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Allergie, intolleranze e sistema immunitario

Allergie, intolleranze e sistema immunitario: negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un preoccupante tracollo delle difese immunitarie,

con bambini sempre più allergici e con malattie croniche o ricorrenti, dovute, per lo più, ad un progressivo impoverimento dell’organismo.

Impoverimento causato da un’alimentazione basata su latti artificiali, cibi omogeneizzati conservati in vasetti al posto di cibi freschissimi, come meriterebbe un organismo in crescita, ed alimenti raffinati, carenti del loro contenuto mineral-vitaminico, anziché cibi integrali e nutrienti.

Purtroppo questo processo di “svuotamento” non riguarda solo il cibo, ma anche gli interessi, sostituiti ormai da programmi televisivi, social networks e messaggi telefonici.

Nel tempo si è inoltre andata affermando un’eccessiva attenzione per l’igiene, un drastico aumento dei parti cesarei, un preoccupante aumento della somministrazione di antibiotici nei primi anni di vita, uno smodato sfruttamento dei terreni agricoli, un drammatico aumento degli allevamenti intensivi.

La preoccupazione per l’eccessiva igiene, ad esempio, ci porta ad utilizzare disinfettanti e detersivi dannosi per l’organismo umano, soprattutto per quello in crescita dei bambini. Tali sostanze, rimanendo adese a stoviglie, giochi, indumenti che vengono a contatto con la bocca, la pelle e l’intestino del bambino, provocano irritazioni e possibili alterazioni del sistema immunitario.

Tutti questi fattori concorrono ad una colonizzazione non adeguata dell’intestino del bambino da parte dei micro organismi che andranno a formare la flora batterica intestinale. In particolare questa svolge un ruolo fondamentale nella maturazione del sistema immunitario non solo intestinale ma di tutto l’organismo; se le condizioni ambientali, per eccesso di igiene o per parto non naturale o ancora per somministrazione precoce di antibiotici, non permettono un adeguato ingresso di batteri nell’intestino, anche la maturazione del sistema immunitario sarà anomala, creando la predisposizione a iperreazioni sia a sostanze innocue (allergia) che a cellule dell’organismo stesso (autoimmunità).

Inoltre, secondo gli studiosi, la somministrazione di vaccini multipli nelle prime fasi di sviluppo del sistema immunitario, agisce nel senso di mantenere nel tempo il naturale sbilanciamento iniziale della risposta immunitaria, creando la predisposizione alle manifestazioni allergiche ed un preoccupante aumento delle malattie croniche e ricorrenti nella prima infanzia, come otiti, bronchiti etc.

Tutto ciò ha inoltre favorito la comparsa di fenomeni sempre più frequenti di intolleranza alimentare. Spesso si confondono le intolleranze con le allergie alimentari, pur essendo questi fenomeni totalmente diversi.

Nell’allergia, la reazione dell’organismo all’ingestione di cibi è istantanea con manifestazioni orticarioidi o edematose o anche più gravi, come nel caso dell’allergia al lattosio.

Nelle intolleranze o incompatibilità alimentari, invece, si hanno manifestazioni non eclatanti, malesseri, fastidi difficilmente ricollegabili a cibi ingeriti quotidianamente come la pasta, il pomodoro, il latte etc., e i tempi di latenza sono molto più lunghi, da poche ore fino a diversi giorni.

Più in particolare, mentre l’allergia è una risposta immunitaria dose-indipendente, l’intolleranza è una risposta infiammatoria generale che l’organismo sviluppa in conseguenza dello stress provocato dall’assunzione di dosi crescenti o comunque elevate e soprattutto frequenti di uno stesso alimento. Nelle situazioni di intolleranza alimentare l’organismo presenta una situazione di allerta infiammatoria, favorendo il manifestarsi di tutte le infiammazioni possibili, come cefalee, dolori articolari, gastriti etc. Talvolta un’intolleranza alimentare può anche sostenere e rinforzare una sindrome allergica classica.

E’ bene che teniamo presente, quindi, che le offese che arrechiamo al corpo con comportamenti scorretti sia alimentari che non, il nostro organismo ce le fa pagare tutte con gli interessi, anche se non subito.

E’ bene mettersi in moto quindi , prima possibile, per dare la possibilità al nostro sistema immunitario di funzionare al meglio. Dobbiamo cercare pertanto di fornirgli la miglior benzina e i migliori mattoni.

I nostri pasti dovrebbero essere semplici e ricchi di fibre, con alimenti più naturali possibile.

  • Sarebbe bene evitare i cibi trasformati dall’industria, o comunque trattati con sostanze chimiche o di sintesi. Meglio scegliere ad esempio, cereali integrali in chicchi, come miglio, farro, orzo, avena, mais, piuttosto che pasta o farine, meglio un risotto integrale che cibi surgelati già pronti.
  • L’eccesso di zucchero bianco, di farine bianche, di cereali perlati o brillati è certamente da evitare, come l’eccesso di proteine e di glutine.
  • Basare la nostra alimentazione sul consumo di frutta e verdura di stagione (quest’ultima sia cotta che cruda), di cereali integrali, semi oleosi (noci, mandorle, nocciole), germogli (preziosissime riserve di sostanze nutritive), legumi (alimenti insostituibili, ricchi di fibre solubili e di ferro, proteine, zinco, da consumare in associazione ai cereali integrali per avere tutti gli aminoacidi essenziali), vuol dire dare un supporto fondamentale al nostro sistema immunitario, troppo spesso messo a dura prova a causa del nostro stile di vita a volte non proprio salutare.

La meditazione, il movimento, la respirazione sono ulteriori, importantissimi aiuti per il sistema nervoso centrale, che accumulando meno tensione, favorisce un miglior funzionamento di tutti i principali meccanismi di difesa del nostro organismo.

Lorella Coccia Colaiuda

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Lorella Coccia Colaiuda

Naturopata, Specialista in Alimentazione Naturale e Floriterapia di Bach