Fiori di Bach

Fiori di Bach, introduzione

“Il Paziente di Domani, deve comprendere che lui, e lui solo, può portare a se stesso sollievo dalla sofferenza, sebbene egli possa ricevere sostegno, consiglio e aiuto da un fratello più anziano che lo assisterà nello sforzo” 
(Edward Bach)

I fiori di Bach, sono un metodo di cura semplice e naturale, composto da 38 fiori selvatici (di cui 12 tipologici ossia i fiori che rivestono la nostra personalità primitiva, il nostro ostacolo caratteriale) che posseggono particolari proprietà; sono in grado di riportare armonia in uno stato emozionale alterato: “essi non agiscono affrontando direttamente la malattia, bensì inondando il nostro corpo con le meravigliose vibrazioni dell’Io Superiore, al cui cospetto la malattia si scioglie come neve al sole” (Edward Bach).
Infatti partiamo dal presupposto che la malattia è un messaggio, non una punizione, che può essere guarita con questi fiori che agiranno insieme a noi per permetterci di risolvere definitivamente il problema scongiurando le ricadute.
Ci aiutano a lavorare su noi stessi, senza forzarci, ma aiutandoci a migliorare, basandosi sul principio che ogni difetto si riesce a correggere solo con la virtù opposta.
I fiori di Bach possono essere definiti come una forma terapeutica che ci aiuta a trovare l’armonia, non solamente nel caso della malattia, ma anche in caso di cambiamenti, traumi (sia fisici che emotivi), tensioni.
Sono LA TERAPIA, ossia lo stimolo, l’aiuto, il pretesto o il “catalizzatore” per occuparsi davvero di sé.
Le reazioni alla prima assunzione possono essere: sensazioni positive come un aumento dell’attività onirica (i sogni), dell’energia, una sensazione di gioia, un maggior bisogno di sonno e tranquillità.
Raramente si presentano sensazioni negative come ricomparsa temporanea dei sintomi fisici delle malattie precedenti, stanchezza.
È vero che a volte, assumendo i fiori, alcuni problemi sopiti emergono in maniera anche dolorosa, ma si tratta di portare a galla qualcosa di negativo che comunque esisteva già e che, se rimanesse nascosto, sarebbe ancora più deleterio.
Dopo qualche settimana di trattamento, spesso inizia una fase altalenante, non bisogna interrompere in questa fase il trattamento perché rappresenta un processo di autoconsapevolezza che poi verrà sostituito da una fase stabile di equilibrio positivo.
L’obiettivo a lungo termine dei fiori di Bach è il raggiungimento del massimo sviluppo e dell’equilibrio della personalità.
La floriterapia ci aiuta a fronteggiare quegli stati d’animo negativi che a volte ci travolgono all’improvviso.
Fino ad oggi né le scienze naturali, né la medicina sono riuscite a spiegare le ragioni dei cambiamenti che intervengono negli stati d’animo grazie alle essenze floreali.
È però importante precisare, per gli scettici, che non è necessario che la persona abbia una “fede” nelle virtù terapeutiche delle essenze, infatti, anche i neonati, i soggetti in stato d’incoscienza, gli animali e addirittura le piante possono essere curati con successo grazie ai Fiori di Bach.
Come scegliere i fiori?
Esistono 2 domande fondamentali da tener presente durante un colloquio per scegliere i fiori: Qual è  la reazione psicologica della persona rispetto alla situazione che sta vivendo? Nella sua vita c’è mai stata un’esperienza di panico che egli non ha ancora dimenticato?
Queste sono due tracce fondamentali per il colloquio.
Il fiore va individuato in base al modo di essere della persona e NON come si vorrebbe che diventasse.

AUTOTERAPIA
Non esistono miscele giuste o sbagliate, in genere consiglio di farsi guidare nella scelta da un esperto, in realtà, per autoprescriversi i fiori occorre aver raggiunto la capacità di guardare obiettivamente e serenamente dentro se stessi, infatti facilmente continuiamo ad ignorare i nostri problemi più profondi girandoci intorno anziché affrontarli.
La sua durata non dovrebbe essere inferiore ad un anno, poiché questo è il periodo minimo necessario affinché abbia luogo la trasformazione definitiva dei sentimenti negativi trattati.
Per approdare ad una guarigione duratura, la persona non può limitarsi ad assumere la sola essenza floreale adatta al proprio stato d’animo; deve anche capire su quali errori del comportamento o del modo di vivere la malattia sia necessario focalizzare l’attenzione e impegnarsi a superarli.

