Il cacao
Il cacao che si presenta come una polvere di colore bruno-rossiccio viene ricavato dai frutti della Theobroma Cacao.
La pianta è un sempreverde appartenente alla famiglia delle Sterculiacee originaria dell’America Meridionale.
Nella zone in cui trova condizioni ambientali ottimali, come il Venezuela, può raggiungere dimensioni considerevoli sviluppandosi fino a 8-10 metri di altezza.
I frutti della Theobroma Cacao hanno la forma di piccoli meloncini e portano al loro interno alcune decine di semi.
Dopo il 4° anno di età della pianta i semi possono essere utilizzati per la produzione del Cacao.
Vengono estratti, privati della polpa, sottoposti a fermentazione e quidi essiccati al sole o all’aria calda.
Dalla successiva macinazione si ricava la polvere usata per produrre cioccolata e dolciumi.
Il Cacao ha origini molto antiche e prestigiose poiché era già conosciuto e usato dalle popolazioni Maya.
Furono infatti queste popolazioni, che risalgono circa a 2000 anni prima della scoperta dell’America ad Iniziare la coltivazione della pianta del Cacao. Questa coltivazione assunse una tale importanza e il frutto era considerato talmente prezioso da essere usato, presso i Maya, come moneta.
Fu Cristoforo Colombo ad importare dall’America la pianta del cacao, colpito non solo dalle sue proprietà alimentari ,ma soprattutto, dal valore che gli indigeni davano a questa pianta.
Nel cacao sono presenti vari tipi di sostanze interessanti fra cui: glucidi, proteine e lipidi rappresentati in buona parte da acidi grassi monoinsaturi e saturi fra cui l’acido Stearico convertito nell’organismo ad acido Oleico (monoinsaturo).
Inoltre si trovano caffeina e theobromina, che sono note per il loro effetto tonico sul sistema nervoso, serotonina, tiramina e fenilalanina e alcune vitamine del gruppo B.
Interessante è anche il contenuto di Sali minerali come Magnesio, Potassio, Calcio, Fosforo, Ferro e Sodio.
Il fosforo è presente in quantità rilevanti paragonabile al contenuto dei prodotti ittici.
Il sodio è presente in quantità minime, dato che rende interessante il consumo di cioccolato anche da parte di persone che soffrono di ipertensione arteriosa.
Inoltre il cioccolato scuro contiene importanti quantità di sostanze antiossidanti come l’epicatechina, un flavonoide che conferisce al cioccolato il suo caratteristico sapore amaro.
In conclusione il cioccolato dopo essere stato considerato per anni un alimento dannoso è oggi finalmente riabilitato in pieno.
A parte il suo innegabile contenuto calorico che ne consiglia un uso limitato non sono affatto fondate le credenze secondo le quali favorisce la comparsa di foruncoli e acne ma, al contrario, risulta protettivo per l’apparato cardio-circolatorio.
Eleva il tono dell’umore e permette di sostenere meglio lo stress.
È un ottimo antiossidante.
Il suo consumo moderato può quindi essere favorevole al mantenimento di un buono stato di salute.
Dott.ssa Maria Cristina Bertusi
Farmacista, Naturopata ed erborista, esperta in Alimentazione Naturale ed Intolleranze Alimentari
cristina.bertusi@hotmail.it
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