Frequenze che curano: 64 Ghz, la frequenza della co-creazione
Per i pitagorici i numeri erano principi cosmici divini, “Archè”.
La scienza matematica rappresentava un mezzo di purificazione dell’anima, che dimentica di se stessa, era prigioniera nella materia del corpo. Si conferiva, quindi, al numero un significato mistico che andava oltre quello scientifico.
La numerologia degli archetipi mette in relazione la disciplina dei numeri con la mitologia.
Ciascun numero è una divinità, un Archetipo, correlato all’altro all’interno di un insieme armonico che Jung chiama “inconscio collettivo”.
Come in un immenso orologio i numeri scandiscono il ritmo della nostra vita e descrivono la relazione tra gli eventi e le cose.
Jung affermava che i numeri sono immagini del Sé, e come tali rappresentano la più primitiva espressione dello spirito.
In questo straordinario gioco cosmico ogni individuo segue la sua traiettoria, che comunemente viene chiamata “destino”.
Nel momento in cui si acquisisce consapevolezza sui meccanismi che governano la psiche, si è in grado di diventare co-creatori della propria vita.
In passato gli Archetipi furono vissuti come divinità o immagini mitiche e la percezione di queste figure primordiali è comune a tutte le culture del mondo.
A questo proposito Jung sostiene che i miti dei popoli sono autentici esponenti dell’inconscio collettivo e la mitologia stessa sarebbe una proiezione di questo grande serbatoio di energia psichica.
L’uomo intuendo una relazione ordinata tra i vari Archetipi ha cercato di comprenderne la saga o la successione e ha espresso queste leggi per mezzo dei numeri.
“64: il numero di Dio? 64 Ghz: la frequenza di Dio?” è un libretto di poche pagine, ma molto dense, ed in formato quadernone, che offre una nuova interpretazione del numero archetipico 64, alla luce di rivelazioni antiche e moderne, dalle Tradizioni e dalla Biotecnologia.
È un libro che parla di antico e moderno e del numero 64 sui vari piani dell’Universo, dalle Stelle al DNA, passando per gli Ordini Metafisici come la Kabbalah.
Nel tentativo che l’uomo fa, da sempre, di trovare significati e corrispondenze ai vari numeri archetipici, pare davvero che in questo caso Antiche Tradizioni e Moderne pubblicazioni scientifiche diano evidenza di significati importanti e fondamentali per l’Uomo.
Dal punto di vista matematico e scientifico, 64 è una potenza del due (2 alla sesta potenza) e corrisponde al numero delle triplette di basi necessarie per codificare i 20 aminoacidi essenziali del codice genetico (DNA).
Come apre il libro nel suo Prologo «È già un elemento assai curioso che questo numero sia presente in tutti i Piani dell’Esistenza, dal Macrocosmo al Microcosmo, ma forse, come leggerete più avanti, non a caso:
– Piano Metafisico: 64 vie della Kabbalah – i 64 Esagrammi del I-ching
– Piano Universo : 64 Stelle fisse
– Piano Umano: 64 posizioni del Kamasutra
– Piano Genomico: 64 codoni del DNA».
Che cosa hanno in comune questi Piani così diversi dell’Esistenza? E questi argomenti tra loro?
Apparentemente nulla.
Anzi, leggendo, pare quasi che ci sia una sorta di irriverenza, nel mescolare sacro e profano.
Ma in realtà, non è affatto così, anzi, questi argomenti hanno tra loro un filo conduttore fondamentale per la Vita dell’Uomo.
E infine, cosa ha da spartire un accessorio per cellulare con il numero 64?
La Vita. 30 anni di ricerche scientifiche russe nel campo del bio-elettromagnetismo ci svelano un segreto fondamentale che riguarda l’organismo umano e il suo funzionamento, a cui il numero 64 è intrinsecamente correlato.
Ma cos’è l’EHF64?
Oggi anche la scienza e la tecnologia pare confermino l’importanza del numero 64: lo scorso anno ha vinto una medaglia al Congresso Internazionale per gli Inventori a Stoccolma (http://www.estinventor.com/?tag=inventor), un micro generatore per cellulare, chiamato EHF64 (vecchio brand MICROFA), il cui nome non è affatto casuale: la sua peculiarità è di convertire una parte di onda elettromagnetica emessa dal cellulare, a 1,8-1,9 Ghz, di una certa forma d’onda e di una certa lunghezza, e di farla diventare curativa. Sì, esatto, avete letto bene: curativa. Sono più di 30 anni che in Russia, diversamente da molti altri Paesi che in Occidente utilizzano soprattutto frequenze molto più basse, dell’ordine del Mhz, usano le alte frequenze, più propriamente le Extremely High Frequencies (EHF), per curare l’organismo.
