La Scuola di Naturopatia online Campus Framens
Quando la Formazione si fonde con la passione
Per molto tempo, quando non era ancora di moda e neanche facile parlarne, la Scuola Campus Laboratori Borri (oggi Campus Framens), con una scelta coraggiosa e impegnativa, fu tra i primi centri di formazione a mettere in opera un progetto didattico ambizioso e di ampio respiro, con al centro la figura del Naturopata.
Da allora ho incontrato molte persone impegnate in un percorso didattico che e’ stato una grande occasione di formazione oltre che di informazione e di crescita umana e personale.
Da farmacista ho sempre ritenuto importante contribuire alla costruzione di una figura di riferimento qualificata nell’ambito della cultura del benessere, della riscoperta e valorizzazione di antichi saperi tradizionali, di applicazione di un corretto stile di vita, che possa anche affiancare altro personale sanitario nella presa in cura dei soggetti sofferenti, nel rispetto rigoroso dei rispettivi ruoli.
Viviamo ormai in società multiculturali dove è fondamentale comprendere anche le diverse idee di salute e malattia di cui ogni individuo, a prescindere dal suo colore di pelle e della sua lingua, e’ portatore e testimone.
Da un lato l’eccessiva medicalizzazione di disturbi funzionali, lievi, spesso legati a stress e ad un disagio ambientale e sociale diffuso, la carenza di interventi autenticamente preventivi, dall’altro il dilagare di patologie cronico degenerative, coi suoi numeri impressionanti, stanno li a dimostrare, aldilà di ogni ragionevole dubbio, l’insufficienza di un sistema salute nel suo insieme, al centro di una crisi epocale legata dal vertiginoso avanzare di tecnologie molto promettenti ma anche potenzialmente destinate ad allargare il fossato, già troppo ampio, tra paziente e terapeuta.
I sistemi sanitari, spesso burocratici e centralizzati, molto costosi, hanno bisogno di nuove figure impegnate sul fronte educativo, legate al territorio, anche per diffondere capillarmente informazioni corrette relative ai pericoli legati all’inquinamento ambientale, fornire strumenti di analisi critica per scelte più sane nell’ambito dello stile di vita, spesso sottoposto alle pressioni consumistiche e pubblicitarie.
Presente già in numerosi paesi, il Naturopata e’ chiamato anche a valorizzare il cosiddetto “empowerment” del paziente, un suo maggiore coinvolgimento nelle strategie, antiche e moderne, utili al proprio personale percorso di salute, spesso pieno di domande cui ne’ operatori sanitari ne’ la seducente e rischiosa “consulenza” della rete possono dare risposte affidabili, soddisfacenti ed appropriate.
Di fronte ad una deriva autoritaria non della medicina ma di certi operatori di salute (spesso portatori di interessi estranei agli interessi dei pazienti) occorre recuperare la responsabilità individuale come bene prezioso per un modello decentrato ed accessibile di salute partecipata e non riservata a pochi fortunati eletti.
La Scuola, nel suo divenire, difficile e non di rado travagliato, ha saputo adattarsi ai tempi, passando da un modello formativo essenzialmente basato su lezioni frontali in aula ad un modello di formazione a distanza molto moderno, articolato e partecipativo, uscendo dal mero ambito territoriale
che, pure, tante soddisfazioni (in termini di presenze) aveva saputo offrire.
La sfida di allora, nonostante i grandi cambiamenti dello scenario storico e socio-economico, nonostante il fiorire, attorno alla figura del Naturopata, di una multiforme e spesso discutibile offerta formativa, mantiene intatta tutta la sua ragionevolezza ed urgenza, anche in vista di una chiara e
improcrastinabile definizione legislativa della figura del naturopata.
Qualunque possano essere gli esiti di questa sfida e di questa avventura posso dire che e’ valsa la pena e vale ancora oggi la pena di affrontarla in nome di una salute davvero più accessibile a tutti e a misura d’uomo.
Dott. Claudio Biagi