,4-1,6
20 ed oltre. 1,0
ETA’ Fabbisogno proteico
Gr/ Kg Peso in Kg Gr/die/top
3 a. 1,38 15 20,7
6 a. 1,28 21 26,8
10 a. 1,25 32 40
Fabbisogno di PROTEINE ANIMALI IN gr/die deve essere circa 30-50% del totale.
Per cui a 3 anni: 8-10 gr
A 6 anni: 10-15 gr
A 10 anni: 15-20 gr.
in 10 grammi di proteine animali ci sono in:
• 50 gr di prosciutto
• 50 gr di carne
• 26 gr di parmigiano
• Meno di 1 uovo
• 75 gr di pesce
• 300 gr di latte
L’ introduzione di latte vaccino e formaggi è da sconsigliare in ogni caso e ad ogni età per la sua quota proteica troppo elevata ed allergizzante e la sua quota di calcio troppo elevata che associata alla quota proteica determina una eccessiva eliminazione di Ca dai reni e ne riduce la fissazione sulle ossa. Inoltre la quota lipidica è troppo elevata e prevalentemente satura. Pertanto l’assunzione di latte e formaggi deve essere saltuaria, di consumo voluttuario o di emergenza anche nel periodo successivo del lattante.
Non è consigliabile farla rientrare nell’alimentazione quotidiana di un bambino.
Iniziare con alimenti provenienti dal mondo vegetale: cereali, frutta, verdura, legumi.
FRUTTA di stagione e matura, di produzione locale e cotta.
VERDURA non necessaria nel primo anno di vita, solo il brodo. Dopo solo tipi polposi (zucca, zucchina, patata e carota) cotta e passata.
CEREALI (riso, mais, miglio, grano, avena, segale) devono essere precotti, raffinati senza fibra o quasi. Le fibre non solo non sono necessarie al lattante ma possono causare problemi di crescita dovuti al ridotto assorbimento di minerali e vitamine, nonché stitichezza paradossa da fibra. I cereali integrali, orzo, riso non devono essere somministrati fino a 2-3 anni. Dopo introdurre una quota di fibre pari a circa 10-15 gr al dì utilizzando cereali semi integrali.
FIBRA ALIMENTARE: La dose raccomandata considerata ottimale è di 30 gr/die.
In età pediatrica si calcola in 0,5 gr/Kg/die (AAP,1993).
Comunque è sconsigliata l’introduzione prima dei 2-3 anni. Meglio dopo 6-7 anni.
La CARNE non è mai necessaria o indispensabile, può essere utile nei casi in cui non ci sia allattamento al seno e non si usi latte adattato. Non essendo un cibo adatto al bambino nei primi 3 anni è opportuno somministrarlo omogeneizzato o liofilizzato.
I LEGUMI (piselli, ceci, lenticchie, azuchi, tofu) sono un buon alimento da somministrare non prima dei 7-8 mesi associato ai cereali nella proporzione di 5 parti di cereale e 1 di legumi. Iniziando con 1 cucchiaino a giorni alterni in un pasto dove non ci siano alimenti proteici.
FORMAGGI sono un cibo non adatto e non indispensabile nel primo anno di vita per l’ eccessiva quantità di sale, proteine e grassi saturi. Non esistono formaggi magri; l’unica è la ricotta vera che non è un formaggio. Si consiglia la loro eliminazione nei primi 2-3 anni di vita, e la loro introduzione saltuaria successivamente.
Il PESCE non è necessario e non è consigliato nel primo anno di vita. È uno dei cibi più allergizzanti dopo il latte vaccino, l’uovo ed il grano.
ZUCCHERI: eliminazione del saccarosio e dolcificanti nei primi 2-3 anni.
Gli errori più frequenti nei primi anni di vita sono:
• Eccesso di cibo di origine animale (carne e formaggio in particolare).
• Uso di latte vaccino invece di latte adattato quando manca il latte materno.
• Uso di biscotti e di zucchero.
• Uso di bevande a base di riso, soia, avena, mandorle in sostituzione del latte materno o del latte adattato.
• Uso di farine integrali e semi integrali.
Dopo i primi 2-3 anni l’alimentazione diventa più libera ma deve essere comunque attenta ed in quantità adeguata oltre che di qualità alimentare.
È importante nel bambino non usare acqua con un residuo fisso superiore a 50 mg/litro.