La Terapia EHF è una teoria biofisica che studia i meccanismi di azione sull’organismo vivente di radiazioni elettromagnetiche (EMR) di lunghezza d’onda inferiore al millimetro, corrispondenti a frequenze comprese tra 30 e 300 GHz, di bassa intensità, e la pratica medica che utilizza gli effetti di queste onde elettromagnetiche come trattamento di diversi disturbi.
Onde elettromagnetiche di tipo millimetrico hanno bassa capacità di penetrazione nel tessuto biologico (0,2-0,8 mm), sono praticamente completamente assorbite dagli strati superficiali della pelle (molecole di acqua, idrato albumi, molecole di collagene, cellule del connettivo), senza alcuna azione termica, se la loro potenza è molto bassa, ovviamente.
Pertanto, le onde EHF, in tali condizioni, non agiscono direttamente sugli organi interni del paziente.
Basi teoriche e sperimentali della EHF terapia sono state sviluppate nella seconda metà degli anni 80 dall’Accademico Nikolay Devyatkov della NPO “Istok” l’azienda leader sovietica nel campo dell’elettronica e SHF, e dal professore Mikhail Golasecca e loro colleghi. Hanno effettuato ingenti studi dedicati all’effetto della rigenerazione dei tessuti di organismi viventi dovuti alla radiazione EHF di particelle elettromagnetiche (fotoni) di bassa intensità.
Questo effetto è stato studiato su animali e in studi clinici condotti su un certo numero di istituzioni mediche dell’URSS su pazienti con disturbi diversi ed è stata comprovata una accelerata guarigione dei tessuti danneggiati.
Agenzie autorizzate del Ministero della salute in URSS hanno approvato i metodi utilizzati nella terapia EHF in pratica clinica e hanno emesso parere positivo per quanto riguarda la produzione in serie e l’applicazione medica di apparecchi EHF terapia.
Ad alcuni studiosi sono stati assegnati Premi per “Sviluppo e realizzazione di apparati per il trattamento e la diagnosi funzionale con oscillazioni gamma millimetriche elettromagnetiche”.
I fondatori della EHF terapia (Accademico Nikolay Devyatkov e colleghi) hanno spiegato che utilizzano frequenze di risonanza di acqua e tessuti umani, in quanto proprio su queste frequenze di risonanza sussiste la gestione coordinata delle funzionalità espletate dalle cellule e dagli organi componenti l’organismo.
Segnali EHF sono generati da membrane cellulari, questi segnali accelerano diverse reazioni biochimiche, modificano l’attività enzimatica, rafforzano o indeboliscono le connessioni intercellulari.
Essi pensano che la radiazione a queste frequenze permette di normalizzare le connessioni guida di cellule e organi dell’organismo danneggiato da malattie o da invecchiamento.
Attualmente l’idea ampiamente diffusa è che il meccanismo principale di EHF terapia è l’azione delle onde EHF sui punti biologicamente attivi della pelle, in pratica la versione moderna dell’agopuntura cinese.
Non a caso, Popp trovò alcuni canali di superconduttività elettrica, corrispondenti ai meridiani cinesi.
Altre teorie esistenti, che spiegano gli effetti dell’azione EHF, sono l’omeopatia e la terapia Informazionale, in quanto poggiano tutte sulla stessa base teorica che ipotizza che le cellule comunichino tra loro non solo chimicamente ma anche elettromagneticamente, in un modo molto più significativo rispetto a quanto finora considerato.
In breve, gli scienziati russi, da sempre all’avanguardia nella comprensione dei fenomeni legati all’elettromagnetismo e ai suoi effetti sull’uomo, hanno scoperto che la gamma delle alte frequenze che va dai 30 ai 300 Ghz, se con una lunghezza d’onda di tipo “millimetrico”, ha effetto curativo.
Di seguito, riporto alcune pubblicazioni scientifiche a riguardo, e una tabella riepilogativa sull’efficacia di tali onde, presa da una pubblicazione scientifica:
– www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18044738
– www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10999395
– www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12934956
– www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1475937
(fonte: Medical application of millimetre waves-M.A. ROJAVIN and M.C. ZISKIN- From the Richard J. Fox Center for Biomedical Physics, Temple University School of Medicine, Philadelphia, USA)
Ma cosa c’entra il cellulare con una cura per l’essere umano?
