Naturopatia

La terapia emozionale con la riflessologia plantare

riflessologia

La medicina naturale propone metodologie di successo per il raggiungimento dell’equilibrio psicofisico e di uno stile di vita più in armonia con se stessi.
Le tecniche più diffuse sono: la bioenergetica, il Tai Chi, varie tipologie di massaggio tra cui lo Schiatsu e Reiki, la floriterapia, l’aromaterapia, la cristalloterapia e la riflessologia plantare etc.
Quest’ultima, nata in Cina e praticata nell’antico Egitto, è stata riproposta in occidente dal dott Fitzgerald (1872-1942), con il metodo terapeutico del massaggio zonale in base al quale il corpo umano è attraversato longitudinalmente da 10 meridiani che lo dividono in altrettante zone contenente organi i cui riflessi sono riconducibili ad alcuni punti precisi delle mani e dei piedi.
La riflessologia plantare è forse la tecnica che va più nel profondo, raggiungendo il livello psichico, oltre a quello fisico.
La riflessologia aiuta a trasformare i pensieri negativi in positivi.
Il sentimento della rabbia, della tristezza partono dalla cervicale, scendono lungo la colonna attraversano il nervo sciatico fino al piede.
Il piede trattiene ciò che si è pensato e non si è realizzato, è la farmacia del cervello, il piede è il principio e la mente il fine…

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Mappa tratta dal libro di Hanne Marquardt, la massaggiatrice che contribuì
a diffondere in Europa la “terapia zonale”. (fig. pag.48)

Il trattamento riflessologico raggiunge i tre livelli:

  • FISIOLOGICO
  • PSICOLOGICO
  • SPIRITUALE

La riflessologia libera i sentieri energetici, stimolando la sfera fisica, emotiva e mentale del paziente.
Se il corpo è “fuori fase”, significa che non sta funzionando in modo efficiente e la reflessologia può contribuire a riportarlo in uno stato di equilibrio.
L’energia può essere in eccesso o in difetto: in eccesso quando un organo, o l’individuo in generale trattiene più energia di quanta occorrerebbe per essere in equilibrio; in difetto quando a livello generale o particolare c’è un “vuoto”, minor energia rispetto a quella necessaria per essere in equilibrio. L’ipotipo è prevalentemente Yin, è in difetto di energia con tendenza alla depressione, all’anoressia, stanchezza cronica, mancanza di coraggio, spinta interiore. Il collasso nervoso è la sua via di fuga.
Il piede dell’ipotipo si presenta di colorito pallido, con pelle umida e tendenza alla desquamazione e alla traspirazione eccessiva,  tessuti molli con “vuoti” sottocutanei.
L’ipertipo ha tendenza prevalentemente Yang, l’energia in eccesso viene bloccata all’interno provocando danni gravi quali: bulimia, difficoltà respiratorie, insonnia, ipertensione, gastriti, embolie, ictus, infarto.
Il piede  dell’ipertipo si presenta con pelle ruvida e secca, colorito scuro, pelle ruvida e secca.
La riflessologia, collegata alla teoria dei meridiani, si basa sulla premessa che i “canali” o “sentieri” di energia attraversano tutto il corpo, collegandone gli organi in tutte le sue parti.
L’efficacia della reflessologia dipende dalla stimolazione e dalla rivitalizzazione di questo flusso energetico.
L’energia è la base di tutte le forme di vita e rappresenta un fattore vitale nel processo di guarigione.
In medicina tradizionale orientale, l’idea che la salute dipenda da un flusso armonico dell’energia è da sempre accettata.
Secondo questi sistemi, l’universo è permeato da una intricata rete di flussi energetici “sottili” e il mondo materiale non è altro che una grossolana manifestazione di tali forze.
Attraverso il piede è possibile leggere la personalità di chi abbiamo di fronte, le sue emozioni e la modalità di espressione e di somatizzazione.
La terapia emozionale indaga sulla dinamica energetica attraverso l’interpretazione dei “segni” del corpo, chiamati dai cinesi xiang, che significa quadro, figura o sintomo, emergono sul corpo in punti ben determinati e ne permettono la lettura e l’intervento per raggiungere l’omeostasi.
Gli inestetismi del corpo (nei, macchie, calli, verruche, micosi), le alterazioni  dello scheletro podalico, le alterazioni ungueali (unghia contorta e inspessita, unghia incarnita) sono l’espressione della rabbia,della tristezza, della paura e del dolore inespresso. 
I piedi rappresentano il nostro modo di essere, il nostro modo di relazionarci con il mondo e la loro trasformazione può avvenire anche in pochi mesi per un impatto emotivo sul sistema neuromuscolare.
Un arco del piede basso può indicare un calo energetico dovuto alla difficoltà di rapportarsi con il mondo e nel mondo, un arco del piede piatto esprime la difficoltà della persona ad adattarsi all’ambiente esterno diventando più “diplomatico”.
L’arco plantare alto può indicare riluttanza, rifiuto delle richieste e delle sollecitazioni esterne.
In definitiva la riflessologia consiste in una tecnica di guarigione dell’individuo nella sua totalità; attraverso i punti riflessi del corpo, agisce sulla mente e coinvolge lo spirito per il raggiungimento dell’omeostasi.

Dott.ssa Valeria Romano
Riflessologa, Esperta in diritto e politiche europee

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