Tre fiori di Bach sempre utili
La floriterapia si suddivide al tempo moderno di oggi in: Francese, Inglese di Bach, Australiana, Californiana, Indiana, Alaskiana, Wellness flowers, e probabilmente in futuro ce ne saranno altre di vari Paesi.
Essendo il fiore l’organo sessuale della pianta agisce in profondità delle emozioni e dei sentimenti; la pianta trasferisce in noi la sua energia sessuale; la vita sessuale rappresenta un archetipo sentimentale da cui ne derivano tutti gli altri sentimenti.
Alcune caratteristiche principali per l’approccio floriterapico di Bach sono le seguenti: tra i fiori di Bach ce ne sono alcuni che sono utili in ogni caso, quando si è indecisi quale fiore scegliere: 2 sono chiamati catalizzatori maggiori, Holly e Wild Oat che sono rispettivamente l’Agrifoglio e l’Avena selvatica; Holly è utile quando c’è troppa informazione a disposizione in persone energiche e più spirituali, perché l’Agrifoglio ha molti impieghi oltre quello del fiore. Wild Oat è utile in soggetti meno attivi per problemi in cui si ha poca informazioni e quindi si osservano dei segni fisici; l’Avena selvatica è una graminacea utilizzata di meno rispetto alle altre, quindi ha poca informazione in questo senso.
Inoltre un terzo fiore di Bach che va bene in tanti casi di cambiamenti e modificazioni è Walnut, la noce il cui nome latino è lo juglans regia; la noce ha una fioritura primaverile che segue perfettamente in sincronia il cambio della stagione, che tramite la primavera, si passa dall’inverno all’estate.
Esempi di cambiamenti ce ne sono tanti in ognuno di noi, e il fiore Walnut aiuta ad affrontarli, come cambio di casa, cambio di scuola, cambio di dieta, cambio di partner. Oppure si modifica la psicologia nel passaggio dalla veglia al sonno e viceversa, se ci sono problemi come l’insonnia, nel passaggio dall’allattamento allo svezzamento del bambino.
Dottor Fabio Renzi, Farmacista, Naturopata