MODO D’USO 
Per via interna: in genere si consigliano quattro gocce sotto la lingua quattro volte al giorno, almeno.
In realtà più ne abbiamo bisogno più ne richiediamo, quindi possiamo assumerle tutte le volte che vogliamo.

  • In impacchi: in caso di eruzioni cutanee o infiammazioni locali, Bach li prescriveva in aggiunta alle gocce da assumere per via orale. Si può ricorrere alla crema Rescue,  oppure si possono stillare 6 gocce dalla stockbottle (ossia la boccetta con la singola essenza, in genere preconfezionata) in mezzo litro di acqua.
  • Bagni: aggiungere all’acqua della vasca 5 gocce dalla stockbottle
  • Frizioni: in caso di dolori articolari muscolari o spasmi, si aggiungono alcune gocce dei fiori nella crema per le frizioni.

I FIORI PER I NOSTRI AMICI ANIMALI
In genere gli animali reagiscono ai fiori molto più rapidamente degli esseri umani. Di solito per loro la terapia dura dai 3 ai 10 giorni.
Si somministrano 4 gocce istillandole direttamente in bocca o nel cibo. In caso di ferite aggiungere 6 gocce in mezzo litro d’acqua.
Eventualmente si possono stillare le gocce direttamente sulla parte lesa.

I FIORI PER I BAMBINI
Il delicato effetto dei fiori sulla psiche non ha nulla a che vedere con quello degli psicofarmaci.
Le essenze floreali sono prive di effetti collaterali e non possono indurre danni di alcun tipo, ecco perché sono particolarmente indicate per i bambini, che inoltre rispondono molto prima degli adulti perché le loro problematiche sono meno radicate.
Gli adulti sono in grado, eventualmente con un aiuto, di individuare la causa psicologica che si cela dietro un disturbo, mentre i bambini dipendono totalmente dai genitori.
Per risolvere una simile situazione, il genitore deve essere disposto a cambiare eventualmente anche il suo atteggiamento o il suo modo di rapportarsi con il figlio.
È sempre consigliabile, durante la terapia, che anche i genitori seguano un percorso con i fiori. Ecco un esempio di come agiscono queste essenze: Clematis è il rimedio ideale per i bambini che appaiono un po’ “tra le nuvole”.
La somministrazione di questa essenza può aiutare a liberare la sua fantasia in modo costruttivo, ossia sviluppando la creatività.
Tuttavia i Fiori non stravolgono la personalità, quindi il bambino, in questo caso, non potrà mai diventare un arido realista, continuerà ad avere una tendenza al romanticismo e alla riflessione.
I fiori di Bach sono particolarmente utili in caso di:

  • Traumi ed emergenze (in questo caso il Rescue Remedy è l’ideale)
  • Nelle patologie acute (tosse, raffreddore, febbre, malattie infantili ecc) per favorire il processo di guarigione e rafforzare le difese immunitarie.
  • Nelle patologie croniche con una forte componente psicosomatica (dermatite atopica, asma bronchiale)
  • Nei comportamenti inusuali o disturbati
  • Come sostegno ad un sano sviluppo psichico

I fiori di Bach servono per accompagnare il bambino verso la guarigione e possono affiancarsi alla terapia allopatica.

“La floriterapia è un metodo semplice, ma “non lasciate che la semplicità di questo metodo vi induca a rinunciarvi, perché più si approfondisce la nostra conoscenza del Creato, più ci si rende conto della sua suprema semplicità”
(Edward Bach).

Dott.ssa Vittoria Pavia
Laureata in “Scienze e tecnologie dei prodotti erboristici”
Esperta in Fiori di Bach, Medicina tradizionale mediterranea, Aromaterapia, Riflessologia plantare e Iridologia
Titolare di negozio di erboristeria
lanavedellespezie@gmail.com

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Vittoria Pavia

Laureata in "Scienze e tecnologie dei prodotti erboristici", Specialista in Fiori di Bach, Iridologia, Medicina tradizionale mediterranea, Erboristeria, Aromaterapia, Riflessologia plantare.

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