CONSIGLI BASE PER L’ALIMENTAZIONE DOPO I 3 ANNI
Si può fare a meno del latte.
Fare quattro pasti a base prevalentemente vegetale.
COLAZIONE
Bisogno di carburante.
Carboidrati a base prevalentemente di cereali.
Nocciole, Cacao, Malto, Miele.
Zuccheri semplici come frutta fresca, marmellata senza zucchero. Meglio non succhi che alzano l’indice glicemico.
Bere molto: prevalentemente orzo, caffé, the, tisane.
Latti vegetali di mandorla, avena, riso.
ACQUA almeno 4-5 litri al dì a basso residuo fisso.
SOIA ha il doppio di proteine rispetto agli altri legumi, per cui solo dopo 5-6 anni.
La colazione e la merenda possono avere le stesse basi.
PRANZO
Il bambino ha ancora bisogno di calorie, almeno fino a 20 anni, per cui carboidrati a tutti i pasti.
Cereali anche integrali dopo 5-6 anni. 5 parti per 1 di legumi.
Verdure cotte, le verdure crude dopo i 6-7 anni.
Almeno 2 porzioni di verdura. Una cruda ed una cotta.
Nessuna proteina animale.
CENA
Proteine animali secondo le indicazioni del LARN.
Molte verdure crude prima del pasto.
Verdure cotte insieme.
UOVO
Il TUORLO ad un anno.
L’ALBUME non prima di un anno e mezzo.
STERILIZZAZIONE
Nel primo mese di vita per proteggere la flora batterica e perché ancora non si è stabilizzato il Ph gastrico. Meglio se a vapore.
Dopo non ce n’è bisogno.
Occorre utilizzare un detergente che non interagisca con il prodotto o lo modifiche.
Buono è il sitarclean.
COLICHE GASSOSE E FLATULENZA
È un disturbo funzionale frequente nei primi mesi di vita legato a varie cause.
Preferibilmente, tenere il bambino nelle fasce vicino alla mamma e preferire le tettarelle fisiologiche o i biberon fisiologici per evitare che entri aria e si creino fenomeni di vuoto. Per quanto riguarda l’alimentazione nel bambino allattato al seno occorre intervenire sull’alimentazione della mamma:
RIDUZIONE DI PROTEINE ANIMALI-GRASSI-POMODORO
ELIMINAZIONE DI LATTE-LEGUMI-ZUCCHERI-LIEVITI
REFLUSSO GASTRO-ESOFAGEO E RIGURGITO
Nel bambino piccolo il cardias non è chiuso.
Il bambino non digerisce, cerca di buttare fuori, poiché è cambiato qualcosa nella loro fisiologia. Se il bambino viene messo subito in orizzontale il latte sale e lo irrita.
È bene se portato nella fascia o marsupio poiché si ha una riduzione del fenomeno.
Importante anche l’uso della tettarella fisiologica.
Inoltre se soffre di rigurgiti occorre domandarsi come è stato preparato il latte.
Il latte infatti non è molto digeribile se è troppo acido. Spesso infatti i sistemi di sterilizzazione o l’acqua cambiano il Ph del latte.
DIARREA
Nel lattante occorre differenziare la diarrea dalle feci da latte materno che hanno la caratteristica di essere liquide, giallastre ed emesse dopo ogni poppata.
In caso di diarrea escludere dall’alimentazione del bambino:
Frutta-verdura tranne patate e carote
Legumi – zuccheri semplici –
Latte e derivati.
Tutti i derivati del glutine (proteina molto allergizzante).
Introdurre cereali come riso-mais-tapioca.
STIPSI
È attualmente uno dei disturbi funzionali più frequenti nell’età pediatrica.
In alcuni casi è dovuta a scarso movimento con blocco della peristalsi.
È bene portarlo spesso con sé con marsupi o fasce.
In altri casi compare, spesso, con l’inizio dello svezzamento ( intorno a 6 mesi).
Con il passaggio da un’alimentazione esclusivamente lattea, ricca in LATTOSIO e povera di PROTEINE, ad una mista con 1-2 pappe in cui la componente proteica risulta eccessiva.
Tale passaggio determina un cambiamento della flora batterica intestinale che da fermentativa diventa putrefattiva, rendendo le feci compatte.
PREVENZIONE
• Allattamento al seno prolungato.
• Svezzamento lento.