Ma non sono dannose le onde elettromagnetiche? Di cosa stiamo parlando?
L’innovazione per il cui il biofisico estone, Dr. Valeri Aljas, ha preso una medaglia al congresso internazionale per inventori a Stoccolma, è proprio questa: ha trasformato un problema (le onde elettromagnetiche in radiofrequenza che paiono dannose, come da diverse pubblicazioni scientifiche, ad esempio questa: http://www.iarc.fr/en/media-centre/pr/2011/pdfs/pr208_E.pdf ) in opportunità.
Ed ecco cosa c’è scritto nel foglietto illustrativo della confezione del chip:
Chip microcristallino a spirale su un substrato dielettrico.
Installato in qualsiasi punto tra la batteria del telefono e il cellulare, rende benefico il campo elettromagnetico di un telefono cellulare attivo.
Polarizza il fronte d’onda lineare convertendo la frequenza del cellulare da 1,8 a 64 Ghz con una forma d’onda circolare e una lunghezza millimetrica (4,6 mm).
Assimila il telefono cellulare ad un apparecchio medicale, strutturando il corpo cellulare dell’acqua nell’organismo con una vibrazione simmetrica ed orientando le molecole d’acqua verso sinistra, favorendo la regolazione dell’omeostasi cellulare.
Ripristina rapidamente la microcircolazione sanguigna.
Le onde elettromagnetiche ad alta frequenza di tipo millimetrico hanno anche un effetto analgesico.
ISTRUZIONI D’USO
Staccare il microgeneratore dalla confezione, rimuovere la parte posteriore di strato protettivo di carta e posizionarlo in qualsiasi posto sotto la batteria del telefono (non girando l’etichetta verso il basso).
Per un maggior effetto benefico, posizionare il display del telefono direttamente su una parte del corpo nudo, da 1 a 15 minuti, secondo l’intensità del dolore. Se il cellulare è un modello a libro, esso dovrebbe essere aperto.
– Non ha effetti collaterali.
– Non ha ne’ trasmette sostanze chimiche nocive.
– Non pregiudica la qualità del servizio telefonico.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Dispositivo Medico di Classe 1. Nanotecnologia.
Marcatura CE.
– dimensioni chip: 15 x 15 x 0,2 mm.
– tipo banda d’onda: millimetrica
– intensità elettromagnetica: P < 1 mw/cm2
– frequenza: 64 Ghz
– lunghezza d’onda: 4,6 mm.
Ma in pratica, come funziona?
Presto detto. Di seguito una immagine che spiega il suo funzionamento:
In termini matematici, velocità dell’onda = frequenza x lunghezza d’onda, perciò, a velocità costante, frequenza e lunghezza d’onda sono inversamente proporzionali.
Quindi, se si alza la frequenza d’onda, diminuisce la sua lunghezza: questa conversione viene fatta utilizzando un composto dielettrico, formato da grafene e un mix di cristalli; ovviamente il dettaglio è segreto industriale. Viene anche modificata la forma d’onda: da sinusoidale a circolare che propagandosi nello spazio assume la forma di una spirale.
Ma perché l’inventore ha usato proprio la frequenza di 64 Ghz?
E cos’è questo segreto che lega in modo indissolubile la vita nell’uomo con questo accessorio per cellulare, rappresentato dal numero 64?
Il segreto è descritto e dimostrato nel libro da una pubblicazione scientifica russa.
La convergenza tra Scienza e Spiritualità è ufficialmente iniziata.
Il libro è acquistabile ad oggi a questo link: http://www.lulu.com/us/en/shop/stefania-de-matteo/64-il-numero-di-dio-64-ghz-la-frequenza-di-dio/paperback/product-20394140.html
L’accessorio per cellulare EHF64 è oggi acquistabile scrivendo una mail come ordine a: stefania.dematteo@gmail.com.
Stefania de Matteo
ricercatrice nel mondo spirituale e scientifico, Filomate, informatica, studiosa di Kabbalah e di biotecnologie.
Allieva in Naturopatia presso il Campus Borri.
Iniziata Ordine Ermetico “Golden Dawn”, ramo legittimato eredi di Israel Regardie.
Suo il marchio LOW DOSE MEDICINE, di cui ha scritto nel libro del prof. Ivo Bianchi “Medicina Mitocondriale” volume I (appendice 12).
Dealer di numerosi prodotti di biotecnologie russe.
Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale.