Sto andando a Fuoco!
Il fuoco di San’Antonio è il nome popolare dato all’Herpes Zoster.
Si tratta di una malattia infettiva molto dolorosa causata dal virus della varicella (VZV) che, una volta contratto da bambini, si può riattivare in età adulta. L’Herpes rimane infatti latente nell’organismo, nelle cellule dei gangli delle radici nervose spinali anche quando la sintomatologia si è risolta ma può risvegliarsi in situazioni di immunodeficienza.
Il virus si manifesta con una eruzione cutanea associata a prurito, bruciore e dolore. Inizialmente compare un’area arrossata, poi fanno la loro comparsa delle vescicole più o meno in rilievo con un contenuto prima trasparente e in seguito purulento (fase di maggior contagio per le persone che non hanno ancora contratto la varicella).
La zona in cui si manifesta più frequentemente questa eruzione è una fascia detta “dermatoma” la quale si estende su un solo lato del tronco all’altezza della vita ma può presentarsi anche su un lato del viso, intorno all’occhio e sulla fronte.
Le zone in cui compaiono le vescicole tendono comunque a seguire il percorso del nervo in cui il virus si era annidato e possono colpire anche zone del corpo più esposte o di maggior sensibilità e dolore, come il nervo trigemino.
Dopo circa 10 giorni le vescicole si seccano, poi si desquamano e la sintomatologia ad esso associata tra cui malessere generale, spasmi, bruciore, febbre, dolori alla testa e allo stomaco, si risolve.
Il decorso può durare da 10 giorni a tre mesi, ad eccezione dei casi cronicizzati in cui si manifesta una nevralgia post-erpetica.
Le cause principali sono:
- Lo stress che indebolisce il sistema immunitario
- un’esposizione ai raggi solari senza protezione
- un uso prolungato di farmaci immunosoppressori o corticosteroidi
- l’età: maggiore incidenza nelle persone dopo i 50 anni e negli anziani
Dal punto di vista della medicina tradizionale cinese (MTC), il fuoco di sant’Antonio è una manifestazione di intenso calore che divampa dentro al corpo e che cerca in tutti i modi una via di sfogo. È un fenomeno YANG, come il fuoco che brucia e altera la struttura della materia, che, invece, ha carattere YIN. Le vescicole punteggianti, le aree eritematose e il dolore urente indicano la presenza di umidità che “cattura” questo fuoco causando poi “l’esplosione”. L’umidità imbriglia il calore che a sua volta le fornisce una spinta espulsiva verso l’esterno, sulla pelle.
Il dolore è molto intenso, soprattutto nelle fasi iniziali, e urente (sintomo indicatore di calore-fuoco) e si acutizza di notte, quando il ristagno di sangue e Qi è più accentuato. A seconda della zona in cui si manifesta il fuoco, si possono avere diversi quadri clinici.
UMIDITA’ CALORE nel meridiano di FEGATO e VESCICA BILIARE
Le eruzioni cutanee si presentano maggiormente nelle zone in cui scorrono i meridiani vescica biliare e triplice riscaldatore, nella zona toracica o ipocondriale. Queste si trasformano in vescicole contenenti un liquido giallastro viscoso. La persona avverte prurito e dolore locale, percepisce bocca amara, può avere perdite vaginali, nelle donne, giallastre e pruriginose e bruciore nella minzione.
La causa potrebbe essere un blocco o uno squilibrio emotivo che provoca stasi di Qi il quale si trasforma in calore; la condizione predisponente è un deficit di Qi di Milza che determina umidità.
La lingua solitamente è rossa maggiormente ai lati con patina gialla e viscosa
VENTO CALORE nei meridiani di POLMONE e STOMACO
E’ frequente nelle persone anziane. Interessa il collo e la regione oculare.
Le lesioni, precedute da intenso prurito, si trasformano in vescicole contenenti liquido chiaro. La lingua è rossa ai lati e/o in punta, il polso rapido e superficiale.