• Adeguata introduzione proteica.
• Evitare il distacco precoce madre-figlio.
TRATTAMENTO ALIMENTARE
Somministrare zuccheri semplici non assorbibili ( lattulosio-lattitolo).
O zuccheri non stimolanti la produzione di insulina
(mannosio-maltosio-fruttosio).
Nel bambino piccolo ( primi 2-3 anni) non è indicato l’uso di cereali integrali o un’eccessiva quota di fibre, in quanto impedisce l’assorbimento di vitamine e sali minerali e può determinare stitichezza da eccessivo volume fecale. Le fibre non sono fisiologiche, controllare le pappe di cereali che sono spesso integrali o semi.
L.A.R.N. : livelli di assunzione raccomandata dei nutrienti dell’ Istituto Nazionale della Nutrizione.
TABELLE ALIMENTARI
FRUTTA
A 6 mesi purea di mela e pera. Succo di mela.
A 7 mesi succo naturale di mandarino e purea di banana.
A 12 mesi mela, pera, albicocca a fettine. Purea e succo di prugna.
A 18 mesi polpa di prugna e frutta intera.
A 18-24 mesi tutti i tipi di frutta.
CEREALI
A 6 mesi crema di riso, miglio, mais.
Ad 8 mesi crema di avena, segale, orzo. Fiocchi di avena. Pastina di frumento e semolino.
A 10 mesi fiocchi di avena, frumento, orzo.
A 12 mesi orzo perlato e chicchi di riso raffinato.
A 18 mesi orzo decorticato e riso semiintegrale.
A 24 mesi chicchi di mais.
A 36 mesi orzo mondo e chicchi di riso integrale.
VERDURE
A 6 mesi carota, patata e zucchine.
A 7 mesi lattuga e zucca.
Ad 8 mesi coste, erbette, sedano.
A 9 mesi cipolle e spinaci.
A 10 mesi fagiolini verdi e spinaci.
A 12 mesi carciofo, cardo, cavolo, erbe aromatiche.
A 18 mesi cetriolo, pomodoro privo di buccia e semi.
18-24 mesi tutte le altre varietà di verdure.
A 30 mesi i pomodori interi.
A 36 mesi i funghi e peperoni.
LEGUMI
A 6 mesi il latte di soia.
A 6-7 mesi le lenticchie decorticate solo il brodo.
A 7 mesi purea di lenticchie decorticate e formaggio di tofu.
A 9 mesi purea e succo di fagioli borlotti e lenticchie.
A 12 mesi purea di ceci.
A 18 mesi fagioli, ceci, lenticchie schiacciate con la forchetta.
A 24 mesi ceci interi.
A 30 mesi piselli decorticati.
A 36 mesi piselli interi.
LATTE E LATTICINI
A 9 mesi polvere di parmigiano.
A 12 mesi ricotta caprina e vaccina.
A 14 mesi yogurt, formaggi magri semigrassi.
A 18 mesi latte vaccino.
A 36 mesi formaggi stagionati.
PESCE – UOVO
A 12 mesi merluzzo, nasello, sogliola, dentice. Orata, palombo, triglia, acciuga fresca, dentice.
A 12 mesi tuorlo d’uovo.
A 18 mesi cefalo.
A 36 mesi il tonno.
A 48 mesi calamari, pesce spada, seppie.
CARNE
A 12 mesi carne bianca.
A 18 mesi prosciutto cotto.
A 24 mesi bresaola e prosciutto.
A 36 mesi carne rossa.
A 5 anni altri salumi.
CONDIMENTI
A 7 mesi malto d’orzo, zucchero di canna grezzo.
A 12 mesi burro e miele d’acacia.
A 4 anni la cioccolata.
Bibliografia:
Dr PROIETTI “Alimentnazione”
Dr PROIETTI “ Mangia ( bene) che ti passa” Ed. Verde ibriPrincipi di alimentazione naturale e fisiologica
“Linee guida per una sana alimentazione italiana”
Istituto Nazionale della Nutrizione
Dott.ssa Angela Tabarrini
Farmacista con specializzazione in Omeopatia e Fitoterapia
farmaciacocci.mt@inwind.it
“LICENCED ASSOCIATE MEMBERSHIP OF THE “ FACULTY OF HOMEOPATY” HANNEMAN HOUSE, LUTON
tabarrini.angela@inwind.it