Floriterapia di Bach per gli animali
La Floriterapia è una disciplina olistica che vede la sua nascita in Inghilterra agli inizi del Novecento.
Edward Bach era un medico Inglese che si rese conto che la persona ha una sua anima che spesso si trova in sofferenza, perché allontanatasi dal suo vero essere.
Studiò 38 rimedi da fiori e piante che vanno a riequilibrare la persona, in modo da poter fare pace con se stessa al di là delle influenze che vengono dall’esterno.
In ambito olistico troviamo più floriterapie come: di Bach, Australiana, Californiana, Himalayana. L’uso dei fiori di Bach spesso è conosciuto solo su l’uomo, ma si è visto che offre un ottimo risultato anche sugli animali come cani, gatti e cavalli; ciò non esclude che potrà essere usato anche su altri animali, ne sono convinta.
Come funzionano e cosa sono i fiori di Bach?
La loro azione consiste nel trasmettere le vibrazioni sottili dei fiori a chi li assume. Queste vibrazioni inducono un cambiamento, prima a livello energetico-vibrazionale, poi anche a livello fisico.
In questo caso parlerò di come i principi dei fiori di Bach sono stati portati nel mondo animale. Il principio della terapia vibrazionale è la stessa, i nostri amici animali vivono a stretto contatto con noi e possono sviluppare problematiche legate a questa convivenza, fatta di orari, stress, corse, malumori e litigi. Sentono la nostra mancanza, spesso rimangono soli chiusi in casa. Loro non ci vedono solo come padroni ma anche come guide.
Come per l’uomo anche per i nostri animali la Floriterapia non va ad interferire con altre terapie o con farmaci, l’unica controindicazione è il non effetto, ma a differenza di noi esseri umani, gli animali si fidano del loro istinto e non assumono niente che non porti loro beneficio. Vale sempre la regola che la Floriterapia non va mai sostituita alla terapia farmacologica prescritta dal veterinario.
Non elencherò ovviamente ogni singolo fiore e come esso vada ad riequilibrare lo stato del nostro compagno a quattro zampe, darò bensì un quadro generale di quali siano le categorie e la somministrazione dei fiori.
Non tutti i rimedi sono applicabili in campo animale, alcuni invece sono assolutamente perfetti, quasi su misura.
Ovviamente prima di cominciare con la terapia dobbiamo porci delle domande e fare un piccolo esame di coscienza: il nostro compagno animale ha veramente un disequilibrio? Oppure vogliamo plasmarlo come preferiamo?
Ovviamente se lasciamo un cucciolo di cane solo per ore ed ore è normale che abbai e distrugga oggetti. Dobbiamo pensare come loro ed una volta accertato che non siamo noi a volerlo cambiare bisogna avere pazienza e costanza e capire il rimedio giusto, affidandoci agli esperti del settore.
Vediamo le categorie.
Le categorie sono 7
- Rimedi per la paura
- Rimedi per la mancanza di interesse per il presente
- Rimedi per l’incertezza
- Rimedi per la solitudine
- Rimedi per l’ipersensibilità
- Rimedi per la disperazione
- Rimedi per l’eccessiva preoccupazione per gli altri
Una volta appurato quale categoria e quali rimedi possono essere applicati, si può cominciare gradualmente prima con uno, poi con due, oppure si può creare una sinergia specifica.
Ci potrebbe volere del tempo, oppure dare subito i primi risultati.
Questi rimedi vanno sempre diluiti prima dell’uso. In commercio troviamo i fiori di Bach in stock bottle, botticino da 10 ml di rimedi puri; per gli animali verranno diluiti in boccettini da 30 ml di vetro scuro con il contagocce ed andranno riempiti d’acqua, senza brandy come per l’uso umano. Le gocce che daremo al nostro amico animale andranno prese da questa diluizione e utilizzate nell’ordine di 3 o 4 gocce 3 o 4 volte al giorno nella ciotola dell’acqua. L’animale saprà regolarsi quando andare ad assumerle. Non preoccupatevi se altri eventuali animali andranno a bere la stessa acqua, non hanno effetti collaterali. Lasciate sempre una ciotola d’acqua senza il rimedio in modo che l’animale possa bere anche senza assumere le vibrazioni dei fiori.
Un altro metodo di somministrazione, se l’animale è collaborativo, è quello di dare il rimedio direttamente in bocca, stando attenti che non lecchi la pipetta. Se dovesse accadere lavatela accuratamente prima di chiudere la boccetta per evitare alterazioni del rimedio a causa di batteri.
La natura ci viene sempre in aiuto, sta a noi avvalerci dei suoi rimedi
Eva Valentina Anna Spampinato
Bibliografia
“Fiori di Bach il manuale completo” Fabio Nocentini Maria Laura Peruzzi -Ed. Demetra
Accademia Domani Corso di Floriterapia di Bach per animali