FUOCO del FEGATO che si trasforma in CALORE TOSSICO
Si manifesta con vesciche dolorose, sensazione di calore, sete, irrequietezza, insonnia. La lingua è rossa con patina gialla viscosa e spessa. Origina principalmente da disturbi emozionali.
STASI di SANGUE
Si presenta più spesso negli anziani, sotto forma di neurite post-erpetica, causata dalla stasi di sangue. Le lesioni sono scure, ampie e molto dolorose. La persona colpita appare molto irrequieta.
La parte inferiore della lingua è color viola-porpora.
Oltre all’agopuntura che si rivela una metodica molto efficace, la medicina tradizionale cinese consiglia di evitare cibi e bevande calde poiché il calore che hanno immagazzinato durante la cottura, viene rilasciato nell’organismo generando ulteriore fuoco durante la digestione. E’ meglio preferire bevande come il karkade, il tè verde, infusi di menta o verbena, camomilla e centrifugati di sedano. Per lo stesso motivo, consiglia di evitare spezie, cibi conservati, scatolame, dolci, cioccolato e alcolici. Alla frutta secca, soprattutto se salata, è meglio preferire more, mirtilli, ribes, avocado o prugne. Sono indicati l’amaranto, l’orzo, il grano e il grano saraceno, la soia, il fagiolo mung, i germogli di soia e i ceci) cotti al vapore.
La medicina tradizionale cinese consiglia anche dei decotti come “LONG DAN XIE GAN TANG” a base di genziana per depurare il fegato ed eliminare il calore attraverso la diuresi.
In una visione psicosomatica, l'”andare a fuoco” può rappresentare l’effetto di un prolungato abuso della pazienza o l’uso eccessivo di freni per reprimere rabbia, paura o frustrazione. Lo Zoster sembra un serpente che avanza sotto la pelle strisciando silenzioso e insidioso. E’ un po’ il comportarsi secondo il detto “Occhio non vede, cuore non duole” ma quello che si reprime, prima o poi si fa strada e affiora sulla pelle scatenando il fuoco. Lo Zoster è silenzioso e quando compare, può indicare che si è riattivato un conflitto emotivo antico già combattuto che torna in superficie in modo aggressivo. L’aspetto psicologico comune a chi soffre di Herpes Zoster sembra essere la difficoltà a lasciare andare le preoccupazioni, le tristezze profonde e l’agire sempre nello stesso modo rigido e cronico.
Per riequilibrare l’aspetto emotivo, possono essere utili i fiori di Bach. Nello specifico (ma la combinazione adatta va stabilita dopo un accurato colloquio con il floriterapeuta), si possono assumere Star of Bethlehm, per vecchi traumi da rielaborare, Aspen e Mimulus per affrontare le paure, Agrimony per le cose che tormentano e Rock Water o Cherry Plum se si è predisposti ad eccessivo autocontrollo.
Altri rimedi utili sono:
ECHINACEA: ricca di polisaccaridi, flavonoidi, glicoproteine, ha un’azione antivirale, immunostimolante, antibatterica e antinfiammatoria.
ASTRAGALO: è immunostimolante, antivirale antiossidante ed epatoprootettivo.
ROSA CANINA e ACEROLA, entrambe ricche di carotenoidi, flavonoidi, acido L-ascorbico. Apportano preziosa vitamina C e hanno azione immunomodulante, antiastenica, antiossidante e contrastano gli stati febbrili.
OLIO di TEA TREE: (melaleuca) ha proprietà antivirali, antibatteriche, protettive e lenitive. Ad uso topico, miscelato all’olio di mandorle dolci o ad una pomata di calendula, aiuta a lenire la parte lesa, a limitare la proliferazione di vescicole e a seccare quelle presenti
ESTRATTO secco di SEMI DI POMPELMO: ha azione antivirale, antibatterica, antimicotica, antiossidante.
Zelda Peverelli